Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Dio Simone se la prende così tanto, ma così tanto, ma così tanto.
Resta imbronciato durante tutto il viaggio di ritorno, con le mani fasciate e un tubetto di pomata antibiotica in grembo.
Allora Manuel gli accarezza piano un ginocchio, gli occhi fissi sulla strada e l'altra mano sul volante, "che c'hai amò, mh?"
"Niente"
"Simone, ti sembro cretino io? - No, non mi rispondere. Dimmi che c'hai però".
Gli occhi di Simone si fanno lucidi, ed è contento che Manuel non lo stia guardando, ché sta piagnucolando per nulla, e si sforza di non far tremare la voce, "È che- volevo fare qualcosa per te, e adesso invece sei tu che devi fare tutto per me. Per due settimane, se non di più. Mio dio sono inutile"
Manuel frena di botto e la macchina immediatamente dietro lo sorpassa sgommando mentre il guidatore non risparmia le bestemmie, "Simone, non dire mai più una cosa del genere".
"Ma io-"
"Tu sei la vita mia, e se dici n'altra stronzata del genere ti prendo a capocciate"
E Simone finalmente gli sorride, e s'asciuga gli occhietti, "poi m'ammazzi, con la testa dura che c'hai".
--- Non so niente di medicina non vi fidate di me.