I can't do this anymore

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Questa parte è collegata al capitolo di prima. Non volevo scriverla ma poi ho avuto delle idee e ho pensato di approfondire il motivo per cui Elizabeth e Eddie si sono allontanati.
Spero vi piaccia❤️❤️

Aria. Elizabeth aveva bisogno di aria.
Uscì di fretta da quella stanza sbattendo contro chiunque le si parasse davanti.

L'unica persona di cui aveva bisogno in quel momento era Eddie, ma lui non c'era. Non erano più Elizabeth e Eddie da tempo ormai.

Gli attacchi di panico non l'avevano lasciata stare nemmeno un momento da quando sua madre era morta. Li aveva regolarmente ogni giorno e nei momenti meno opportuni.

Proprio ora ne aveva avuto uno durante la lezione di matematica, davanti a tutta la classe e l'unica cosa che ha potuto fare è stata correre in bagno.

Il riflesso del suo viso nello specchio catturò la sua attenzione. Gli occhi erano cerchiati, lucidi e stanchi.

Riprese fiato lentamente cercando di scacciare via il peso sulle spalle che aveva da mesi ormai.

Aprì la tasca dello zaino ed estrasse la boccetta con delle pillole. Ne prese un paio e le buttò giù con l'acqua del lavandino.

In teoria doveva prenderne massimo una al giorno ma ormai erano l'unica cosa che "mangiava".

Dopo l'ora di matematica, uscì per andare nel retro lasciandosi alle spalle Dustin che la chiamava.
Con la testa tra le nuvole andò a sbattere contro qualcuno.

"Liz.." Alzò lo sguardo e incontrò due grandi occhi castani.
"Lasciami stare" sussurrò per poi superarlo.
Eddie la fermò con un braccio facendo incontrare di nuovo i loro sguardi.

"Liz ti prego, voglio solo parlare"
Elizabeth incrociò le braccia al petto guardando il ragazzo fisso negli occhi.
Se non fosse stata così arrabiata con lui si sarebbe lanciata tra le sue braccia e sarebbe rimasta lì per ore. Ma non poteva andare così.

"E dirmi cosa? Hai già messo in chiaro che non ti frega nulla di me."

Eddie si passò una mano sul viso sbuffando. Avrebbe voluto urlare e prendere a pugni qualcuno in quel momento.

"Non è vero che non mi frega nulla di te. Il contrario. L'ultima volta... non sapevo cosa fare, mi hai preso alla sprovvista"

Elizabeth alzò le sopracciglia "Ti ho preso alla sprovvista? Eddie mia madre è morta. Vivo in una fottuta casa famiglia. Forse non hai capito che l'unica persona di cui avevo bisogno e di cui mi fidavo eri tu. E invece ti ho trovato a letto con una che avevi appena conosciuto, dopo avermi detto che tu non mi avresti mai abbandonato. E poi sono io che ti ho preso alla sprovvista?"

Il suo tono di voce era alto, così alto che tutto il corridoio si era fermato ad ascoltarli.

"Mi dispiace, mi dispiace così tanto" sussurrò con la testa bassa.

"Vorrei crederti. Davvero vorrei. Ma non riesco" disse Elizabeth per poi andare via.

"Liz"

Alzò la testa dal libro per posarlo sulla persona davanti a lei.

"Ciao Robin" cercò di sorridere tenendo lo sguardo basso. Aveva gli occhi rossi per le lacrime e non voleva che Robin la vedesse in quello stato.

La ragazza si andò a sedere accanto alla sua amica lasciandole un bacio sulla fronte.

"Ho sentito cosa è successo con Eddie" disse dopo un po'.

Elizabeth sbuffò e posò il libro
"Benissimo. Immagino che lo sappia già tutta la scuola" disse per poi incrociare lo sguardo di Robin

La sua amica la guardò negli occhi desiderando di poter fare qualcosa per lei.
"Più o meno. Ma non preoccuparti tra tre giorni se lo saranno dimenticati"

Elizabeth annuì cercando di levarsi quegli occhi castani dalla mente.

"Liz, non sono qui perché voglio che tu e lui sistemiate le cose, ceh voglio che sistemiate le cose. Sto divagando"

Sorrisi d'istinto.

"Quello che voglio dire è che sono preoccupata per te. Non voglio che questa situazione con Eddie ti provochi più dolore e preoccupazione. Voglio aiutarti. Se in questo momento mi chiedessi di buttarmi da un ponte lo farei, lo giuro." disse posandosi la mano sul cuore.

Risi di gusto felice di averla come amica.
"Grazie Rob, ma è meglio se non ti butti da nessuna parte. Sto cercando di riprendermi ma è difficile e con Eddie... è tutto più complicato. L'unica soluzione è levarmelo dalla testa, se non lo faccio ho paura che possa ferirmi di nuovo e non credo che stavolta possa farcela"

Robin sospirò per poi stringerla a sé cercando di assorbire tutto il dolore possibile.
Elizabeth si lasciò andare piangendo sulla spalla della sua amica. Lasciando andare tutta la paura e la tristezza che le appesantiva il cuore.

Dimenticare Eddie era l'unica cosa che l'avrebbe fatta andare avanti.

Domani pubblico un nuovo capitolo ma stavolta più felice perché basta tristezza 😩😩
E scusatemi se ho impiegato tantissimo a pubblicare ma sono stati dei giorni pesanti.

Eddie Munson: fake scenariosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora