•10 Quattro Ottobre

749 40 1
                                    

•| Ubi tu Gaius
ego Gaia|

Il ragazzo sentì qualcosa che lo stava colpendo sulle spalle era il suo migliore amico, lo stava svegliando, Luigi si trovava a petto nudo, si era addormentato sul tavolo. L'amico gli ricordò che giorno era oggi, lui non poteva crederci cosi prese il cellulare e controllò, era il 4 Ottobre il ricordo della serata precedente riemerse era stato al telefono con lei.

''Cazzo non me ne sono accorto''

''Dobbiamo passare prima perché lei ci ha riservato i biglietti'' gli spiegò l'amico ricordando quello che Carola aveva detto quella sera a cena con gli altri

''io non verrò''

''che sta dicendo?''

Alex lo interruppe e non gli fece finire la frase, ciò che disse Luigi gli fece prendere un colpo

''io non verrò prima, stavo dicendo questo, mi hai interrotto''

''e come farai con i biglietti, non ti faranno di certo entrare senza solo perché sei Luigi Strangis. E poi non vuoi venire a salutarla prima che inizi lo spettacolo?''

''e chi ti ha detto che non ho il biglietto?'' Alex non capì, aggrottò la fronte dubbioso, ma poi realizzò

''sei sempre il solito coglione, perché non me l'hai detto. Ma quando l'hai preso? e in quale posto sei?''

L'amico iniziò a riempirlo di domande

''il giorno dopo che hanno aperto le prevendite, e sono in prima fila. Sai era l'ultimo posto disponibile li, sembra uno scherzo del destino''

L'amico lo guardava fiero ma allo stesso tempo un po' deluso del fatto che non gli aveva detto niente dell'acquisto del biglietto, quei due si volevano così bene che si proteggevano a vicenda

Non c'era Alex se non c'era Luigi. Non c'era Luigi se non c'era Alex

Dovevano organizzarsi, perché Alex doveva prendere quelli che Carola aveva riservato.

''Voglio farle una sorpresa'' Luigi ebbe un lampo di genio, perché no era sicuro che Carola sarebbe stata contenta di vederlo li

''Mi troverà già li, non andrò nel camerino insieme a tutti voi''

I due ragazzi, non avevano ancora stirato le loro camice, in teatro bisognava andare con un abbigliamento consono avevano ancora un bel po' di tempo per prepararsi. Luigi il completo l'aveva chiuso in una sacca e messo dentro l'armadio. Non sapevano neanche il perchè avessero un ferro da stiro in casa ma quell'oggetto era inutile se non lo si sapeva usare. I due chiamarono la mamma di Alex per farsi aiutare, non ne capivano niente su come stirare, dopo che la signora gli spiegò come procedere, la temperatura da impostare i due si dettero da fare. Luigi si fece sistemare i capelli da Alex, a vedere la loro casa in quel momento era come vedere un camerino pieno di vestiti rivoltati dopo esser stati provati, riuscirono a stirare correttamente le camice entrambe bianche Si vestirono dunque eleganti ad Alex dava un po' fastidio quell'abbigliamento e sapeva anche che Cosmary sarebbe stata lì, nonostante i due erano rimasti in buoni rapporti vedersi avrebbe fatto un certo effetto ad entrambi. Inoltre dato che Alex doveva prendere quelli che Carola aveva riservato, uscì da casa e chiamò un taxi, ma le strade di Roma erano piene di traffico e fece un po' di ritardo

Luigi chiamò la sua famiglia per chiedere consiglio a suo fratello, a loro non raccontò degli sviluppi con Carola, del quasi bacio che stava per avvenire ma che lei interruppe, suo fratello gli disse che andava bene così e gli ricordò le medicine. Luigi era pronto, ma se doveva presentarsi davvero doveva farlo almeno con un mazzo di fiori come congratulazioni, ma quando doveva darglielo.

Prese la prima cosa semplice che trovò, ignorava quale fosse il fiore preferito di Carola così si buttò sul sicuro e scelse delle rose. Salì in macchina e guidò, pensieroso su come comportarsi.

Luigi non era mai stato abituato all'ambiente teatrale, la sua vita era su un palco più informale rispetto a quello del teatro di Roma, eppure era li, ai parcheggi con un completo nero e i capelli ben sistemati per l'occasione decise anche di togliere lo smalto dalle unghie non sapeva come avrebbe reagito la gente, perché in questa società nonostante si proclami la modernità una parte di questa essa resta a lungo ancorata a queste convenzioni sociali. A Luigi non fregava del giudizio della gente, però preferì prevenire piuttosto che curare, non voleva esser sbattuto fuori per una sciocchezza.

Si sedette sul suo posto e vide Alex e gli altri andare verso il lato sinistro. Sentì una voce che pronunciò il suo nome, era la maestra Celentano.

''Luigi?''

''maestra, come state?''

Luigi non era tenuto a chiamarla maestra non era mai stato suo allievo. Era vestita elegante e lo informò del fatto che lei e i genitori di Carola avevano i posti d'onore. Si complimentò per il suo abbigliamento, gli disse che era contenta di vederlo lì

''bene bene e tu?''

La conversazione fra i due non durò molto, lo spettacolo stava per iniziare. Le luci si spensero

Carola era pronta stava riscaldando i piedi facendo gli esercizi sulla sedia, gli altri il coreografo fecero degli in bocca al lupo a lei e Paolo, erano pronti. Le luci si spesero, stava iniziando lo spettacolo. Quello a cui Carola teneva di più in questo momento era lei la protagonista, lei che nella sua intera vita era abituata ad avere grandi esigenze su se stessa, lei sempre impigliata sui suoi schemi come un insetto impigliato nella ragnatela di un ragno. Preferiva il silenzio pur di non contestare gli altri, lei che anche in casetta si dimostrò una grande ascoltatrice che non si lamentava mai, oggi era pronta a spaccare tutto questo e ad uscire come un baco da seta pronto a rinascere.

Immaginava di essere l'orgoglio dei suoi genitori, la maestra Celentano, dei compagni. Però non era consapevole che la sorpresa oltre a farla lei, l'avrebbe anche ricevuta da Luigi.

Lei e Paolo si posizionarono sulla stellina, si guardarono negli occhi e annuirono. Le tende che coprivano il palco vennero aperte, per Carola il mondo del teatro non era nuovo, ma si guardo lo stesso intorno. Guardando al centro intravide una figura che catturò la sua attenzione le sembrava di conoscerlo e quando guardò meglio fu tutto più chiaro era lui, vestito diversamente ma era lui in tutta la sua bellezza. Era lì per lei in prima fila al centro, aveva mantenuto anche questa promessa.

Incrociarono i loro sguardi, Luigi la guardo le sorrise e gli fece l'occhiolino

So che la storia, probabilmente procede un po' lentamente, ma ci tenevo a non fare salti temporali elevati per rendere l'attesa un po' più realistica. Ma state sereni, che di sicuro qualcosa sti due la combineranno.

✨✨✨✨✨

What if |Carola e Luigi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora