XIII CAPITOLO IL PUGNALE DI STEVEN

3.3K 209 4
                                    

Ti porterò via ciò che ami ed ogni cosa che vedi. Tutto ciò che non mi appartiene, sprofonderà nelle tenebre.

Dopotutto, non hai bisogno di nient'altro all'infuori di me, no?


NEIDE

Mi sveglio di colpo, come se mi stesse chiamando una voce. I miei occhi si sono aperti da soli, come se mi fosse proibito di dormire ed io avessi infranto quella regola.

Non ricordo come sono arrivata nella mia stanza, però credo di essere svenuta mentre Rhys stava bevendo il mio sangue, non c'è altra spiegazione.

In dosso ho ancora i vestiti che portavo prima. Dovrei cambiarmi ma non ho tempo da perdere. Mi devo recare immediatamente nella stanza dove ho trovato il diario della mamma. Però devo farlo con la massima tranquillità, altrimenti rischio di incappare in uno dei fratelli. Ed è l'ultima cosa che voglio, al momento.

Scendo dal letto e mi vado a spazzolare i capelli, giusto per non lasciarli impicciati. Poi, una volta finito, esco dalla stanza provando a non fare il minimo rumore.

Il corridoio che porta alla scalinata a chiocciola è molto lungo e pieno di porte, alla parete destra, e finestre, alla parete sinistra.

Mi chiedo quale sia il bisogno di avere così tante stanze in una casa. Da fare invidia alla reggia di Versailles.

Accanto ad una grande vetrata c'è Steven, che sta osservando la luna alta nel cielo. Ha lo sguardo assortito, chissà a cosa starà pensando.

«Steven» lo chiamo.

Lui si gira verso di me. Il suo viso non è imbronciato come il resto delle altre volte, al contrario è calmo e rilassato.

«Morirai di certo se resti qui» mi dice. Sembra come se gli importa della mia incolumità.

Mi avvicino verso di lui. «Quale altra scelta ho?» gli chiedo, poggiandomi sul suo petto. Lui non si toglie, sembra non dargli fastidio.

Sono confinata qui, in un modo o nell'altro. Ricordo ancora le parole che mi hanno detto il primo giorno. Se oso provare a fuggire mi uccideranno.

«Devi andartene ora.»

Il tono della sua voce è ghiacciante. Non capisco bene ancora le sue parole. Mi sta dicendo che me ne devo andare? Mi scosto da lui, per guardarlo dritto negli occhi. «Ora è la tua occasione» esorta, voltandosi a guardare la luna. È quasi totalmente oscurata. Riesco ad intravedere solo uno spicchio.

Mi allontano da lui e me ne ritorno nella mia stanza a preparare le valigie. Questa è la mia unica opportunità per andarmene una volta per tutte da questa casa. Allora perché non riesco ad andarmene? Perché non riesco a fuggire? Mia madre, tramite il suo diario mi ha chiesto di cercare di far tornare l'umanità ai sei vampiri. Se me ne vado adesso, non manterrò il mio impegno. E lei rimarrà molto delusa da me.

Mi metto seduta sul letto a fissare la nostra fotografia. Quanto vorrei ritornare a quei giorni, ormai sono così lontani che i ricordi nella mia mente sono sfocati.

«In ogni caso, voglio conoscere la verità!» esorto.

Esco dalla mia camera da letto in preda ad una furia tremenda. Se non posso chiederlo a Rhys, allora lo chiederò a Steven. Di certo lui saprà darmi una risposta concreta.

Per mia fortuna è ancora dove lo avevo lasciato prima. Non ci avevo fatto caso, ma sembra come ipnotizzato dalla luna. Mi chiedo quale sia il motivo.

«Steven?» lo chiamo avvicinandomi a lui.

«Sei ancora qui?» mi domanda seccato. Sembra quasi che sia sorpreso di rivedermi. Forse pensava che me ne sarei andata, che avrei sfruttato l'opportunità. «Hai sprecato un'opportunità rara.»

My Vampire Lovers - Mia [1° Libro]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora