D&D p.2

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"Trovate un sostituto o non se ne fa niente"
Eddie sospirò, arrabbiato dal comportamento dei suoi compagni. Era l'ultimo incontro dell'Hellfire prima delle vacanze di Natale, che sarebbero durate tre settimane.
TRE.SETTIMANE.
Ciò significava che non avrebbero giocato tutti insieme fino al ritorno.

Mike sbuffò guardando Dustin, si scambiarono uno sguardo di intesa ma allo stesso tempo spaventato.

Dustin girò lentamente la testa verso Eddie, che lo stava già guardando in cagnesco, "In realtà abbiamo già un idea"
"Perfetto, chi sarebbe?" chiese.

Gareth sembrò capire subito dallo sguardo che i due ragazzi si scambiarono
"Oh oh" sussurrò.

Eddie lo guardò accigliato "Perché oh oh? Dustin parla".
"Elizabeth" sussurrò con la testa bassa.

Eddie si incupí girandosi a guardare la ragazza seduta a due tavoli di distanza dal loro. Era sempre bellissima. Era da sola con un libro poggiato sul tavolo mentre masticava una gomma. Aveva le sopracciglia aggrottate per la concentrazione.

Si riprese da quella visione scrollando le spalle "Non se ne parla"
"Avanti Eddie, lo sappiamo che le cose tra di voi sono... tese, ma è l'unica in questa scuola che sappia giocare" disse Gareth.
"E anche bene" continuò Mike.

Eddie lo fulminò con lo sguardo lanciandogli un pezzo di pane che lo colpì in pieno viso.

Lui sapeva che i ragazzi avevano ragione. Elizabeth era una delle giocatrici di D&D più brave che avesse mai conosciuto, c'era da aspettarselo visto che era stato lui ad insegnarle a giocare.

"E va bene, ma solo perché Lucas è partito. Non giocherà più con noi oltre questa volta" disse.
Ora l'unico problema era convincerla.

La ragazza catturò la sua attenzione quando si alzò dal tavolo chiudendo il libro.
Emma.
Scorse il nome del libro e nel farlo un sorriso sincero si disegnò sulle sue labbra.

"Che cosa leggi?" chiese il ragazzo sedendosi accanto a lei.
"Emma, è il mio libro preferito" disse la ragazza alzando gli occhi dalla pagina, incrociandoli con quelli del ragazzo.
Elizabeth si stava innamorando. L'aveva capito nel momento in cui aveva salvato il ragazzo dal quasi-coma etilico alla festa di Natale a casa di Steve Harrington.
"Vuoi leggermelo?" chiese il ragazzo posando la testa sulle sue gambe e socchiudendo gli occhi a causa del sole che filtrava dai rami dell'albero.
Quella domanda fece scoppiare il cuore di gioia a Elizabeth. Era la richiesta più bella che qualcuno potesse farle, e se a farla era Eddie Munson valeva ancora di più.
Annuì cercando di nascondere il rossore delle sue guance e iniziò a leggere portando una mano sui capelli ricci del ragazzo, iniziando a giocarci.
Eddie non fu capace di nascondere un sorriso, cercò invece di nascondere il battito accelerato del suo cuore nel momento in cui la ragazza, di cui era innamorato, iniziò ad accarezzargli i capelli.

Si risveglió dai suoi pensieri seguendola con lo sguardo.
Strinse il bordo del tavolo quando una figura si parò davanti a lei.

Jason e la sua squadra di teste di cazzo attirarono l'attenzione dell'intera mensa, che in due secondi divenne muta come un cimitero.

"Jason che vuoi?" sbuffò Elizabeth incrociando le braccia al petto.
Non era una delle ragazze più popolari ma non si faceva mettere i piedi in testa e nessuno le dava fastidio, un po' per paura (ci sapeva fare con le parole) un po' perché era la migliore amica di Chrissy Cunningham, ex ragazza di Jason, non che ragazza più popolare della scuola.

"Un appuntamento con te" disse ghignando.
Elizabeth rimase di stucco per un secondo per poi scoppiargli a ridere in faccia.

Ovviamente il suo cuore non ha fatto una capriola all'indietro con salto carpiato stile Olimpiadi, al suono della sua risata. Certo che no, cosa ve lo fa pensare?

Eddie Munson: fake scenariosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora