Pov Christian
Flashback
Ogni volta che dovevo uscire, seguivo sempre la stessa routine.
Svogliato mi alzavo dal letto, andavo in bagno, mi facevo la doccia e quando arrivavo vicino all'armadio per vedere cosa indossare, mi passava totalmente la voglia di fare qualsiasi cosa.
Non c'era mai niente che potesse piacermi al 100%.
O la maglietta era troppo lunga, o i pantaloni preferiti erano a lavare, oppure la camicia era stretta e non entrava più.
Insomma, la situazione era costantemente un disastro e io volevo solo ritornare sul mio letto, mettermi una serie tv e rinunciare al passare la serata fuori casa.
Ma poi, puntualmente, accadeva che i miei amici mi costringessero, e mi esortassero a sbrigarmi, ed io, ingiustamente, venivo obbligato a prepararmi, totalmente svogliato.
Anche oggi stava succedendo e questa volta, non mi sarei fatto convincere da nessuno, non mi sarei proprio mosso dal piano superiore.
Purtroppo però, non avevo fatto i conti con il mio -carissimo- vicino.
Infatti, gli avevo detto che sarei andato io a prenderlo e, probabilmente, saremmo dovuti passare anche dalla sua nuova fidanzata, poiché, a quanto pareva, era senza passaggio.
Non bastava tollerare la sua esistenza, adesso dovevo anche fare il tassista, l'ironia della vita.
A volte mi chiedevo cos'avessi fatto di sbagliato, perché spesso mi illudevo che, magari, un giorno mi sarei svegliato e avrei scoperto che tutto questo era solo un sogno.
Come se questi 3 anni non fossero mai passati e sarei stato di nuovo il Christian di prima, avrei concentrato la mia vita su quelli che erano i miei obiettivi precedenti, forse mi sarei fidanzato pure con una ragazza e non avrei conosciuto Mattia.
Ok, magari no, Mattia avrei voluto conoscerlo, ma alla fine cosa potevo dire di noi due?
Eravamo migliori amici, questo si, ma il nostro rapporto era altalenante.
Io lo amavo e lui invece si fidanzava in continuazione.
Non potevo lamentarmi, non ne avevo alcun diritto infondo, ma faceva male.
Appena si lasciava, neanche un secondo e te lo trovavi tra le braccia di un'altra, era una cosa frustrante, fastidiosa e quelle volte avrei tanto voluto picchiarlo.
Non era colpa sua se provavo ciò che provavo, ma era anche vero che lui, inconsapevolmente, faceva qualunque cosa per mettermi sempre più in difficoltà e io pian piano stavo andando verso la direzione di un ospedale psichiatrico.
Che poi io l'avevo predetto, sin dall'inizio avevo detto che quella sarebbe stata la mia fine, e forse, non avevo completamente torto, Mattia sapeva come mandarti fuori di testa in tre semplici secondi.
Ormai avevo perso il conto di tutte le fidanzate che aveva avuto, era partito da Anastasia, per poi stare con altre, delle quali neanche ricordavo il nome.
Mi pareva che l'ultima si chiamasse Amalia? Amelia? Emilia?
Probabilmente era Emilia, ma tanto aveva importanza?
Neanche l'avevo conosciuta e già non la sopportavo a prescindere.
Non perché credevo fosse una cattiva persona o altro, ma come potevo reagire?
Lei stava con il ragazzo che amavo, era impossibile non avere astio nei suoi confronti, sarebbe potuta essere anche la persona più gentile e buona sulla faccia della terra, non sarebbe mai potuta starmi simpatica, almeno non finché fosse stata la sua ragazza, ma nel caso contrario, sarebbe diventata la sua ex e delle ex non ci si poteva proprio fidare.
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The boy next door||Zenzonelli
FanficCosa succede se, tutto un tratto, l'arrivo del nuovo vicino di casa scombussola ogni tua certezza e sei costretto a mettere in dubbio ciò di cui eri stato sempre convinto?