Party night

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"Dai, ti giuro che ci divertimento un mondo" mi disse Nancy prendendomi a braccetto. Eravamo di ritorno dopo aver passato ore e ore a scrivere il giornalino della scuola e ora non vedevo l'ora di tornare a casa.
"Non lo so Nance. Lo sai che non mi piace stare in mezzo a troppe persone." risposi sedendomi nel sedile accanto al suo mentre accendeva il motore della sua macchina.
Sbuffò mettendo entrambe le mani sul volante. "Senti, ho chiesto a Tina se potevo portarti alla festa e mi ha detto che non c'è nessun problema. E poi non eri tu quella che fino all'anno scorso era sempre la prima ad essere invitata alle feste?" domandò alzando le sopracciglia e guardarmi per un nano secondo.

Aveva ragione. Fino all'anno scorso ero sempre la prima ad andare alla feste, anzi ero io quella che passava pomeriggi interi a convivere Nance a venire con me. Ma dall'ultima festa a cui sono andata è cambiato un po' tutto.
Era Halloween dell'anno scorso e io ero fidanzata con Billy Hargrove da più o meno tre mesi. Non era proprio un bravo ragazzo ma con me era gentile ed premuroso. Aveva bevuto tantissimo quella sera e, ad essere sincera, ero anche un po' spaventata da come si stava comportando. Mi aveva preso per i fianchi mentre stavo parlando con Jennifer, una delle mie amiche, mi aveva portata in bagno, chiuso la porta e aveva iniziato a toccarmi dapertutto. Non volevo, non che lui non mi attraesse in quel senso, anzi. Ma era ubriaco fradicio e non era in lui. Cercai di staccarmi più volte ma non mi lasciava. Sentivo che con le dita era ormai entrato e spingeva fino in fondo. Avevo fitte di dolore per tutto il corpo e finì per urlare aiuto.
Quando la porta si aprì di scatto vidi una chioma nera e riccia: Eddie Munson. Staccò Billy da me e gli diede un pugno poco sotto l'occhio. Billy era così andato che non riusciva nemmeno a difendersi.
Io e Billy ci siamo lasciati poco dopo l'accaduto, non eravamo fatti per stare insieme, era una cosa che entrambi pensavamo.
Non avevo mai avuto l'occasione di ringraziare Eddie dopo ciò che era successo.

Uscì dal mio stato di trance quando Nancy sventolò la mano davanti la mia faccia. Eravamo davanti casa mia.
"Ti scongiuro, vieni a casa mia domani pomeriggio e ci prepariamo insieme. Viene anche Jonathan. Ci divertiremo."
Sbuffai guardandola negli occhi. Aveva l'espressione di un cucciolo appena cacciato di casa.
"Ahh e va bene, solo per stavolta e levati quell'espressione compiaciuta dalla faccia" le dissi sporgendomi a darle un bacio sulla guancia e scesi dalla macchina. La vidi sorridere e salutarmi con la mano.

"Non pensi sia... troppo?" chiesi alla mia amica mentre mi guardavo allo specchio
"Troppo? Ma se sei stupenda. Avranno tutti gli occhi su di te e magari troverai anche qualcuno di interessante" ammicò dandomi un colpetto con il fianco.
Avevamo appena finito di prepararci e Nancy era assolutamente bellissima. Aveva un dolcevita bianco con una gonna a scacchi rossa e i capelli alzati in uno chignon. Jonathan sarebbe rimasto a bocca aperta.
A me invece aveva dato una gonna verde chiaro a quadri, una semplice maglietta bianca e un cardigan verde con le maniche a sbuffo bianche

 A me invece aveva dato una gonna verde chiaro a quadri, una semplice maglietta bianca e un cardigan verde con le maniche  a sbuffo bianche

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Eddie Munson: fake scenariosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora