Prologo

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Inghilterra, Diagon Alley

Hermione's pov

- E questa è la decisione che il consiglio ha preso - disse il Ministro della Magia togliendosi gli occhiali e pulendoli.

- E quindi...cercate volontari? - chiese Harry storcendo la bocca e guardandomi.

- Gradiremmo se l'ex esercito di Silente ci desse una mano nella ricerca,  si - rispose lui.

Mi scappò una risata e la McGranitt mi lanciò un'occhiataccia.

- Senza offesa, Ministro, ma già sei anni fa io, Ron e Harry abbiamo cercato un possibile erede di Serpeverde e senza successo. Non c'è un modo reale per trovarlo, se esiste - spiegai - Tra l'altro, secondo me vi state fasciando la testa prima di sbatterla -

In breve che cosa era successo?
L'anno prima c'era stata la guerra contro Voldemort e la nostra società cercava ancora di rialzarsi, per non parlare del fatto che ancora si dava la caccia ai Mangiamorte che erano sfuggiti alla cattura. E tra le altre cose che preoccupavano i membri del Ministero c'era questa...
Impossibile, tra l'altro.

Si erano messi in testa che il problema non era tanto Voldemort, ma il fatto che fosse un discendente di Salazar Serpeverde e, di conseguenza, temevano che un altro discendente di Serpeverde potesse diventare il secondo Signore Oscuro.
E quindi, l'attuale Ministro aveva chiamato me ed Harry per cercare il nostro sostegno in una battaglia che non era nemmeno lontanamente contemplata.

E purtroppo, la loro teoria faceva acqua da tutte le parti.

- Per non parlare del fatto che l'ultimo erede di Serpeverde era proprio Voldemort- disse Harry - E...sappiamo che non aveva figli. Quindi il problema non si pone -

- Ma Serpeverde potrebbe aver avuto altri discendenti oltre a Tu Sai Chi - ribattè il Ministro.

- E cosa propone lei? - chiese scocciata - Dobbiamo andare a cercare tutti i ragazzi, che passando per Hogwarts, sono finiti nella casa di Serpeverde? Sono tutti possibili discendenti a quel punto. Anche Harry potrebbe esserlo visto che parla con i serpenti! -

Il mio migliore amico mi guardò scioccato, scuotendo il capo.

- Io...lo parlo per via di Voldemort...per...quella storia dell'Orcrux - borbottò.

- Lo so - risposi - Ma aveva più senso la mia di teoria che la loro -

La McGranitt a quel punto si schiarì la voce e poggiò una mano sulla mia spalla e una su quella di Harry.

- Non per essere pignola...ma i ragazzi hanno ragione - disse - Se non siamo nemmeno in grado di riconoscerlo un'erede di Serpeverde...non ha senso che proviamo a cercarlo, visto anche che non abbiamo indizi-

Il Ministro si tolse gli occhiali, di nuovo, li pulì e se li rimise, per poi prendere una cartellina e aprirla, mostrandoci delle foto che ritraevano, mio malgrado, qualcuno che conoscevo.

- La famiglia Malfoy è quella che è più vicina alla discendenza dei Serpeverde, pensiamo addirittura che Lucius o Draco Malfoy possano esserne discendenti, se non lo sono è indubbio che sappiano come trovarlo - spiegò il Ministro.

Harry si fece scappare un verso di frustrazione e io alzai gli occhi al cielo, mentre la McGranitt sospirava rassegnata.

- I Malfoy...ma dai! - sbottai.

Il mio migliore amico mi prese per mano, per calmarmi.

- Quello che sta cercando di dire Hermione è che è un anno che li state cercando, gli avete messo alle calcagna anche i Dissenatori, ma sono scomparsi alla morte di Voldemort- disse Harry, più diplomatico di me - E poi dubito che ci aiuteranno -

- Li abbiamo trovati anche se non li abbiamo avvicinati per via di questa storia - rispose l'uomo - O meglio, abbiamo visto solo Draco Malfoy, suo padre e sua madre si nascondono e per l'aiutarci...abbiamo un'idea -

Poi si alzò e prese una scatola di legno dal mobile, la mise sulla scrivania e l'aprì: al suo interno, su un cuscino in velluto era adagiato un...collare?!

- È un collare di asservimento, prendete il giovane Malfoy, metteteglielo e sarà vostro schiavo, dopo sarà fatta. Non potrà mentire né ribellarsi, nè nascondere le cose. Se lui non ha le risposte sono sicuro che i genitori collaboreranno, a quel punto - spiegò il Ministro.

- Collare di...pensavo che il mercato nero degli schiavi fosse stato abolito! - sbottò la McGranitt.

- Si...ma non la pratica dell'asservimento - rispose l'uomo - Ora basta che troviate chi sarà disposto a prendere in carico uno schiavo -

                               ***

Aeroporto di Luton, Londra, Inghilterra

Percy's pov

- Non ci credo... - borbottò mia madre.

- Eddai tesoro lascialo stare - mi difese Paul - Lo sai che è insofferente ai viaggi in aereo -

Dire che ero insofferente era un eufemismo. Era piuttosto probabile che Zeus mi avesse maledetto a forza di ignorarlo quando mi minacciava di non fare viaggi nel suo territorio. E probabilmente avevo superato il limite con quelle 7 ore di volo dall'America all'Inghilterra, e visto che non aveva potuto far collassare un volo di linea...bè aveva punito me...e il cestino in cui stavo rigettando anche l'anima.

Mia madre sospirò rassegnata per l'ennesima volta ma poi si decise e venne a consolarmi, accarezzandomi i capelli.

- Mh...scusa - disse dispiaciuta.

- Per...per il ritorno...prendiamo la nave - disse tirando un sospiro di sollievo quando il mio stomaco smise di contrarsi.

Cosa era successo?
Mia madre aveva preso la decisione più drastica della sua vita, dopo la scelta di tenermi con sé sia chiaro, e aveva preso la palla al balzo per riscoprire le sue origini: era questo il motivo per cui eravamo a Londra, in Inghilterra. In realtà, dopo il suo ultimo romanzo, le avevano offerto una vacanza, in un hotel di lusso per dieci giorni, proprio qui a Londra e lei in cambio avrebbe dovuto fare la promozione del suo libro in alcune librerie con il marchio di quella che l'aveva pubblicata.
Ed era giusto così! Come era giusto che si facesse una vacanza come meritava, servita e riverita...
E in tutto ciò aveva deciso che nel frattempo avrebbe indagato su sul passato, sui suoi genitori che erano morti quando lei aveva la mia età, che a quanto pareva erano inglesi.
L'unica cosa che non capivo...era la mia presenza.

Qualche giorno prima era piombata in casa dicendo che la casa editrice pagava la vacanza anche alla sua famiglia: cioè Paul, mia sorella di un anno, Estelle e...ovviamente il sottoscritto.

Mi ero rifiutato sin da subito ma poi Annabeth, che per giunta è la mia ragazza che non era venuta "in vacanza" con me, mi aveva preso da parte, mi aveva detto che era ora che rendessi felice mia madre e che era ora che dedicassi il mio tempo ai miei genitori e a mia sorella.
Tanto, aveva detto, che cosa poteva succedere in quei dieci giorni di vacanza dall'altra parte del mondo?

Ah...

Ah...

Ah....

Davvero divertente Annie! Davvero divertente...

Angolo autrice:
Ciao a tutti ed ecco qui la storia di cui vi avevo parlato.
E niente, non ho nulla da dire, per ora e spero di avervi messo curiosità, ci sarà da divertirsi, ve lo assicuro!

Alla prossima 😘

La dinastia di Serpeverde Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora