•15 Solo del tempo

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•|Se vi danno un foglio con le righe già tracciate
   scrivete dall'altra parte|
Di Juan Ramón Jiménez

"Carola, io non voglio che tutto questo duri solo per una notte''

Ce l'aveva fatta, non poteva crederci ci era riuscito anche se non le aveva detto ti amo, non le aveva espresso con chiarezza i suoi sentimenti come al solito era già un passo avanti no? pensò Luigi in un incontro di pugilato fra la ragione e l'istinto aveva vinto quest'ultimo

''Gigi non ho capito?''

Carola si sedette a terra, mentre lui sul letto. Lei continuava a guardarlo e senza rendersene conto stava complicando la situazione, per Luigi fu già difficile dirlo una volta ed ora si ritrovò a farlo di nuovo. Come era possibile che Carola non aveva capito, sicuro si era espresso male. Pensò di esser stato abbastanza diretto e comprensibile.

''Nel senso, che quello che è successo fra noi stanotte e anche stamattina beh non voglio sia solo per questa volta.. sai quanto è difficile per me lasciarmi andare ma con te ho ceduto e questo vuol dire pur  qualcosa no? Sembra un'impresa dirtelo, ma non so esprimermi sono il solito cretino''

''E a te chi te lo dice che per me sia facile, ciò che abbiamo fatto stanotte penso che possa essere una conferma per te Gigi del fatto che i miei sentimenti purtroppo non sono cambiati''

Luigi iniziò ad andare nel pallone, quel purtroppo lo portó in confusione aveva sbagliato a dirle queste cose, aveva sbagliato su tutto, a comprare il biglietto a chiederle di uscire. Sapeva che Carola gli avrebbe detto di no, e che stanotte era stata solo frutto di una attrazione fisica forte. Doveva accettare la realtà a furia di nascondersi dietro banali scuse l'aveva persa.

''non sto capendo più nulla Carola scusa se...''

''oh Gigi ma vuoi stare zitto un attimo''

Carola ammutolì Luigi alzandosi, se stava un po' in silenzio forse avrebbero potuto evitare altre incomprensioni e magari sofferenze, perchè lei aveva capito benissimo cosa voleva dirle Luigi certo non le aveva detto mica ''Ti amo'' ma le aveva fatto capire che voleva provarci. Si avvicinò a lui e gli fece una carezza, forse aveva esagerato ma era meglio così

''Luigi, neanche io voglio che quello che abbiamo vissuto sia solo per una notte, i miei sentimenti per quanto mi duole ammetterlo non sono cambiati, sai cosa provo per te e lo sanno tante persone''

Lei aveva il diritto di sentirsi così, lui non le aveva mai dato certezze, ma ora voleva farlo, doveva cercare di salvare la situazione

''Ti va.. ecco insomma. Vogliamo provarci Carola, a stare insieme io e te non come amici o come amanti, potrei essere il tuo ragazzo e tu la mia ragazza''

Questa di sicuro può essere classificata al primo posto nelle proposte fatte come una delle più ridicole, a parole Luigi era proprio scadente e ne diede l'esempio ora. Sembro così stupido quando le disse ciò, probabilmente avrebbe voluto scomparire e tornare indietro nel tempo pianificare il tutto per evitare questo imbarazzo. Sarebbe stato più semplice, scrivere un bigliettino come quelli che venivano usati all'epoca dei suoi genitori, la domanda ''vuoi essere la mia fidanzata'' e le due caselle si e no da sbarrare. Volle aggiungere altro ma continuava a balbettare

''Dio non so neanche parlare più, credo peró tu abbia capito ciò che volevo chiederti. Ci conosciamo da un anno ormai e sai come sono fatto, ma per quanto io ci provi non sono un attore o altro, non riesco più a rinchiudere i miei pensieri, tu sei stata una chiave che ha aperto questa gabbia piena di tante cose che all'esterno mi fanno sembrare vuoto. Avevo detto che volevo dedicarti il giusto tempo. Credo sia arrivato questo giusto tempo, perchè tu mi piaci ecco finalmente l'ho detto''

