XVI CAPITOLO LITIGI FRATERNI

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ASHER

Dopo aver tranquillizzato Neide, la faccio riaddormentare. I miei fratelli sono rimasti un tantino scioccati da quello che gli abbiamo raccontato io e Ny. Più di tutti Redgrave, che non appena abbiamo detto che lei è la ragazzina con la quale giocavamo da piccoli, ha assunto un atteggiamento strano.

«Asher!» mi chiama Redgrave. «Vieni con me.»

Redgrave che mi chiede di seguirlo? Cose proprio dell'altro mondo.

«Se proprio devo. Dove andiamo?» gli domando titubante.

Mio fratello accenna un sorrisetto diabolico. «In nessun posto in particolare. Voglio solo scambiare due parole con te» mi risponde mentre esce dalla stanza di Neide. Lo seguo, senza spiccicare parola. Avverto una tensione pazzesca nell'aria.

Redgrave si ferma di colpo nel salone. Si volta verso di me e, senza tante cerimonie, mi molla un pugno dritto sul naso. Sento un rumore di ossa spezzate e un caldo rivolo colarmi dal naso. D'istinto mi porto la mano sul naso.

«Ma perché cazzo hai fatto una cosa del genere?» gli chiedo scioccato. Cosa gli passa per quella testa bacata?

«Perché l'ho fatto? Perché l'ho fatto mi chiedi? Forse perché ti sei fottuto la ragazza che mi piaceva sin da bambino?» esorta, lasciando che le lacrime gli cadano per tutto il viso, rigandolo.

Non riesco a capire perché l'abbia fatto. Non ha mai perso le staffe in questo modo.

«Come pensi che mi sia sentito quando l'hai chiama amore? Quando ho scoperto che te la sei scopata?» mi urla contro. Intanto arriva il resto degli abitanti della villa.

Dopo aver sentito queste parole perdo letteralmente le staffe. L'unica cosa certa è che la ragazza ha cambiato anche lui. «Ah! Tu invece credi che ci abbia fatto sesso al fine di avere un'avventura notturna o per noia?!» gli rispondo urlando. Redgrave rimane immobile. «Beh, ti sbagli! Anche io la amo, e lei ama me. Mi dispiace ma lei ha scelto me, non te.»

Redgrave mi guarda negli occhi con un astio, che non gli avevo mai visto prima. «Certo, immagino come ti dispiaceva, mentre te la sbattevi in camera sua. Quando ti avrà detto – e sicuramente te lo avrà detto – "Ti amo". Ammetti che non ti dispiace affatto. Ed ora sparisci prima che te ne dia un terzo.»

«Un terzo?» gli domando.

Redgrave sorride malizioso. Mi molla un altro pugno in faccia, di nuovo, spaccandomi il labbro. È in momenti come questo che ringrazio di essere nato vampiro, perché la guarigione è molto veloce.

«Sì un terzo. O la piccola Sgualdrinella ti ha fatto dimenticare anche come si conta?» dice, sorridendo divertito.

Okay, questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ma non per il pugno – o meglio, non solo per quello – ma perché ha dato a Neide della sgualdrina.

Mi avvento su di lui e, a raffica, gli sferro pugni in faccia e sul petto. Vorrei che potesse soffrire di più.

Lui si alza di scatto, mi molla un pugno sotto il mento e poi sparisce nel nulla. Che cos'ha in mente di fare?

Senza rifletterci un secondo di più, esco fuori dalla villa. «Redgrave?» lo chiamo più volte. Non ricevo nessuna risposta, è sparito nel nulla senza lasciare traccia.

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NOTA DELL'AUTRICE

Allora... anche il sedicesimo capitolo finalmente è concluso. Che ve ne pare? Secondo voi dove andrà Redgrave? E come la prenderà Neide, quando scoprirà che suo cugino ha lasciato la villa?

Scoprirete tutto nel diciassettesimo capitolo, che uscirà tra una settimana esatta sempre su questo account! (Okay, volevo fare la simpatica *le scende la gocciolina d'imbarazzo come negli anime*)

Vi abbraccio forte uno per uno :3

 Marts :3





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