•23 Lenzuola

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•|Odi et amo. Quare id faciam,
fortasse requiris. Nescio, sed
fieri sentio et excrucior|

Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile;/ non so, ma è proprio così e mi tormento.

Carme LXXXV, Catullo





"Luigi...smettila'' si lamentò lei

Carola gli stava supplicando di smettere di sfiorarla e di sussurrarle con il suo respiro caldo sul collo, stava per impazzire al solo pensiero di ciò che potevano fare le mani di Luigi sul suo corpo. Iniziava ad ansimare, era attaccata ad un muro con lui davanti che gli teneva i polsi, era impossibile muoversi, mentre Luigi dal collo con la mano sinistra scendeva lentamente fino alle sue cosce. Lei non era quel tipo di persona, non avrebbe tradito Adrien eppure con Luigi lo spirito di saggezza e di correttezza che assunse due anni fa andò a puttane.

''ah al diavolo tutto'' pensò lei mentre lui continuava con la tortura delle sue mani, che sapevano cosa fare, come compiere determinate azioni. Non voleva dargli nessuna soddisfazione quando lui continuava a baciarle le spalle

''So che ti sta piacendo, basta ammetterlo'' gli disse mentre le morse un orecchio

''Ti sbagli. Io sto con un altro non ho bisogno di te''

''Allora perchè non cerchi di uscire da qui?''

''Perchè mi stai bloccando il passaggio e se tu ti spostassi potrei benissimo andarmene''

''tu non vai da nessuna parte, e sai che questo lo vogliamo entrambi. Dimentica il tuo ragazzo italo-francese e pensa a ciò che desideri e che con lui non puoi avere''

Carola scattò come una molla, quando l'istinto la colse alla sprovvista il tutto amplificato dalle mani di Luigi che si stavano avvicinando sotto il vestito fino a farle aumentare i respiri quando apri la cerniera e glielo tolse. Si spostò finalmente e lui ebbe la convinzione di aver perso e che lei stava per andarsene, ma successe il contrario. Carola lo afferrò per il colletto della sua camicia di lino, e lo spinse su quel letto con quelle lenzuola di velluto rosse che aveva appena lavato con le quali avrebbe dovuto dormire insieme ad Adrien. Si mise a cavalcioni su Luigi, lui accarezzava i suoi fianchi ruvidi a causa della pelle d'oca, gli aprì la camicia animata da una foga possessiva mentre si baciavano con passione, gettandola in aria, Luigi si muoveva con le dita come se stesse percorrendo un percorso ad ostacoli sulla sua schiena andando a trovare il gancetto del suo reggiseno per sfilarlo via in un colpo solo, in tutto ciò Carola era ancora sulle gambe di lui, mentre iniziava ad avere una sorta di tachicardia immaginando a ciò che sarebbe successo a breve e a tutte le cose che le avrebbe fatto con quelle mani piene di vene e così allettanti. Non parlavano, erano i loro corpi a parlare per loro. Carola si spostò per permettere a Luigi di sfilarsi i pantaloni restando soltanto in boxer, e rimanendo anche lei in intimo mentre continuava a baciarlo infuocando le labbra di lui

Luigi iniziò a darsi da fare, cominciando a tracciare un percorso sulle sue clavicole, scendendo fino al suo seno, che accarezzò procurando a Carola un gemito. Percorse il suo addome, scendendo sempre più in fondo, arrivò al punto centrale e iniziò a giocare con il pizzo dei suoi slip togliendoli per non avere più nessuna difficoltà e Carola alzava la testa all'aria mentre ancora seduta su di lui che era intento ad insinuarsi in quel luogo toccando tutte le sue componenti. Completamente nuda e alla sua mercé

Era Carola data la posizione a reggere il gioco, si sentiva invasa dalla zona intima di Luigi che nel frattempo si mordeva le labbra sentendo il calore raggiungere il cervello, con una sensazione maliziosa, decise di ripagarlo per la tortura di pochi minuti fa con la stessa moneta iniziando a muoversi su e giù sinuosamente roteando il bacino, con lui che le stringeva e le tirava leggermente i capelli.

''Carola che cazzo mi combini'' le disse per poi poggiare il suo viso sulla scapola dandole un morso in pieno stato d'eccitazione, Luigi aveva il fiatone

''E non era quello che volevi Luigino?'' gli domandò sussurrandogli in tono seducente baciandogli il collo e delle volte mordendolo aspirando il fumo della sua sigaretta fumata di recente mentre continuava a muoversi sulla sua virilità

La situazione si capovolse, fu lei ora a trovarsi sotto Luigi sapeva esattamente ciò che la faceva stare bene lei in quale luogo preciso e con quali movimenti andare a toccarla li, con le dita e non solo. A Carola piaceva tutto questo, farsi toccare godere delle sue mani, della sua bocca mentre baciava le sue cosce risalendo fin li, iniziando i quei movimenti in mezzo alla sue gambe sentendo il respiro caldo che emanava il naso di Luigi e la saliva del chitarrista che bagnava l'intimità di Carola stringendole le cosce mentre lei gli scompigliava i capelli inarcando la schiena e dimenandosi.

"Luigi entra ti prego, non resisto più"

"Non ti sta piacendo?" le sussurrò in tono malizioso, stringendo la presa sulla coscia sinistra.

Voleva sentirlo dentro di lei, voleva accoglierlo stringendolo nelle sue pareti calde. Con Adrien queste cose non le provava affatto era Luigi a far emergere il peccato della lussuria, mandando in estasi quella zona.

Smise presto di giocare con la parte femminile di lei, e senza preavviso riaffondò nella docile carne di Carola facendole emettere un altro gemito che lui non soffocò perchè gli piaceva sentire ciò che le provocava. Iniziò a muoversi dentro di lei con una padronanza ingestibile, gemendo entrambi all'unisono ogni spinta dipendeva da Luigi, lei si sentiva bene ed aumentava di più il desiderio, tirandolo su di se e stringendo le sue gambe a sciabola alla vita di Luigi per spingerlo più a fondo e per riempirsi maggiormente nell'anima. Lui capì che Carola voleva di più e lui l'accontentò perchè alla fine avrebbe fatto bene ad entrambi in quell'amplesso voluto e immaginato da tanto tempo.

La stanza si riempiva del rumore di quel letto sbattuto sul muro, di urla soffocate, di respiri dettati da un desiderio incontenibile di fare l'amore, degli altri non importava. Avevano dimenticato tutto c'erano solo loro in quella stanza che divenne un covo di passione e di calore. Erano sfiniti, e per quanto non volevano furono costretti a svuotarsi venendo con un orgasmo, aveva il sapore di sesso che andò a bagnare dei loro umori quelle lenzuola

Carola ne era consapevole che se ne sarebbe pentita, era andata a letto con Luigi senza pudore tradendo Adrien che ignaro di tutto era tornato a Milano. Se dovesse descrivere il luogo nel quale si trovava sicuramente era nel girone infernale di Paolo e Francesca quello della lussuria, la stessa che colpì lei forse all'improvviso, facendosi toccare da un altro uomo e godendo delle sue labbra in tutte le parti del suo corpo. Pensò al domani...domani si sentiva soddisfatta ora perchè aveva realizzato quel contatto ai cui aspirava come se fosse necessario ma allo stesso tempo uno schifo.

What if |Carola e Luigi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora