•2 Brulichio di farfalle

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•|Non sai
dimenticare?|
-Elettra- di Hugo von Hofmannsthal

I giorni che seguirono furono intensi, incontrare i suoi fan lo rendeva felice, ma si rese conto che ben presto alcuni di questi incontri si trasformavano in una trincea, dove qualche volta partivano dei colpi che avevano un nome preciso. Riceveva Porky a non finire, ad ogni instore ne riceveva uno: bianco e azzurro ma a quanto pare nessuno gli regalò quello rosa, la gente lo sapeva benissimo che quello era unico ed era di una sola persona. Una volte ricevette un cartellone con delle foto di lui e Francesco e una dove c'era anche lei. Erano loro semplicemente Carola e Lugi la più bella non coppia in confronto Albe e Serena, Alex e Cosmary, Dario e Sissi non erano un granché.

Luigi non era molto social, se non per scopi lavorativi non si faceva mai vivo neanche con dei commenti o con delle icone a forma di cuore a cui bastava solo toccare due volte sullo schermo, per dare un segno di vita ma lasciava agli altri questo compito, in particolare ad Alberto. Mentre si trovava a guardare le varie foto di Carola, completamente assorto nei suoi pensieri a cui diede voce sussurrando ''Dio quanto è bella'' gli arrivò la notifica dall'app della sua carta di credito, che lo informò dell'operazione di prelievo per l'acquisto del biglietto di ''Giulietta e Romeo'' nella sua testa risuonavano le parole di lei ''spero che venga a vedermi a teatro''.

Le volte in cui tornò a Lamezia furono rare, sentiva la sua famiglia tutti i giorni ma ovviamente neanche loro sapevano bene ciò che gli passava per la testa, gli zii commentavano le foto di lui e di Carola ma Luigi non aveva il coraggio di dire di smetterla a lui probabilmente andava bene. Twitter ed ogni altro social era diventato un sorta di purgatorio composto da sette cornici equiparabili ai sette mesi che trascorse con lei 24 ore su 24, ogni edit gli ricordava dei momenti felici e sereni momenti in cui stava veramente bene, ma questi non erano sempre felici. Luigi ricordò bene il ciclone che aveva provocato a Novembre il distacco che si creò fu un abisso profondo dal quale entrambi trovarono la forza di arrampicarsi soltanto gli ultimi mesi. Non smise mai di starle vicino anche con piccoli gesti con piccoli sguardi lui era presente non l'aveva abbandonata e mai l'avrebbe fatto. Se stava male, stava male anche lui, ricordò un momento in particolare in cui avrebbe voluto dirle che lei era perfetta così, che era fortissima che non doveva sentirsi da meno rispetto agli altri e che chi diceva il contrario era un cieco e non ne capiva niente.

Voleva urlarle che a Novembre disse un enorme cazzata, che era un codardo e preferiva reprimere il tutto pur di lasciarla libera da un sentimento che forse poteva nuocere entrambi. Si sentì un perfetto idiota quando una volta uscito a Lamezia, vide lo speciale di Carola dove la ragazza raccontò tutto di come il loro rapporto fosse diventato scontroso e di come per lei fu difficile ammettere che si stava innamorando di lui, capii perfettamente che aveva combinato un disastro dal quale aveva ottenuto l'esatto contrario di quello che era il suo intento.

La tentazione che aveva tentato Eva nell'Eden a mangiare la mela, prendeva strada in lui era così tentato a lasciarle qualche stupido ed inutile like sui social per farle avvertire la sua presenza, lo faceva con gli altri quando gli capitava di prendere il telefono ma non con lei perché già lo sapeva anche lui che sarebbe stato un misero pagliaccio, e quindi non lo fece mai. Arrivò al limite oltrepassandolo, riconosceva i suoi confini ma si rese conto che inconsapevolmente la sua ombra ne era uscita invece lui quanto meno li aveva soltanto allargati

Luigi non ce la faceva più stava per esplodere, l'amore che provava per lei oramai era diventata una granata che non riusciva più a contenere nella valigetta armata che era il suo cuore. Ogni volta che pronunciavano il suo nome, era infattibile non sentire un brulichio di farfalle nel suo stomaco e neanche era capace di poter evitare la nascita di quella curva all'insù che si formava sul suo viso, un sorriso spontaneo di quello che fai quando sei veramente felice.

Il 30 Giugno fu l'ago che si avvicinò al palloncino e lo scoppiò lasciando uscire un po' di elio che aveva l'odore del profumo di Carola. Le risposte che diede, gli occhi che luccicavano il tremolio delle sue gambe furono i bottoni che azionarono la granata piena d'amore che esplose

<< E con la ballerina invece?>>

<<A questo non rispondo>> si limitò a dire ridendo beffardo con gusto, con il microfono in mano e gli occhiali sul viso, che coprivano i suoi splendidi occhi

Si era fermato per un attimo, abbassando lo sguardo tornando serio ma una domanda lo svegliò dal suo momento di stacco

<<Dopo ti fai struccare da Carola>> Luigi rise, si indicò il viso e disse

<< non ho trucco>> come aveva già fatto il sorriso inevitabilmente ritornò padrone delle sue espressioni ed anche i suoi occhi ridevano.

<<Un bacio per Carola>> alzò l'indice muovendolo da destra a sinistra in segno di negazione, ma poi cedette le mandò due baci e poi un altro, furono esattamente tre baci che mandò con delicatezza

Lui che in realtà l'amore l'aveva già vissuto e aveva sofferto per quest'ultimo. Ma con lei era tutto totalmente diverso Luigi si sentiva come un ragazzino alla prima cotta.

Ed ogni volta ripeteva sempre a se stesso ''che pirla che sono!''

What if |Carola e Luigi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora