!¡𝑻𝒉𝒆 𝟏𝟗𝟔𝟎'𝒔 𝑽𝒂𝒎𝒑𝒊𝒓𝒆!¡

➶➶➶➶ 21. ➷➷➷➷

Taehyung apre lentamente gli occhi e vede il viso di Jungkook, lo afferra delicatamente con le mani e lo osserva attentamente accertandosi che non sia di nuovo un'illusione, quando si convince che è veramente lui sorride, felice di essere finalmente tornato nella realtà, ma la sua felicità scompare velocemente appena vede dietro a Jungkook una figura, gli sta puntando contro un paletto e dalla paura Taehyung afferra velocemente Jungkook, lo spinge facendolo ribaltare a terra, stringe il corpo del vampiro a sé e cerca di rotolarsi per allontanarlo dalla figura minacciosa.

Taehyung appena si assicura di essere abbastanza lontano dalla figura si stacca da Jungkook alzandosi velocemente in piedi, guarda meglio la figura e lo rivede, è di nuovo lui, Dong Wook, Jungkook si alza da terra e anche lui si mette sulla difensiva appena vede il paletto stretto nelle mani di suo padre.

"Cosa stai cercando di fare?" la voce di Jungkook è intrisa di ira, Dong Wook sorride poi alza il paletto e lo passa con forza sul suo braccio segnando una linea lunga da cui iniziano ad uscire velocemente gocce di sangue, Jungkook lo guarda per tutto il tempo poi capisce definitivamente le intenzioni di suo padre, vuole costringerlo con la forza a bere il sangue che gli sta uscendo dal taglio che si è autoinflitto al braccio così da incastrarlo e farlo diventare ciò che vuole lui, non deve accadere.

Taehyung si volta verso Jungkook, i suoi occhi sono diventati rossi ma non per l'attrazione del sangue bensì dalla furia che ora sta provando verso il suo stesso padre, anche Taehyung ha capito velocemente le intenzioni di Dong Wook e anche lui sa che non deve assolutamente riuscire nel suo tentativo di trasformare Jungkook.

"Non riuscirai a farmi cedere, non voglio essere il responsabile dell'assenza della pace in futuro" afferma Jungkook preparandosi a combattere contro suo padre.

Futuro... pensa Taehyung mentre si rende conto di aver completamente perso di vista il vero motivo per cui lui era lì, la ricerca sulla morte di Jungkook, il taccuino perso che ancora non è riuscito a ritrovare, Taehyung inizia ad avere il sospetto che in realtà qualcuno lo abbia trovato e letto ma che gli stia nascondendo tutto.

"Jungkook, prima di iniziare questo scontro vorrei farti notare quello che stai cercando di proteggere con tutte le tue forze, gli umani, sono esseri così patetici, nel corso degli anni si sono tutti imposti un territorio, un confine con le proprie regole e se qualcuno di estraneo prova ad entrarci è esattamente quì che parte la loro più spietata violenza, ovvero le guerre, le guerre per gli umani servono a questo, il loro ego li porta a volere sempre espendere di più il loro territorio ma il loro orgoglio serve proprio per proteggere quello che già possiedono dagli altri e li porta a diventare aggressivi e paranoici, ma la cosa più divertente, o almeno per me, è che le guerre vengono iniziate da solo due persone, i capi presenti in ogni paese che loro chiamano presidenti, eppure queste due persone sono proprio quelli che non combattono quello che hanno iniziato loro stessi, con le loro stesse parole e i loro gesti offensivi, ma al loro posto devono essere le persone nate in quel territorio che sono costrette a combattere , a soffrire, ad essere allontanate dalle perosne a cui vogliono bene e a vedere cose orribili che l'occhio umano non pensava nemmeno di poter vedere, loro devono sentire quella paura della morte trucidarli dentro, il pensiero e l'opinione delle persone che devono combattare la guerra non conta assolutamente niente per i presidenti, tutto questo non ha senso, eppure i vampiri sono quelli che vengono definiti mostri, ma tu Jungkook pensi davvero che senza la nostra presenza il mondo possa trovare finalmente la vera pace? No, la pace è solo una speranza dentro al cuore di molti che però non può esistere davvero, perché pace significa che prima ci deve essere una guerra"

Le parole di Dong Wook sono molto dure eppure sono anche così vere, se si potesse conservare la pace allora della parola guerra non servirebbe nemmeno che esista un significato.