Accordi

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Percy's pov

La porta della stanza si spalancò e Draco mi guardò stranito.

- Non condivido - fu la prima cosa che mi disse.

- Mh...nemmeno io - risposi incrociando le braccia al petto - Ma da quello che ho visto non ti serve aiuto -

- È...complicato - mi rispose evitando il mio sguardo.

- Si immagino -

Sbuffò ma poi si spostò per farmi entrare.

La sua carceriera, se così potevo ancora definirla, era seduta su letto, rigida.
Draco chiuse la porta e si strofinò il viso, sedendosi al suo fianco.

Decisi di andare dritto al punto.

- So che Annabeth è stata qui - iniziai per poi guardare Hermione - La mia ragazza mi ha narcotizzato ed è venuta da voi, so che ti ha fatto una proposta, migliore della mia. Ma la mente tra i due è lei, io seguo l'istinto -

- E io che mi lamentavo di Hermione - borbottò Draco.

- Si l'avevo intuito - disse lei.

- Allora? Hai pensato? -

Notai che Draco la guardava in attesa.

- Quello che ha proposto...si insomma il fatto che in caso decidessi di...lasciar perdere, quindi ignorare il fatto che tu esista...-

- Mi sto perdendo - borbottai - Taglia corto streghetta -

- Smetti di chiamarmi così -

- E tu parla con poche e semplici parole -

- Ma... -

- Ma sono dislessico, iperattivo e soffro di deficit dell'attenzione, dopo la prima frase che hai detto ho cominciato a pensare che dovevo comprare le ciambelle per il mio pegaso - dissi e se ve lo state chiedendo si, è vero.

- Hai un...no, non voglio saperlo sul serio - disse Draco.

Mi strinsi nelle spalle.

- Più o meno come io non sono sicuro di voler sapere che cosa stavate facendo prima -

- Era palese quello che stavamo facendo Percy - disse il mio amico sbuffando.

Hermione lo colpì dietro la nuca e lui si lamentò.
Effettivamente mi ricordavano un pò me e Annabeth, peccato che noi eravamo fidanzati e loro no.

- Rinuncerò al piano suicida del Ministero - disse lei ad un tratto - Ma dovrò comunicare che non ho trovato nulla e non sono sicura che la prenderanno bene, potrebbero pensare che a questo punto tenere Malfoy in ostaggio è una perdita di tempo e l'unica altra sua opzione è quella di finire ad Azkaban che per la precisione è la prigione di massima sicurezza per
Maghi -

- Ok quindi quale sarebbe la soluzione? -

- Dovrei tornare...ma senza di lui -

Il mio amico la guardò stranito.

- Dico...ti sei dimenticata questo piccolo e insignificante particolare? - chiese indicandosi il collare - Dove caspita pensi di andare senza di me? Mi vuoi morto? -

Lei deglutì e lo guardò, cercò i suoi occhi, in quelli di Draco c'era la confusione più totale.

- Scusa...dormi - disse.

Lui sgranò gli occhi, barcollò e cadde all'indietro sul letto, addormentato.

La guardai male.

- Non c'è che dire...avete davvero un vizio di merda - dissi ripensando a quello che la mia ragazza aveva fatto a me...più o meno la stessa cosa, solo che Annie mi aveva iniettato dei sonniferi nel collo.

- In un altro momento...o in un altro periodo non mi sarei preoccupata perché avrei dato per scontato che a lui non sarebbe importato ma se è per questo fino a qualche tempo fa non importava nemmeno a me... -

Sollevai le mani per fermarla. A quanto pare non mi aveva creduto quando le avevo detto di non fare discorsi troppo lunghi...la mia capacità di attenzione ultimamente faceva particolarmente schifo.

- Interessante e tutto però...taglia, ti prego - la pregai.

- Ma...tu sei incontentabile però! - mi rimproverò.

Mi strinsi nelle spalle.
Peccato per lei ma...pace.

- Non voglio che mi segua - disse - Tornerò in Inghilterra e...mi inventerò qualcosa ma se lo riporto con me senza nulla di fatto lo porteranno ad Azkaban e non posso permetterlo -

Avevo capito dove voleva andare a parare la ragazza.

- Tornerai e riprendertelo prima o poi? -

Lei storse la bocca, si strinse nelle spalle e lo guardò.

- Non lo so...forse quando tutto questo sarà finito -

- E cosa vuoi da me esattamente? - chiesi a quel punto.

- Devo liberarlo per andarmene - disse - Mi devi promettere che non gli permetterai di seguirmi...di venire con me, non deve tornare in Inghilterra capito? -

Scossi il capo.

- Se sceglierà te al posto di se stesso dubito che potrò impedirglielo -

- Per favore - mi disse alzandosi e avvicinandosi - Voglio proteggerlo -

- Tu l'hai messo in questo casino -

- Lo so e adesso l'unico modo che ho per rimediare è evitare che gli accada qualcosa o che qualcuno decida di arrestarlo - mi disse.

Sospirai.
Ma in che razza di guaio mi ero cacciato?
Avrei preferito prendere a calci qualche mostro sinceramente.

- Non ho molte scelte è - sbottò ad un tratto - Asservire te non è fattibile e non lo è nemmeno consegnare Malfoy al Ministero quindi non ho molta scelta -

- Non ti dirò cosa fare e cosa non fare solo...avresti dovuto lasciare la possibilità a Draco di scegliere che cosa vuole davvero -

- Lo sto facendo! Lo libererò -

Scossi il capo.
La ragazza, come avevo già notato, aveva le idee molto confuse.

- No lo stai abbandonando, non lo stai liberando, sono due cose diverse... - precisai - Comunque a me non importa. La mia intenzione era liberare Draco, quindi se lo fai da te e l'unica cosa che mi chiedi è che devo impedirgli di seguirti meglio per me -

Mi aspettavo una sua rispostaccia invece si limitò ad osservare il mio amico addormentato.
Gli si avvicinò, prese la bacchetta e, dopo aver sussurrato delle parole che non capii, il collare si staccò, liberando Draco.
Si chinò su di lui, gli lasciò un bacio a fior di labbra, prese quell'aggeggio infernale e si allontanò.

- Puoi proteggerlo nel frattempo che gli impedisci di seguirmi? - mi chiese.

- Smamma streghetta, prima che si svegli - mi limitai a rispondere senza guardarla.

Lei sospirò, prese la sua borsa e se ne andò, senza voltarsi indietro.

La dinastia di Serpeverde Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora