II CAPITOLO RIVELAZIONI

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NEIDE

Mi siedo su un divanetto in broccato blu. Asher è seduto sulla poltrona accanto al tavolino e non smette di togliermi gli occhi di dosso. Mi sento suggestionata. Il salotto è molto grande, ha perfino un altro piano dove ci sono altre poltrone - lo si può raggiungere con una scala in marmo messa a parete.

«Passiamo ai convenevoli» esorta Rhys di colpo. Alzo lo sguardo verso di lui. «Inizierai col dirci chi sei e cosa ci fai qui.»

«V-va bene. Io sono...» vengo interrotta da una risata. Non è nessuno dei sue ragazzi.

«Guarda un po' chi abbiamo qui. Ciò che vedono i miei occhi è davvero una bella ragazza?!»

Seguo la voce. Sopra di noi, sullo spalto, c'è un bellissimo ragazzo dagli occhi verdi come gli smeraldi e i capelli rosso mogano. Indossa una camicia blu notte con i bordi bianchi. Sembra un modello. Si è perfino portato una mano sotto il viso, per appoggiarsi. I suoi modi così aggraziati, sembra che sia gay.

Senza accorgermene me lo ritrovo seduto accanto a me, che mi sta annusando la guancia. Rabbrividisco e mi scanso di scatto.

«Mm, che sapore dolce... sembri così deliziosa. Lasciati assaggiare» dice ad alta voce. Le sue labbra mi sfiorano l'orecchio. Mi alzo dal divano. Ma che cavolo! Non sono mica un gelato. «Ehi!»

«Ehi fratello. Non trovi il tuo comportamento un po' scortese, nei confronti di una signorina appena incontrata?» chiede Rhys infastidito.

«Cosa? È normale voler assaggiare qualcosa di così invitante, giusto Asher?» ribatte il ragazzo con i capelli lunghi, voltandosi verso Asher.

Non ci sto capendo più niente, che cavolo vogliono da me questi?

«Dacci un taglio!» urla improvvisamente una voce. Asher che fino ad un momento fa se ne stava zitto, s'intromette nella discussione. «Sono stato io il primo a metterci gli occhi a dosso. Avrò la priorità su di lei in ogni cosa.»

«Ma per chi mi avete preso per un pupazzo? Nessuno di voi ha la priorità su di me in niente!» esorto incavolata.

I tre ragazzi mi fissano con aria esterrefatta. Evidentemente non si aspettavano una reazione del genere.

«Bleah!» esclama un'altra voce. «Sono stufo del tuo atteggiamento da grand'uomo!»

Asher si innervosisce nel sentirsi dire quelle parole, e si alza dalla poltrona di scatto. Giuro di non aver capito di sia quella voce.

«So che sei tu, Steven. Fatti vedere!» esclama con tono di voce alto.

«Sono qui.»

Mi giro alla mia destra. Poggiato alla parete color crema c'è un ragazzo con i capelli biondo platino e gli occhi celesti. Indossa una maglietta bianca e nera – strappata alla fine – con sopra una giacca nera con maniche tre quarti, con rifiniture bordeaux. Ma quando è arrivato nella stanza?

«Mi sembrava di aver avvertito dell'odore di umano. Eri tu» dice guardandomi. «Come osi interrompere il mio prezioso sonno?»

Ma ce l'ha con me o con Asher? Cioè, se sta dando la colpa a me è proprio pazzo. Non ho fatto niente.

«C-come hai fatto ad entrare?» gli domando.

«Prima rispondi alla mia domanda!» mi urla. Da un pugno al muro, e su di esso si fa una crepa. Mi faccio piccola e mi risiedo sul divano. Cavolo, è davvero forte. Certo che però si altera per niente questo qui.

My Vampire Lovers - Mia [1° Libro]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora