!¡𝑻𝒉𝒆 𝟏𝟗𝟔𝟎'𝒔 𝑽𝒂𝒎𝒑𝒊𝒓𝒆!¡

➶➶➶➶ 23. ➷➷➷➷

Jungkook rimane in piedi davanti agli sguardi confusi di tutti.

"O-oggi è il 30 Dicembre Taehyung, il tuo compleanno, lo so perché proprio in questo giorno io avevo ucciso tua madre e tu eri riuscito a nascere per miracolo, ora ringrazio infinitamente quel miracolo, mentre dormivi ti ho voluto preparare una torta, volevo che potessimo mangiarla tutti insieme dimenticando ciò che siamo almeno per oggi, ma credo che il mio desiderio non sarà più possibile" Jungkook afferra e tira fuori da dentro le sue tasche due fiammiferi.

"Jungkook..." lo chiama preoccupato Eunwoo, il suo migliore amico ha già capito e questo a Jungkook dispiace molto.

"Avevo con me questi due fiammiferi, volevo usarli per poter accendere le candeline sulla tua torta ma adesso ho capito che il destino voleva che io li usassi per qualcos'altro, Taehyung ti ringrazio per avermi offerto il tuo sangue e aver cercato così di fermare il mio dolore ma è arrivato il mio momento"

"Di che momento parli?" chiede Taehyung alzandosi velocemente in piedi, non può e non vuole credere che Jungkook stia dicendo queste parole.

"È arrivato il momento che questo mondo si liberi della più grande feccia mai esistita, che purtroppo, con la mia presenza, ancora lo abita, però prima di questo voglio usare la mia poca energia per dirvi le mie ultime parole, ultimamente ogni volta che respiro i sensi di colpa verso le vittime che ho steminato aumentano e adesso non riesco proprio più a sopportarli, p-per favore Eunwoo fammi questa promessa, promettimi che proteggerai la mia storia in futuro, tienila segreta perché non voglio che le persone conoscano la storia del vampiro distruttore, assassino e spietato" Eunwoo gli annuisce, Jungkook si fiderà sempre dello stregone, dal momento in cui Eunwoo lo ha aiutato durante i primi momenti della sua trasformazione, lo ringrazia infinitamente, poi Jungkook passa lo sguardo verso Taehyung, su di lui il vampiro avrebbe molte cose da dire ma purtroppo non ha il tempo per potergli dire tutto.

"T-taehyung, quando incontrerai l'amore della tua vita promettimi solo che gli parlerai di me e di quello che abbiamo passato insieme, ma non e-entrare nei dettagli che so che anche tu preferivi non ci fossero, mantieni nei tuoi ricordi la parte buona di me e f-fai sì che la cattiva adesso bruci insieme al mio c-corpo" queste sono le ultime parole che Jungkook riesce a pronunciare, sfrega tra loro le punte dei due fiammiferi fino a generare una scintilla che velocemente lo avvolge nel suo calore, il vampiro rimane immobile facendosi distruggere dalle fiamme e dall'immenso dolore che lentamente lo affligge.

È finalmente arrivato il momento che i vampiri si estinguino completamente, è giunto il momento in cui Jungkook stesso dia fine a questa orribile dinastia di mostri.

Jungkook riesce a sentire le urla disperate di Taehyung mentre inorridito guarda il suo corpo ricoperto dalle fiamme.

Mi dispiace tanto Taehyung ma non tutte le storie possono essere salvate, è come quando rileggi un libro e speri che la fine sia diversa, sai che non può essere così eppure rimani comunque deluso dal finale. La nostra storia doveva andare così, non poteva essere cambiata.

Non ti dirò di non innamorarti di nuovo, fallo perché voglio che tu provi quello che io ho provato solo grazie a te, ma con una persona che potrà essere ancora in vita, io sarò in ogni tuo respiro, ti dono i miei occhi, per vederti come ti vedo io, il mio naso, per farti sentire il tuo dolce profumo e il mio cuore, per amarti, sempre.

Queste sono le ultime parole che Jungkook avrebbe voluto pronunciare davanti a Taehyung, ma il tempo non è stato a suo favore, Taehyung non saprà tutto quello che Jungkook avrebbe voluto dirgli ma sa che una parte di lui sarà sempre presente nel cuore del vampiro.

Taehyung lo vede bruciare completamente, prova ad avvicinarsi a Jungkook con gli occhi intrisi dalle lacrime ma Eunwoo lo blocca, lo afferra e lo abbraccia per consolarlo, Taehyung non ha nemmeno avuto il tempo di dirgli addio, Jungkook se n'è andato via per sempre in silenzio, nessun urlo, neanche un piccolo lamento, il silenzio più cupo e doloroso.