''Ah Luigino che mi combini, riprendi fiato un attimo. Ascoltami io per il momento non posso garantirti niente, devi capire che neanche per me è stato facile e non lo è tutt'ora, ho sofferto e ci ho messo un po' per voltare pagina. Questo non vuol dire che escludo totalmente una nostra eventuale relazione, ma vorrei agire pensandoci su''

''Guardami, mi dispiace tenerti in bilico e dispiace anche a me esserlo. Voglio che tu sappia che non lo faccio solo per il lavoro, anche per me stessa non voglio stare male di nuovo. Per me la cosa fondamentale è che tu sappia che sei importante per me e lo sarai sempre. Io non posso dirti che sei stato l'amore della mia vita o che lo sei, perchè non avendoti vissuto, non ho certezze''

Non capiva più, se era un si oppure era un no dettato da una semplice paura di un risvolto negativo, di rovinare la loro amicizia, perché già era accaduto una volta. In un tentativo disperato gli disse

''Puoi vivermi adesso, possiamo viverci adesso''

''Luigi..''

Il cellulare di Luigi suonò, maledetto telefono pensò lui. Era la sua manager questa fu la scusa perfetta per Carola di andare via da quella situazione che era diventata frustrante. Lo salutò dandogli un bacio e andò via, aveva lasciato i suoi vestiti.

Lo aveva baciato sulle labbra, Luigi ne restò stupito e anche lei. Carola piangeva silenziosamente mentre scendeva le scale e mentre entrò in macchina fissando la finestra di quella stanza dove Luigi le aveva rivelato i suoi sentimenti, chiedendogli di provarci, ma lei si tirò indietro. Era cambiata voleva proteggersi ed essere egoista anche lei qualche volta, pensare a se stessa, ciò che aveva detto a Luigi era vero non escludeva affatto un eventuale relazione.

Luigi si accorse che lei aveva lasciato i suoi vestiti, sul divano proprio come Cenerentola che lasciò la scarpa di cristallo. Il finale di questa storia si sapeva ed era scontato ''vissero per sempre felici e contenti'' ma la loro storia come sarebbe finita, che finale avrebbe scritto la penna di Carola.

Seguirono giorni di silenzio non si sentirono neanche per telefono, ma controllavano di continuo aspettandosi una chiamata o almeno qualche messaggio. Carola stava preparando la valigia, domani sarebbe partita per iniziare il tour per l'Italia, lei non aveva mai lasciato una situazione in sospeso e non l'avrebbe fatto neanche ora soprattutto se era coinvolta un'altra persona a cui lei era legata, da un legame così puro che era impossibile da spezzare. Buttò qualche vestito su quella valigia ancora aperta, prima di chiuderla doveva metterci l'ultima cosa a cui teneva era Luigi, e lei non poteva più resistere a saperlo così in dubbio, in bilico per una situazione che aveva creato lei.

Luigi stava preparando una sigaretta, non la sentiva da tre giorni oramai e sapeva che domani sarebbe partita, voleva andare da lei, ma lui già le aveva detto tutto aggiungere qualcosa avrebbe peggiorato le cose. Guardava il soffitto e rivedeva quella scena ''non avendoti vissuto'' ed in seguito il bacio che gli diede prima di salutarlo. Alex ancora non era tornato e Luigi ne sentiva incredibilmente la mancanza,i vestiti di Carola non li aveva ancora lavati.

Luigi stava avvertendo il peso della solitudine, se non avesse avuto un importante riunione domani probabilmente sarebbe tornato a Lamezia. All'improvviso bussarono alla porta, ma era troppo svogliato in quel momento per andare ad aprire la porta. Non si alzó fin quando non bussarono per la seconda volta.

Lo so, lo so che questo capitolo non vi è piaciuto affatto, sarebbe stato troppo semplice, poi mi piace un po' di suspense un po' come quella che stanno dando loro a noi, non so se riuscirò ad aggiornare domani sera, ma vi lascio immaginare.

Scusatemi, vi voglio bene 💛

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