•18 Tracce di te

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•|la natura umana era originariamente una sola
e noi eravamo interi; il desiderio e la ricerca
dell'intero si chiama amore|
Platone, Simposio

Per quest'anno avrebbero festeggiato il Natale e l'arrivo dell'anno nuovo insieme anche se lontani, infatti tornarono entrambi dalle loro famiglie e c'era soltanto il mare che li separava. Una volta tornati a Roma si scambiarono qualche regalo e brindarono anche se in ritardo all'inizio di quest'anno nuovo che avrebbero trascorso insieme. Fra poche settimane Luigi sarebbe andato a Sanremo avrebbe cantato ''Tracce di te'' mentre lei l'avrebbe sostenuto da casa ammirandolo in tutta la sua bellezza. Carola gli aveva raccomandato di godersi il momento, di mettercela tutta e di non pensare alla posizione che avrebbe occupato nella classifica. Perchè lei, la sua famiglia e i suoi amici sarebbero stati lo stesso orgogliosi di lui e della sua musica.

Luigi era bravo a tenere il palco sapeva padroneggiarlo bene, e poi considerava tutto sommato di aver fatto un buon lavoro con la sua canzone. Carola lo tranquillizzò e fu l'ultima che sentì prima di salire su quel palco, la voce gli tremava mentre parlava con lei sapendola a casa a guardarlo da lontano ed era sicuro che Carola sarebbe riuscita a cogliere la profondità delle parole che lui avrebbe cantato e percependone il significato che era contenuto in quelle strofe composte da parole e note.

Iniziò a cantare, il testo raccontava delle persone giuste al momento sbagliato un po' come erano loro che riuscirono a trasformarsi nelle persone giuste al   momento giusto. La voce graffiante di Luigi risuonò nel palco dell'Ariston e nel cuore di Carola che capì che questa canzone parlava di lei, di loro due, delle loro vite incasinate ma belle. Ci furono numerosi applausi per quel ragazzino timido e introverso venuto da lontano, facendo un'enorme percorso di crescita personale sempre in compagnia della sua musica e della sua chitarra. La sua famiglia che lo seguiva da casa fu davvero felice di vederlo lì, completamente se stesso contento di esserci riuscito.

Luigi si emozionò quando chiamò Carola vedendo sullo schermo del cellulare anche lei nelle sue stesse condizioni, stavano piangendo entrambi dall'emozione, quel momento era così delicato rappresentava a pieno la loro storia e la canzone fece sentire Carola importante per lui. Luigi si accorse in questo momento esatto che le sofferenze che aveva subito nella sua vita vennero ripagate da gioie dei traguardi raggiunti e dall'amore che cresceva sempre di più nei confronti di quella ballerina, era bellissima anche mentre piangeva e lo stesso era lui. Carola voleva tanto essere lì da lui, per abbracciarlo stringerlo forte a se e dirgli che lo amava così tanto. Era la rappresentazione di un amore puro e incondizionato, due ragazzi che si amano e ci sono l'un per l'altro.

''Gigi, sei stato bravissimo'' singhiozzava delicatamente

''Carola quella canzone sei tu, semplicemente tutte le tue tracce. Quelle che lasci nella mia vita, che trovo ogni giorno in casa da tre mesi, quelle che mi piacciono di cui non riuscirei mai a farne a meno. I tuoi capelli, i tuoi occhi e le tue scarpette il tuo profumo.''

Tremavano entrambi, guardandosi in quegli occhi pieni di acqua che avrebbe avuto sicuramente un sapore dolce, lui avrebbe tanto voluto che quello schermo fosse un portale dal quale poteva entrarci ed essere con lei in quel preciso istante per baciarla, ma a separarli c'erano ore. 

''Luigi ti amo'' Carola se ne uscì cosi, mentre Luigi le rispose anche io, cosi debolmente che Carola non sentì, quando chiuse la chiamata. Carola ancora non sapeva che a Luigi lei non piaceva, lui l'amava ma ancora non l'aveva detto chiaramente le aveva detto semplicemente ''mi piaci''

Luigi non vinse si classificò terzo già lo sapeva che non avrebbe vinto, ma andava bene anche così per lui l'importante fu godersi il momento e sapere di aver reso orgogliosi di lui la sua famiglia a Lamezia e lei che lo aspettava a Roma, nella città eterna.

Carola non ci pensò due volte a fare quello che stava pensando, per lui non era un problema era il momento di uscire allo scoperto e di viversi liberamente. Sapeva a che cosa sarebbe andata incontro ai fan della coppia che sarebbero andati in visibilio, ma non le importava lei doveva sostenerlo anche pubblicamente, perchè anche lui lasciava delle tracce nella sua anima. Gli aveva scattato una foto, il giorno dopo in cui si risvegliò a casa sua per la prima volta, Luigi era con la testa china sugli spartiti con la chitarra sulle gambe, senza maglietta, concentrato nel leggere quelle righe così sottili da essere addirittura invisibili. Prese il cellulare aprì Instagram e decise di pubblicarla nella sua storia facendogli una dedica, taggandolo.

''Nonostante tutto hai fatto ciò per cui vivi. Anche se non hai vinto io sono orgogliosa di te''

Il tutto accompagnato con un semplice cuore nero

A Luigi arrivò l'ennesimo tag su Instagram, pensava che era delle fan page, e altre persone. Sbirciò giusto per curiosità e quando vide di chi era la storia ebbe un tuffo al cuore, Carola aveva reso ufficiale la loro relazione e lui ne fu felice questo era uno dei regali che lei gli fece, ora potevano viversi la loro storia senza vincoli e preoccupazioni.

Luigi subito dopo Sanremo tornò per un paio di giorni a Lamezia dai suoi genitori, si stava avvicinando anche il suo compleanno che avrebbe voluto trascorrere con lei. La famiglia non vedeva l'ora di conoscere Carola, di vederla da vicino e di ringraziarla per il bene che gli aveva fatto. Il padre di Luigi sapeva che prima o poi sarebbe accaduto, lui guardava quella ballerina con gli occhi dell'amore che ridevano quando si parlava di lei. E glielo disse, che era felice del fatto che suo figlio riuscì a cadere dal quel muro a cui si aggrappava fermamente. Luigi era così imbarazzato dall'argomento, e moriva dalla voglia di rivedere quest'argomento per il quale andava pazzo.

Tornò a Roma e la prima cosa che fece fu andare a casa sua, andò da lei senza avvisarla e la baciò. A mezzanotte sarebbe stato il suo compleanno lei non gli aveva preso niente e si sentiva così in colpa, ma una sorpresa sapeva che forse gliela avrebbe fatta. Continuava a rifletterci mentre accarezzava il viso rilassato di Luigi poggiato sul suo ventre, mentre era intento a guardare lo smalto nero ad eccezione dell'anulare sinistro bianco, sbeccato sulle sue unghie.

''Gigi'' lo chiamò Carola, lui ritornò alla realtà voltandosi verso di lei

''Dimmi''

''Hai mai fatto una pazzia?''

What if |Carola e Luigi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora