Capitolo 13

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Pov Mattia

Quando mi avevano detto che mi sarei dovuto trasferire, non immaginavo che fosse inclusa la possibilità di innamorarmi del mio vicino di casa.

E che vicino di casa, poi...

La prima volta che l'avevo visto, mi ero ritrovato davanti ad un ragazzo alto, capelli ricci e mori, dagli occhi verdi e uno stile inconfondibile, perché era paragonabile ad arlecchino.

Io non ero stupido, riconoscevo quando stavo per prendermi una cotta, e quel giorno era successo.

Avete presente il colpo di fulmine? Era stato proprio quello, sin dall'inizio, da quando il mio sguardo si era posato su di lui.

Mi sentivo incredibilmente attratto da quel corpo maschile, appartenente ad uno dal carattere timido ed introverso, che si imbarazzava per la sua stessa esistenza e arrossiva 50 volte al giorno.

Onestamente non mi era mai capitato di soffermarmi sulle caratteristiche di un ragazzo, ma in questo caso stavamo parlando di Christian Stefanelli.

Colui che era entrato nella mia vita mandandomi fuori di testa.

Io non sapevo perché mi piacesse il mio amico, infondo, prima di allora non è che avessi avuto così tanta esperienza nel campo sentimentale, però mi sembrava strana come cosa, non avrei mai pensato di interessarmi ad un "lui".

Ero anche cambiato da quando lo conoscevo, e me lo rinfacciava spesso la mia famiglia.

Loro si erano accorti di come, all'improvviso, avessi iniziato ad amare il contatto fisico.

Sostanzialmente, io odiavo le persone appiccicose, che trovavano qualsiasi scusa per toccarti, per abbracciarti, come se fosse essenziale, ed ogni volta me ne lamentavo.

Eppure, con Christian era il contrario.

Ero io a comportarmi così, spesso senza motivo, solo perché, anche grazie ad uno sfioramento di mani, sentivo l'elettricità scorrermi nelle vene ed era una sensazione piacevole.

Mia madre, si lamentava perché quando si avvicinava lei, tendevo a respingerla, mentre con il moro non era la stessa cosa.

Inoltre, pareva che fossi più solare, meno polemico.

Perché, giustamente, non avevano dimenticato le diverse discussioni, nate dal sottoscritto, solo perché non volevo trasferirmi.

Discussioni che erano totalmente scomparse ed io ero felice, sorridevo perché mi trovavo bene qua.

Tuttavia, non riuscivo a capire Christian.

Se io ero convinto di avere una cotta per lui, non potevo dire lo stesso dall'altro lato.

Il ricciolino era enigmatico e non lasciava mai che l'emozione prendesse il sopravvento su di lui.

Io cercavo di spronarlo, di provocarlo, finché lui non mi disse di essere interessato ad una certa Laura.

Ragazza della quale non mi aveva parlato neanche una volta in tutti quei mesi.

L'aveva presentata come "quella alla quale era interessato" ed io confuso, avevo chiesto spiegazioni, che non mi aveva dato.

Alla fine, avevo deciso di ignorare quell'argomento, di metterlo in un angolino minuscolo nella mia testa.

Ma non potevo ignorarlo completamente.

Se a lui già interessava una persona, che senso aveva che gli andassi dietro?

Avevo un'unica alternativa, qualcosa da provare prima di rassegnarmi.

The boy next door||ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora