•9 Chiamate notturne

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•|Ti aspetto nella mia casa
a disordinare|

Settembre stava finendo, i giorni che seguirono al loro quasi bacio furono pieni di nervosismo e di ansia, la prima di ''Giulietta e Romeo'' era vicinissima, le ore erano piccole, i giorni diminuivano sempre di più. Lei e Paolo trascorrevano molte ore in sala prove, Carola arrivava sempre stanca a casa e certe sere non aveva la forza di farsi una doccia. A casa non c'era nessuno ad aspettarla, con Luigi dopo quella sera si videro altre volte non ci fu molto contatto fisico fra di loro. Andarono a delle feste e qualche cena fuori non c'era più bisogno di nascondersi. Una volta con loro andò anche Alex che fece da ''terzo in comodo'' ma fu inondato dai fan, era come se non ci fosse. Nell'ultima uscita Carola gli spiegò la situazione il fatto delle prove e che non aveva molto tempo, lei pensava che in qualche modo questo potesse scoraggiare Luigi ma non era così per lui la voglia di vederla si alzava sempre di più ormai aveva deciso di buttarsi nell'arena e non aveva intenzione di ritirarsi sarebbe stato da codardi. Si salutarono con un lungo abbraccio sotto casa di Carola, con la promessa di rivedersi.

''vuoi venire con me a casa?'' sussurrò lei all'improvviso in un bisbiglio troppo flebile per essere udibile, infatti Luigi non la sentì
"non ho capito?'' '
"oh no niente, parlavo da sola ad alta voce''

A Luigi scappò il verso iniziale di una risata che però non continuò.

"Fai la brava"  le disse sorridendo

a few days later

"maestra ho molta paura, per dopodomani''

''guarda fin dove sei arrivata hai un ruolo da protagonista, smettila lasciati andare perché eccelli in tutto e questo l'abbiamo sperimentato l'anno scorso''

Carola si limitò ad annuire, e la maestra la abbracciò, fin da quando le diede il banco che ottenne ballando su quella sbarra ice ice baby, la Celentano la definì ''l'allieva giusta per me'' e così fu, ma il rapporto fra di loro andava oltre ma pur sempre professionale, Carola non la chiamava mai Alessandra. La Celentano riconosceva in lei, se stessa da giovane e quando Carola si emozionò dopo aver vinto una sfida, lo fece anche la sua maestra.

Arrivarono i costumi di scena ed iniziarono così le prove del balletto con i costumi addosso, Paolo era un buon patner di ballo, le loro proporzioni fisiche combaciavano, erano belli da vedere. Oramai arrivarono agli sgoccioli, la pressione aumentava ogni giorno sempre di più, Luigi non disse ancora niente a Carola sul fatto di aver già comprato il biglietto in prima fila per il balletto e Carola non gli aveva chiesto niente.

Fu la sera prima che Carola lo chiamò in piena notte, non riusciva a dormire le facevano male le gambe e i piedi aveva continuato a provare, e probabilmente conoscendosi sarebbe stata sveglia tutta la notte. E ricordò il momento in cui pianse per delle stupide gare d'improvvisazione e lui la consolò. Sentire la voce di Luigi la rassicurava era come il suono della sveglia di Apollo, che faceva sorgere il sole dopo il buio della notte, era come una candela che accendi durante un black out quando non hai una torcia a portata di mano.

Nelle volte in cui uscirono Carola solo una volta lo invitò a salire a casa sua ma lo fece così timidamente che lui non sentì, lei non sapeva come sarebbe potuta finire e non voleva fare qualcosa di cui pentirsi, a Luigi andava bene così pur di continuare a vederla. Le disse di andare a dormire di non preoccuparsi, perché lei era una costellazione e domani sarebbe stata lei ad illuminare la scena e che per questo non c'era neanche bisogno dei faretti per far luce sul palco, che se avevano scelto lei c'era un motivo ed era bello, Luigi sbagliò solo su una cosa dette per scontato il fatto che Carola sapeva della sua presenza al balletto di domani

''hai da fare?'' lei balbettò quando chiese a Luigi

''no perchè''

''Ti chiedo troppo e mi sento anche in imbarazzo nel chiedertelo''

''dimmi tutto non preoccuparti sono qui per te'' il ragazzo la rassicurò dicendole che non c'era problema per qualsiasi cosa voleva chiedergli

''puoi restare in chiamata qui con me finchè non mi addormento e magari mi canti qualche canzone?''

Accettò di farle compagnia in chiamata, e cominciò ad intonare ''Riflessi'' solo voce, niente corde, niente plettro, niente di niente solo corde vocali attive alle due di notte. Carola aveva i minuti illimitati e il telefono in carica potevano restare cosi anche per giorni interi. Quanto avrebbe voluto sentire la voce graffiante di Luigi dal vivo, qui nel suo piccolo appartamento, in disordine vederlo lì mentre sistemava alcune cose. Sentire la sua presenza con le sue canzoni come una sorta di musichetta per neonati, che non riescono a conciliare il sonno.
Quando la sveglia suonò, lei si rese conto di aver lasciato la chiamata con Luigi attiva avevano passato sei ore al telefono.

Carola si fece un bagno, caldo immersa nei sali, Arrivò in teatro e nel camerino trovò Michele, il suo amico era contento dei progressi di lei. Dietro Michele spuntava una figura bionda dai capelli ricci c'era Serena era tornata da New York apposta per l'evento, le aveva fatto una sorpresa. Tutti i ragazzi la raggiunsero mancava solo lui, arrivò Alex e gli altri gli chiesero di Luigi

''Scusami per il ritardo c'era traffico e il taxi faceva schifo''

''oh fra, ma Gigi dov'è'' chiese Luca

Alex non rispose fece spallucce nella speranza di non essere notato da Carola, ma lei lo notò e capì che non c'era speranza, nonostante era stato in chiamata con lei per l'intera nottata

''Ragazzi purtroppo vi ho riservato i biglietti, ma la poltronissima centrale era esaurita. Non potete capire quanto mi dispiace''

''Smettila non pensare a questo, l'importante è la nostra presenza o in prima o in ultima fila'' rispose Francesco, gli altri non avevano provveduto a comprare i biglietti perché sapevano che Carola li aveva riservati per loro. Nel frattempo la tensione nell'aria fra Alex e Cosmary si percepiva chiaramente, nonostante restarono in buoni rapporti. La maestra salutò i ragazzi e li invitò ad andare a sedersi, lo spettacolo stava per iniziare. Carola agitata più che mai respirò profondamente, e cercò di togliere definitivamente il pensiero di Luigi dalla sua mente, Paolo (Romeo) la raggiunse in camerino le poggiò una mano sulla spalla e le disse ''sei pronta? è arrivato il momento'' uscirono e allacciò le scarpette.

A few hours before

Alex si trovò a dover svegliare Luigi, si era addormentato sul divano con il cellulare vicino l'ultima telefonata era quella con Carola, le aveva fatto compagnia nel tentativo di farla addormentare.

''Luigi, oh Gigi svegliati oggi c'è il balletto di Carola...''

Ora, secondo voi. Luigi andrà oppure no allo spettacolo anche se ha già preso il biglietto?

A voi come disse un vecchio saggio
"Libera interpretazione" 💛

What if |Carola e Luigi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora