•3 Attori e non attori

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•|Ci vuole coraggio|
da il mestiere di vivere di Cesare Pavese

Oggi avrebbe visto Alex stava andando a lavoro, entrambi avevano la stessa casa discografica quindi incontrarsi per loro era diventata quotidianità, se dal canto suo Alex si era concesso all'interno della scuola di sciogliersi e vivere un amore come Cosmary, Luigi no non si era concesso questo lusso e ancora non se lo concesse, sapeva che la situazione sarebbe stata imbarazzante

Stavano tornando a Roma, Luigi guidava perché Alex ancora non aveva la patente, anche lui era nella stessa situazione lavorativa, pieno di impegni ma era più coraggioso di lui il tempo per andare da Cosmary lo trovava eccome. Luigi guardava con molta attenzione la strada stava piovendo forte e le gocce d'acqua facevano un rumore assurdo, mancavano 10 minuti e sarebbero arrivati a destinazione, non ascoltavano musica e c'era un silenzio fra di loro che Alex squarciò nel tentativo di aprire una conversazione

<<A cosa stai pensando?>>

<<Niente di che, sono solo un po' stanco>>

<<Ho visto i video>>

<<come? Non so a cosa ti riferisci>>

Luigi guardò Alex con aria perplessa attraverso lo specchietto ma senza distogliere lo sguardo dalla strada ma in realtà sapeva benissimo che video aveva visto Alex, li aveva visti anche lui. Circolavano sui social nel giro di pochi secondi, e sicuramente li aveva visti anche lei, Alex lo guardava con una faccia che emanava rimprovero

<< È inutile che mi guardi con questa faccia se sai già quello che sto per dirti. Non hai le capacità di un attore di Hollywood>>

<<Oh saggio Wyse illuminami>>

Luigi gli rispose in maniera così acida nella speranza che questo potesse dissuadere Alex dal rimproverarlo, ma era come combattere una battaglia persa.

Però il suo amico era davvero saggio doveva riconoscerglielo, i sette mesi di corso, in cui provò ad imparare vivendo di menzogne nella Tiburtina a Roma non erano serviti a niente sapeva bene di non possedere certo le capacità di un attore del calibro di Chris Hemsworth,o Johnny Depp ma neanche quelle di un misero attore che interpretava la parte di una comparsa. Per l'attore non conta solo la voce, ma anche il viso le espressioni stessa cosa per lui ed erano proprio queste a tradirlo.

<< Hai ragione è dura ammetterlo>>

<<Finalmente allora ti farai avanti>>

<<Ma che cosa hai capito, dovrò ammettere il fatto che sei veramente un saggio>>

Luigi stava imprecando nella sua mente contro quel semaforo che aveva provocato l'allungamento di questa discussione fastidiosa in quanto lui era fortemente in svantaggio in una competizione ad armi pari, doveva solo svoltare a sinistra e sarebbero arrivati nello studio.

<<Sai che ti voglio tanto bene, fidati non aspettare troppo perché potresti pentirtene>>

Ringraziò il cielo del fatto di essere arrivati anche se Alex aveva smesso già da un po' di parlare, salirono dalle scale fino ad arrivare al terzo piano, dove incontrò la sua manager Lucia

<<Ma dove eri finito? dobbiamo parlare>>

<< Ieri sera ho fatto tardi, e ho dimenticato di impostare la sveglia>>

Luigi mentì aveva trascorso un'altra notte insonne girovagando su quello stupido #caroligi ferendosi guardando qualche edit le occhiaie che aveva in viso erano difficili da nascondere.

<<Il tuo viso parla per te, ma non preoccuparti a breve potrai riposarti un po' di più>>

Luigi lo sperava, aveva bisogno di prendere una pausa nonostante faceva ciò che gli piaceva. Voleva tornare un po' a Lamezia, rivedere i suoi amici. Fumare qualche sigaretta in riva al mare, respirando un po' della sua aria era da tanto che non ci andava.

<<Mi dai una bella notizia guarda, ma dimmi tutto>>

<<Gli instore sono finiti, sei andato per tutta Italia, ti mancano altre tre date. Una in Sardegna e l'altra a Rende. Devi decidere i giorni, quale delle due vuoi fare per prima>>

In Sardegna la terra di Carola, avrebbe sentito molte ragazze parlare e l'accento sardo gli avrebbe fatto un certo effetto, ma almeno poteva andare al mare e concludere quest'esperienza in Calabria nella sua terra. Non ci pensò due volte quando rispose a Lucia dicendogli

<<Faremo prima quelle in Sardegna, voglio concludere quest'esperienza nella mia terra>>

<<Perfetto, allora organizzo tutto>>

Lucia uscì dalla stanza e Alex colse l'occasione al volo per pizzicarlo

<<In Sardegna, avrai due giorni liberi li>>

<<Quanto sei fastidioso, tornerò a Lamezia>>

Gli ultimi tre giorni volarono, cosi come volò lui quando prese quell'areo con destinazione per la  Sardegna, aveva due giorni liberi dopo l'instore, ma decise di riservarsi un giorno per tornare a Lamezia. Quel giorno non c'erano molte persone ma questo non lo rattristò affatto, era una zona piccola domani sarebbe stata la volta di Cagliari.

<<Questo deve essere ''su coccu'' il portafortuna>>

La ragazza annuì, sapeva persino come si chiamava quel piccolo ciondolo rotondo nero. Carola gli spiegò tutto quando glielo diede a Novembre, era un portafortuna tipico della cultura sarda e il giorno in cui lo indossò gli portò veramente fortuna. Luigi si avvicino ad un gruppo di ragazze che volevano sentirlo cantare, ma non aveva la base e non aveva con se neanche la chitarra, aveva solo la sua voce così graffiante che faceva di lui un'icona per molti. Cantarono ''Riflessi'' il brano che scrisse prima di entrare ad Amici, ma cantarlo dopo quest'esperienza aveva un'altra prospettiva. Era felice di sentire da così vicino le persone che cantavano le sue canzoni.

Arrivò la volta di Cagliari, li c'erano più persone, ricevette altri coccu poteva aprire una bancarella e a questo punto sicuramente venderli. La sera decise di uscire, mise addosso una camicia bianca un po' aperta e si preparava a passeggiare per le vie di Cagliari. Osservando le onde del mare infrangersi sulla spiaggia, con il cielo sereno che trasudava aria d'estate e sensazioni di leggerezza.

Ma il pensiero di lei non poteva abbandonarlo, proprio ora che distava pochi minuti da casa di Carola

What if |Carola e Luigi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora