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"Ragazzi, ci vediamo alle cinque!"

La stanza cade nel caos quando il professore esce dall'aula.

È così caotica perché adesso sono già le 16.40. Anch'io sarei agitato se non avessi con me la mia borsa. Perfino chi abita vicino non avrebbe tempo per tornare a casa a prenderla. Questo può essere uno svantaggio per noi che studiamo duramente e ci rimane pochissimo tempo. Tutte le cose sembrano arrivare sempre troppo presto e quindi si deve correre ogni volta.

"Le macchine sono arrivate, P'!" Joh grida da fuori la stanza. Sembra che abbia appena corso perché ora ha il viso deformato e suda copiosamente. È una scena più comica che commovente.

"Non mettermi fretta. Tu vai a prendere i posti per tutti!" Noh grida la sua risposta irritato, agitando la mano verso il nong. Poi abbassa di nuovo la testa per tornare a giocare con il cellulare.

Sentire Joh parlare con il mio amico mni dà l'impressione che i diversi anni vadano tutti d'accordo. Sono tutti così di fretta perché non vogliono offendere quelli di Musica. L'unica cosa che so, da quanto ha detto Solo, è che della facoltà di Musica vengono poche persone. Abbiamo parlato e mi ha detto che condivideremo le macchine, così le matricole potranno risparmiare. In quel modo non dovrebbero esserci problemi.

"Ohi! Alzati!"

Io me ne sto seduto tenendomi il mento tra le mani e guardo Joh mettersi in ginocchio e implorare Noh di smettere di giocare. Scoppio a ridere perché ora è quasi completamente prostrato a terra davanti al mio amico. Adesso siamo rimasti in pochi in aula: io, Noh, Wine, Beer e Joh, che ancora non è uscito.

"Fammi prima finire il livello", dice Noh. Prende poi la mano del nong per spingerlo via ma vedo che lo sta solo prendendo in giro. Ci prova ancora a dimostrazione di dover essere trascinato per uscire. Se qualcuno è in ritardo, sarà Joh ad affrontarne le conseguenze.

"Piii! Abbi pietà di me! Non voglio essere gettato in mare!"

L'ha detto...

"Vieni, Noh! Smettila di giocare".

Annuisco in silenzio alle parole di Beer. Alla fine Noh prende il cellulare ma non smette di giocare. Si gira invece a lanciare un sorriso di traverso a Joh e poi esce dall'aula.

È vero che non siamo di fretta perché le macchine sono parcheggiate davanti alla nostra facoltà. E poi più che trasportare le persone, serve tempo a prepararle. Non sono ancora le 5 ma potremmo esserci sbagliati,i perché appena ci avviamo verso le macchine vediamo la gente camminare in fila ordinata e salire come se fosse una processione. Non c'è il casino che pensavo e pare proprio che noi siamo gli ultimi. Poi...

"Joh! Sei nei guai!" La minaccia arriva dai ragazzi del secondo anno, in piedi non molto lontani. Per quanto riguarda il ragazzo minacciato, non può fare altro che lamentarsi un po' prima di correre a unirsi a loro.

"Siediti con i Musicisti, P'. Qui è tutto pieno." Joh ci grida e poi indica la macchina che sta in fondo.

Annuisco senza pensarci perché non ho problemi con quelli di Musica. La verità è che io non ho mai avuto problemi con nessuno. Sin dal primo anno, non ho fatto altro che studiare e lavorare. In caso di problemi, posso chiedere a Noh, che cerca rogne dappertutto. Ma non dovrebbe succedere nulla perché loro sono saliti per primi.

"Aaawww!"

Potrei essermi sbagliato di nuovo però, perché non appena salgo in macchina...

"Aaah!"

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