La solita ruotine

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Hermione's pov

Malfoy fece un gesto stizzito per spostarsi da me e si trascinò sul letto con fatica. Mi diede le spalle e si chiuse nel suo solito mutismo.

Mi alzai sospirando.

- Perchè ti rifiuti di rispondere? - chiesi - Tu non ci perderesti nulla -

- Va al diavolo Granger - disse con voce roca per le grida che non era riuscito a trattenere.

Mi avvicinai, ignorandolo e sollevai la sua maglietta sudata per controllare.
Sbuffò scocciato ma non si spostò.

La schiena era leggermente arrossata ma niente di grave.
Quel giorno mi avevano chiesto di fargli provare la sensazione delle frustate ma era magia, il suo corpo non mostrava i segni, era solo dentro che gli faceva male e leggermente sembrava risentirne anche l'esterno.

Andai in bagno e bagnai un asciugamano con dell'acqua tiepida per poi tornare in camera.
Cercai i suoi occhi ma me lo negò di nuovo.

- Togli la maglia e stenditi sulla pancia - gli ordinai.

Alzò gli occhi al cielo ma stranamente obbedì e lo guardai scioccata.

- Ho dato oggi con il dolore - mi rispose.

Ovvio...se disubbitiva avrebbe comunque sofferto lui.

Mi sedetti al suo fianco e passai delicatamente l'asciugamano sulla sua pelle chiara.
Malfoy aveva un bel corpo oltre ad avere un bel viso, non era muscoloso ma il suo era un fisico asciutto, definito, era un bel ragazzo non potevo negarlo e capivo quando le altre ragazze gli andavano dietro ad Hogwarts.

- Non glielo permetterò più - dissi dopo un pò.

- Non ti aspettare un ringraziamento, non ti ho chiesto io di mettermi un collare -

Odiavo quando ero nel torto e gli altri avevano ragione, soprattutto se ad avere ragione era Malfoy.

- Lo so ma cerca di capire - dissi - Hanno tutti paura che un altro pazzo come Voldemort possa arrivare a distruggere tutto, si chiama istinto di conservazione Malfoy -

Lui scosse il capo.

- Pensi che io lo voglia? Che voglia la nascita di un nuovo Signore Oscuro? Granger...non ho chiesto io di essere un Mangiamorte, non l'ho mai voluto -

Mi alzai di scatto, forse presa dalla foga.

- E allora aiutaci! Non vuoi dirci ne dov'è tuo padre ne se esiste un erede di Serpeverde, ne dove trovarlo in caso -

Lui si alzò e si mise seduto, guardandomi.

- Mio padre crede nella possibilità che esista, come tutti - rispose - Ma non sa se esiste, è diverso -

Feci per replicare ma mi bloccai, concentrandomi sulle sue parole. Lo fissai, stringendo gli occhi.

- Tuo padre non sa - dissi - Non hai detto che non sapete se esiste hai chiaramente detto che è tuo padre a non saperlo. Quindi tu...tu sai se esiste un nuovo Signore Oscuro! -

Strinse gli occhi e poi ghignò.

- Sei più intelligente di così Granger. Impegnati dai...stai facendo la domanda sbagliata -

Dove stavo sbagliando? Era la domanda che si faceva tutti dopotutto ed era la stessa che gli avevano fatto ripetutamente e alla quale lui non aveva mai risposto...e adesso mi stava dicendo che il problema era la domanda, che era quella ad essere sbagliata.

- Dimmi dove sto sbagliando! - ordinai e lo vidi, strinse i denti, cercò di opporsi, ma forse per la stanchezza cedette.

- Non c'è nessun Signore Oscuro...la domanda...chiedi... - si bloccò per provare ad impedirsi di parlare ma non ci riuscì - L'erede! La domanda...è l'...er...ede -

La dinastia di Serpeverde Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora