Will you stop being jealous?

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Entrai in caffetteria salutando alcuni dei miei compagni di classe e mi diressi al tavolo del mio ragazzo

"O troviamo un sostituto o dobbiamo spostare l'incontro di stasera" sentii dire da Mike appena mi avvicinai a loro
Eddie spostò lo sguardo su di me e notai la faccia nervosa rilassarsi appena mi vide, avvicinò un braccio a me e mi fece sedere sulle sue gambe
"Ciao amore" lo salutai con un bacio
Sorrise e mi strinse più a me nascondendo la faccia nell'incavo del mio collo "Ciao piccola, ti prego salvami da questi" ridacchiai
"Mi fate venire il voltastomaco tutti e due" disse Dustin
Il mio ragazzo si girò a guardarlo alzando il medio e stringendomi più a se.
"Comunque, di che cosa stavate discutendo?" chiesi giocando con gli anelli di Eddie.
"Lucas ha la partita stasera e noi siamo rimasti senza un giocatore, e ora dobbiamo trovare qualcuno che sia capace a giocare" sbuffò Mike grattandosi la fronte
"Capisco" aggrottai le sopracciglia
"Abbiamo già provato a chiedere a tutte le persone con un minimo di esperienza ma saranno tutte alla partita" continuò
"In più abbiamo chiesto anche a Steve ma ha detto che stasera avete il turno a lavoro" continuò Dustin
Annuì
Sentì la presa nei miei fianchi farsi più forte e mi girai verso il mio ragazzo che si avvicinò al mio orecchio "Non mi avevi detto che stasera eri con Harrington" fece una smorfia appena disse il suo nome.

Entrambi non andavano molto d'accordo, non che si fossero mai realmente parlati oltre a qualche insulto da maschio alfa del cazzo, ma Eddie era estremamente geloso di Steve.
Io e lui eravamo amici da anni, ancora prima che conoscessi Eddie, e devo essere onesta tutti e due abbiamo avuto una storiella per qualche mese ma entrambi ci vedevamo più come amici, ora ripensando a quei momenti ci ridevamo su.
Ma Eddie non voleva capirlo e ogni volta che lo incontravamo faceva di tutto per marcare il territorio, questo è stato motivo dei nostri litigi.
Mi dava sui nervi essere trattata come un pezzo di terreno che apparteneva al primo che ci pisciava sopra.

"Eddie ancora con questa storia?" gli dissi infastidita
Gli altri avevano spostato l'attenzione ad altro
Sbuffò girando gli occhi "Non mi piace Harrington e in più non mi piace che lavori da sola con lui" ringhiò
Sbuffai ormai infastidita. Mi alzai dalle sue gambe e presi la mia borsa.
"Se ancora dopo quasi un anno non ti fidi di me non è colpa mia. Cercami appena la smetterai di fare il bambino" mi allontanai senza guardarlo ma sentii le sue mani sbattere sul tavolo.

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"Liz, ci sono i musical da sistemare, li lascio a te?" disse Steve avvicinandosi al bancone.
Non lo sentii distratta nei miei pensieri. Pensavo ancora a Eddie e a quanto odiavo quel suo comportamento.
Mi risvegliai quando vidi Steve passare una mano davanti la mia faccia.
"Scusa non ti ho sentito" dissi scrollando le spalle.
"Hey che succede? È da quando sei arrivata che sei distratta" mi chiese appoggiandosi al bancone con le braccia
Sbuffai iniziando a sistemare qua e là le cassette
"Niente oggi ho discusso con Eddie" risposi
Steve rilasciò un sospiro "È ancora geloso?' disse sistemando insieme a me
"Tantissimo e non lo sopporto. Dai! Tra un mese facciamo un anno che stiamo insieme e lui ancora non si fida? Se dovesse continuare così non so quanto durerà la nostra relazione" sussurrai l'ultima frase con tristezza.

Io lo amo, eccome se lo amo. Ma voglio anche essere libera di avere un amico del genere maschile senza dover litigare ogni volta con il mio fidanzato.

"Mi dispiace Liz, se vuoi possiamo provare a stare meno insieme, così per calmare le acque" mi chiese guardandomi
Scossi la testa "No, non lascerò che vinca lui. O la smette con questa gelosia possessiva o lo lascio" dissi convinta.

Percepì lo sguardo di Steve dalle mie spalle, dispiaciuto.

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Uscì prima dal lavoro, avevo un appuntamento e Elizabeth era stata così gentile da prendere il mio turno quella sera.
Appena uscito dalla macchina vidi Munson appoggiato al muro che fumava una sigaretta. Pensai che quella sera aveva un incontro con quel club di nerd di cui Dustin e Mike facevano parte.

"Me ne pentirò sicuramente" sussurrai a me stesso avvicinandomi al ragazzo.
"Munson" dissi mettendomi davanti a lui, alzò gli occhi su di me e fece una smorfia
"Che cosa vuoi Harrington? Che ci fai qui?" chiese incrociando le braccia al petto.
"Ti volevo parlare di Elizabeth" dissi. Nemmeno il tempo di dirlo e mi ritrovai schiacciato al muro con il ragazzo che mi teneva per il colletto della maglietta.
Mi puntò un dito al petto "Devi levarti il nome della mia ragazza da quella bocca, hai capito?" sputò con cattiveria
Alzai le mani al cielo "Fidati che se non mi ascolti non sarà più la tua ragazza" dissi.
Aggrottò le sopracciglia e mi lasciò andare "Che stai dicendo?"
Sospirai "Senti amico, io e Liz siamo amici da anni e sarò onesto l'ho amata. Ma ora è diverso, lo vedo come sta con te, è come se niente esistesse, se ci fossero miliardi di persone in una stanza lei guarderebbe solamente te. E se non la smetti con questa gelosia lei ti lascerà, me l'ha detto oggi. Ti ama ma vuole anche poter parlare con un suo amico senza aver paura della tua reazione."
Sbuffò guardando su e passandosi le mani in faccia "Ho fatto una cazzata, vero?" domandò dando un calcio al vuoto.
"Si, ma puoi ancora risolvere, ti ama troppo" dissi incrociando le braccia
Annuì guardando a terra
"Quindi? Che stai aspettando? Vai da lei" dissi spingendolo verso la sua macchina
Corse verso lo sportello e stava per entrare quando si girò verso di me
"Harrington grazie." mi urlò
Feci un cenno con la testa e lo vidi andare via
"Ma dove cazzo sta andando?" sentì urlare da Dustin appena uscito dal portone della scuola.
"Stai zitto mostro" dissi scombinandogli i capelli.

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Avevo appena finito di sistemare tutto il negozio e mi appoggiai al bancone sbuffando. Avevo lasciato andare Steve ad un appuntamento e questa sera non c'era nessuno, certo, erano tutti alla partita.

Sentì il campanello della porta trillare e alzai lo sguardo.
"Eddie? Non dovevi giocare con il club?" chiesi raddrizzandomi
Si avvicinò impacciato al bancone e si fermò davanti a me
"Si, ma poi ho parlato con una persona e sono venuto qui per vederti" mi disse appoggiandosi al bancone.

Non si se era perché avevamo litigato ma era ancora più bello.
Mi feci forza e lo guardai con un espressione infastidita "Beh? Che cosa vuoi?" domandai incrociando le braccia al petto.
Sospirò e iniziò a camminare per il negozio "Mi dispiace, okay? Non volevo arrabbiarmi ma ti giuro è più forte di me, quando vedo gli altri guardarti o fare commenti vorrei solo spaccargli la faccia e non perché non mi fido di te, anzi, ma non mi fido degli altri e..." si fermò a passarsi le mani sul viso "e ho paura che tu possa trovare di meglio, che ti possa stancare di me e stare con un altro. Non potrei sopportarlo perché ti amo troppo" concluse.

Feci il giro del bancone e mi misi davanti a lui
"Eddie.." sussurrai prendendogli il viso tra le mani "sei la persona migliore che mi sia mai potuta capitare. Li sento anch'io i commenti che fanno gli altri e li ignoro perché non mi interessa di loro, mi interessa solo di te, di noi. Non potrei vivere senza di te ma non hai idea di quanto fastidio mi dia vederti così possessivo nei confronti dei miei amici. Mi fido di Steve, so che non si azzarderebbe mai a toccarmi o fare altro sapendo che stiamo insieme, e poi non vorrei mai essere toccata da lui, sapendo che ci sei tu a casa ad aspettarmi" dissi guardandolo negli occhi.
Si avvicinò a me posando le mani sui miei fianchi e appoggiando la fronte sulla mia
"Siamo un disastro" sussurrò
Ridacchiai incrociando le braccia dietro il suo collo "E a me va bene così" dissi posando le labbra sulle sue.
Approfondí il bacio prendendomi il mento tra il pollice e l'indice.
"Sei bellissima e io sono un coglione" mi sussurrò sulle labbra.
"Stai zitto e baciami" dissi. Mi prese da sotto le cosce e mi alzò. Strinsi le gambe intorno al suo bacino e continuai a baciarlo.
"Per quanto vorrei rimanere qua e scoparti su quel bancone ho un incontro da fare" mi disse stringendomi a se.
Misi il broncio e attorcigliai i suoi capelli nel mio dito. "E va bene" dissi scendendo da lui. Mi girai per tornare verso il bancone ma mi prese per un braccio e mi ritrovai faccia a faccia con lui
"Ma magari potresti venire con me e potresti sederti su di me mentre io gioco" disse abbracciandomi
"Continua" dissi sorridendo
"E potrei per caso, e sottolineo per caso, spostare la mano sulla tua coscia.." sorrise guardandomi e stringendomi i glutei con le mani.
"Con il rischio di essere beccati da quindicenni con gli ormoni a palla?" chiesi sulle sue labbra
Annuì ghignando
"Mi piace".



Piuttosto corto magari stasera ne pubblico un altro

Eddie Munson: fake scenariosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora