Just friends

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"Testa di cazzo potevi uccidermi" urlò Steve.
"Se mi aiutassi magari potrei evitare di farlo" sbuffò Dustin.
Da ore ormai eravamo fermi in mezzo al bosco e sotto il sole cocente.

Era metà aprile e quel giorno, io e i miei amici, avevamo deciso di passare la notte nel bosco, a guardare le stelle.
Convincere i genitori dei ragazzi era stata un impresa, soprattutto Hopper che non voleva lasciare Undi sola con noi, ma dopo averlo pregato ci eravamo riusciti.
I ragazzi stavano cercando di montare delle tende, ma non facevano altro che urlarsi contro
"Ma per caso volete che vi aiutiamo?" chiese Nancy.
Steve si appoggiò a un albero per cadere subito dopo aver perso l'equilibrio "No, no! Tutto sotto controllo" rispose.
"Ci stiamo credendo" sussurrai
"Ti ho sentita!"
Ridacchiai e continuai a strappare ciuffetti d'erba.
Robin e Nancy stavano parlando del college, al quale entrambe andranno il prossimo anno e devo ammettere che mi mancheranno tantissimo. Io, essendo un anno più piccola, dovrò restare a Hawkins con quella banda di pazzi
Undi stava facendo le trecce a Max e sorrisi nel guardarle (non che l'abbia mai ammesso ma erano le mie preferite).

Sentì un urlo e guardai verso i ragazzi: una raffica di vento spostò la tenda che volteggiava in aria.
La fissai e con uno scatto la riportai a terra, per poi asciugandomi la goccia di sangue che mi cadde dal naso
"Grazie" mi urlò Mike.
"Lo sai che non devi usare i tuoi poteri, sei ancora debole" senti dire da dietro di me.
Mi girai e trovai il mio migliore amico che si avvicinò per sedersi accanto a me.
Gli sorrisi "Sto bene, Eddie. Ero solo stanca" ammisi.

L'ultima volta che avevo usato i poteri era stato pochi mesi prima quando scappai per la seconda volta dal laboratorio. Mi avevano prelevato molto sangue, cercando di analizzarlo, e ne ero rimasta indebolita. I miei poteri da quel giorno erano sempre più improbabili: non sapevi mai se avrebbero funzionato.

"Lo so che stai meglio, ma non voglio che stai di nuovo come prima" mi disse Eddie spostandomi una ciocca dal viso.
"Munson! Alza il culo e vieni ad aiutarci" urlò Dustin.
Il ragazzo ridacchiò e si alzò lasciandomi un bacio sulla fronte.

Mi girai e ritrovai le altre a fissarmi e in meno di un secondo erano intorno a me.
"Credo sia arrivato il momento di parlare" iniziò Nancy
"Parlare di cosa?" chiesi distratta.
"Mh non lo so, fammici pensare. Forse il fatto che tu e e Eddie vi sbavate addosso da mesi?" disse Max
Alzai le sopracciglia "Che cosa?! Noi non ci ... sbaviamo addosso" dissi infastidita.
"Sembra di sì" disse Undi a bassa voce
Le lanciai un'occhiata.
Robin alzò gli occhi al cielo "Dai è palese che gli piaci"
"Non ti leva mai gli occhi di dosso"
"E si preoccupa per te"
"E che cosa era quel bacio sulla fronte?!"
Continuavano a sparare frasi senza senso che capivo solo a tratti
"Basta!" dissi.
Si zittirono e mi guardarono
Sospirai "Io e lui siamo solo amici, se succedesse qualcosa la nostra amicizia si rovinerà ed è troppo importante per me. E poi lo sapete in che guaio lo metterei? Se mai Brenner dovesse trovarmi? O trovare lui e fargli chissà cosa per fargli dire dove mi trovo? Mi sta ancora cercando e non posso permettermi di perderlo... non anche lui" ammisi abbassando lo sguardo
Le altre sospesero il fiato capendo a chi mi riferivo.
Max si avvicinò a me e mi abbracciò "Manca anche a me, Liz. E continuerò a dirtelo all'infinito: non è colpa tua se Billy è morto. Non darti questo peso".
La strinsi a me sentendo gli occhi lucidi.

Io e Billy stavamo insieme prima che morisse. Non sapeva di me o del sottosopra o dei poteri o delle centinaia di persone che mi volevano morta. Ma avevo deciso lo stesso di avere una relazione con lui, e questa mia decisione l'ha portato alla morte.

"Scusa Max, non avrei dovuto uscire l'argomento" mi scusai asciugandomi una lacrima.
"Va tutto bene, nonostante gli volessi bene, aveva un legame più forte con te"
Le altre ci guardarono con un sorriso amaro. Nonostante non lo dicessi mai, ero stata fortunata a trovare loro come amiche, mi hanno subito fatta sentire a mio agio nonostante fossi arrivata di punto in bianco.

"Okay, le tende sono mooon-... che succede?" sentimmo dire da Lucas.
Le altre mi lanciarono un'occhiata.
"Niente, niente. Discorsi da ragazze. Vediamo che cosa avete combinato" rispose Robin.
La ringraziai con lo sguardo e ci alzammo.
Sentì qualcuno tirarmi dal braccio e mi girai.
"Va tutto bene?" mi chiese Eddie.
Annuì "Si.. va tutto bene" e mi allontanai sentendo lo sguardo del ragazzo sulla schiena.

Avevamo passato la giornata a ridere e a stare sotto al sole.
Il sole era calato da un po' e avevamo acceso un fuoco, ovviamente con qualche problema, ma ora eravamo tutti distesi a guardare il cielo.
Eddie era accanto a me e ogni tanto mi giravo e vedevo il suo sguardo su di me
Sorrisi "Le stelle sono dall'altra parte"
Sorrise anche lui "Non credo..." sussurrò.
"Liz" mi alzai sui gomiti e vidi Will passarmi la chitarra. La presi sorridendo e sedendomi più comoda.
Passai la mano sulle corde e iniziai a suonare la prima canzone che mi venne in mente. Non sapevo come si chiamasse ma era l'unico bel ricordo che avevo di mio padre, prima che diventasse un pazzo e mi usasse come arma.

Finì di suonare e alzai lo sguardo
"Mi piace quando suoni la chitarra" ammise Undi alla mia destra, sorrisi e le lasciai un bacio sulla nuca.
Mi girai per posare la chitarra e vidi Eddie guardarmi più intensamente, si spostò sul mio petto e alzò lo sguardo sulle stelle
Siamo solo amici
Solo amici
Continuavo a ripetermi.

Mi alzai di scatto respirando velocemente.
Era un sogno, solo un sogno, non è reale
Uscì dalla tenda che condividevo con Nancy e Robin, dovevo prendere aria e calmarmi.
Presi un grande respiro e mi incamminai nel bosco fitto; arrivai su un promontorio che dava su Hawkins, illuminata solo dai lampioni.
Mi sedetti a terra portandomi le gambe al petto abbracciandole con le braccia. Faceva freddo ma, presa dallo spavento, non avevo preso la felpa. 
Il suono di un ramo spezzato catturò la mia attenzione e girai la testa di scatto.
Eddie portò le mani avanti scusandosi per avermi spaventata, si sedette accanto a me e mi porse una felpa.
Lo ringraziai con un sorriso e me la infilai: non era mia, era decisamente troppo grande e faceva odore di fumo e colonia. Era di Eddie.
"Che hai sognato?" sussurrò senza voler spezzare il silenzio della notte.
Sospirai stringendomi le gambe al petto "Billy..."
Si girò a guardarmi e sospirando mi passò un braccio sulle spalle stringendomi a se, fu in quel momento che mi lasciai andare.
Piansi, piansi tutto ciò che mi tenevo dentro da mesi ormai. Tutta la paura e la rabbia che avevo in corpo mi scivolò addosso con quelle lacrime.
Sotterrai il viso nella spalla di Eddie stringendo la sua maglietta in un pugno.
"Sh... va tutto bene. Ci sono io qua con te" mi sussurrò abbracciandomi e posando le labbra sulla mia testa senza levarle.
Rimasimo in quella posizione per non so quanto tempo, fino a quando alzai gli occhi su di lui.
Aveva la fronte aggrottata per la preoccupazione e passò le mani sotto i miei occhi levandomi i residui delle lacrime.
Continuavo a guardarlo fregandomi del mio stato.

Prese il mio viso tra le mani, accarezzandolo con i pollici, vedevo che si avvicinava ma ero stremata per pensare lucidamente.
Lentamente posò le labbra sulle mie lasciandomi un bacio dolce che ricambiai stringendogli il polso.
Che cosa sto facendo?
Mi allontanai distogliendo lo sguardo
"Che succede? Liz... Parlami" mi disse
Ancora con gli occhi lucidi gli risposi "Non posso. Mi dispiace ma non posso farlo"
"Perché? Perché no?" mi chiese
Mi girai a guardarlo "Non posso... Non posso farlo di nuovo. Ti... ci tengo troppo a te"
"Anche io, anche io tengo a te" mi disse di getto.
Scossi la testa "Non me lo perdonerei mai se qualcosa ti succedesse"
Sospirò "Elizabeth, a me non interessa cosa succederà. Io voglio stare con te, con tutti i rischi, tutti i pericoli. Non mi importa. E adesso non sei sola. Ci sono io, ci sono i ragazzi, Hopper, Joyce. Non sei più sola, noi siamo qui per aiutarti, non dovrai passare di nuovo l'inferno da sola. Lascia che ti aiuti"
Forse era vero, pensai.
Sono sempre stata da sola, perché ho sempre saputo che chiunque mi fosse stato accanto sarebbe finito per morire.
Ma io lo amo
Io amo Eddie.
Forse potevo stare con lui.
Sospirai e posai la fronte sulla sua
"Mi devi promettere che se mai le cose dovessero mettersi male, tu mi lascerai. Me lo devi promettere"
Mi guardò negli occhi "Non credo di poterlo promettere, ma le promesse più belle sono quelle da spezzare" e mi baciò.
Stavolta fu più bisognoso, mi strinse a sé dai fianchi e gli accarezzai la guancia stringendogli i capelli alla nuca.
Mi portò sul suo bacino tenendomi i capelli.
"Non hai idea ti quanto ho aspettato per questo" disse sulle mie labbra.
Sorrisi lasciandogli un bacio a stampo "Allora non sprecare altro tempo"
Sorrise e cadde all'indietro portandomi con lui.

Super cute ma aspettatevi i prossimi due capitoli spicy, ma tanto.

ly

Eddie Munson: fake scenariosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora