IV CAPITOLO SETE PER ASHER

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NEIDE


Siamo dentro la limousine nera dei Mogedius. Fuori è già buio, saranno le otto e mezza.

I cinque fratelli se ne stanno ognuno per conto proprio. Che non vadano d'accordo?

«Perché non ti sciogli i capelli, Tappetta?» mi domanda Asher.

«Non ho fatto in tempo a pettinarmeli, sono così lunghi che ci impiegherei più di mezz'ora» gli rispondo secca. «E poi continui a chiamarmi Tappetta quando ho un nome, Neide.»

«Zitta! Della tua opinione non m'importerebbe nemmeno fra cent'anni, Tap-pet-ta.»

«Però una volta t'importava» balbetto.

«Cosa?» mi domanda. Asher apre la bocca facendo uscire i canini.

«Asher, quante volte devo ripetertelo? Queste cose falle in camera tua» interviene Rhys. Il ragazzo fa la faccia seccata ed incrocia le braccia.

«Questo è per te» continua Rhys. «Il succo di ribes rosso è la miglior cura per l'anemia.»

«Gr-grazie del pensiero. Ma sono allergica al ribes» gli rispondo.

«Non ringraziarmi. L'ho fatto solo perché sei la nostra preda» mi risponde secco.

Sussulto non appena finisce la frase. Ma che peccato, sembra che ci sia rimasto male dalla mia risposta.

La limousine si ferma davanti una struttura che somiglia più ad uno di quei cottage risalenti al XIX secolo che ad una scuola.

«Sei nella stessa classe di Asher e Steven, quindi va con loro per favore» mi dice Rhys una volta entrati nella scuola.

«Va bene.»

«A meno che tu non voglia essere punita, non provare a fare nulla di incauto. Intesi?»

«Sì.»

L'aula di economia domestica si trova al terzo piano, all'aula 26. Appena entro Asher e Steven si siedono ai banchi in fondo.

L'insegnante non è ancora arrivato. Per la verità non c'è nessuno a parte noi tre.

Sulla lavagna c'è scritto che ci dobbiamo far trovare nell'aula delle esercitazioni alle 20:30.

«Oh, si prepara il cibo» esorto.

«Cibo?» dice Asher alzando la testa dal banco. Quella parola deve essergli risuonata nelle orecchie come una dolce melodia.

Si alza di scatto dalla sedia e mi prende la mano. «Ehi, ma cavolo...?»

Mi porta fino ad una delle aule vuote dove si fa pratica di cucina.

«Voglio i maccheroni» mi dice una volta arrivati.

«Maccheroni?»

«Preparami i maccheroni più buoni al mondo.»

«Ma dobbiamo seguire la lezione» ribatto.

«Non tollero una risposta negativa. Li mangerò per te, perciò mettiti a cucinare!»

«Non ha senso quello che fai» borbotto.

«Eh?»

Una volta finito di prepararli glieli metto sul piatto. Asher li assaggia. Non sono sicura che siano venuti tanto buoni, perché non avevo mai cucinato in vita mia.

«Che buoni!» esordisce. Tiro un sospiro di sollievo, almeno non ho fatto scuocere la pasta.

«Ho saltato la lezione il mio primo giorno di scuola» mi lamento, portandomi una mano in faccia.

My Vampire Lovers - Mia [1° Libro]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora