•Piacere, io sono la morte•

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Triple the six, abandon your god 'cause he don't exist
I'll keep the blade, only talk a few weeks and I'll cut off your wrists
Medication gets me higher than heaven, but bro I'm the shit
Better fix I saved for Hades, I'm popping the pills when I'm sick
I only exist to fall
Habits like the ghost of God
I'll just walk the earth till I'm gone
Feeling homesick, fire up your throne, bitch
Shut up, Devilish
-Devilish, Chase Atlantic

-<<Esattamente>>
<<Tua mamma è stata l'ultima ad avermi donato il suo corpo>> mi girai di scatto spaventata, andai a sbattere la schiena contro al muro, avevo paura, avevo davvero tanta paura. La paura gentili amici è uno stato emotivo di incertezza, perché si crede di essere di fronte ad un vero o presunto pericolo. E spesso la minimizziamo al semplice timore verso una situazione di svantaggio. Ma quella non era solo una situazione sfavorevole. Stavamo lottando, ma lui aveva in mano una spada e io un semplice pugnale.

Sembrava come la prima volta che ci incontrammo, quando ancora non sapevo niente di lui, e ora...? Mi aveva nascosto un sacco di cose, potevo davvero dire di conoscerlo? Non sapevo davvero chi fosse, non sapevo davvero quale fosse il suo obiettivo, non sapevo precisamente cosa volesse da me, e se avessi potuto scegliere, non avrei nemmeno voluto saperlo.

<<C-che vuoi dire?>> balbettai terrorizzata. Quella sera i suoi occhi rossi erano di un rosso più intenso, quasi a richiedere del sangue, desiderosi di peccato. I suoi occhi erano sempre stati spaventosi. Quelle anime recluse nei suoi bulbi oculari avevano sempre reclamato la loro redenzione con preghiere incessanti. Quella volta non richiedevano la loro salvezza, ma un sacrificio.

Guardai il mio riflesso negli specchi alle sue spalle e non notai che non avevo per niente una bella cera. <<Cosa voglio dire?>> chiese quasi schernendo tutti i miei sforzi per contenere la paura. Le mie mani stavano tremando, e se fosse stato possibile, avrei distrutto il muro dietro di me per scappare, ma purtroppo per me non ero un fantasma come James, non potevo oltrepassare le pareti. Però da un lato essere un fantasma mi avrebbe assoggettato ancora di più a lui quindi cercai di non desiderare troppo l'idea di diventare come il mio amico fantasma. Lui a differenza mia sembrava impassibile, non aveva paura, o per lo meno non sembrava ne avesse, era quasi... curioso. Gli avevo celato molti segreti da quando lo avevo conosciuto e mi chiesi come avrei potuto fare ammenda, semmai fossi stata viva per preoccuparmene.

<<Rammenti quando una delle volte che ti sono venuto a trovare, ti ho esposto le funzionalità del nostro mondo?>> domandò sottolineando la parola "nostro" come se davvero io appartenessi al suo mondo.
<<In particolar modo del mio essere?>> continuò con tono saccente.
<<Sì...>> avevo quasi paura di rispondere.

"Sto per morire, sto per morire, sto per morire" continuai a ripetermi in testa come una nenia fastidiosa e ripetitiva. Il mio istinto di sopravvivenza mi urlava di scappare ma il mio buon senso sapeva che avrei dovuto accettare il patto che mi aveva proposto. Una volta dissi che avrei accettato un patto col diavolo per sapere la verità sulla famiglia, e mi convinsi che quello di fronte a me in quel momento non era sicuramente Dio.

<<Bene, allora saprai perfettamente che ho bisogno di un nuovo corpo ogni volta che se ne deteriora uno>> spiegò nuovamente il concetto. Avevo già l'impressione dove volesse andare a parare ma non ero pronta ad accettare la realtà, anche se era la più sensata e la più logica da dedurre. Era davvero qualcosa a cui non volevo credere, ma si sa, la speranza è l'ultima a morire no?

<<Normalmente questa donazione avviene per volontà di voi umani, io non vi impongo niente>> puntualizzò. Non era la prima volta che mi ribadiva che con me fosse diverso, e mi chiesi per quale ragione più assurda dovessi essere proprio io a dover obbedire ai suoi ordini. Adesso la ragione era ovvia, ma sicuramente non più digeribile o commestibile al mio velenoso egoismo.

Piacere, io sono la morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora