XV CAPITOLO IL SEGRETO SVELATO

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La gelosia è la cosa migliore per ravvivare il gusto. Lascia che ti spazzi via.

Più mi odi, più diventi adorabile. Quando ti vedo colma di ingordigia, risvegli la mia sete...

NEIDE

È giorno ormai, il che significa che tutti quanti dormono. Asher è accanto a me e sta dormendo come un sasso, non voglio svegliarlo. Sembra un angelo, però con la coda e le corna.

Dopo la bellissima serata passata insieme, non l'Asher possessivo che avevo conosciuto, ma con un Asher diverso, romantico, passionale, mi avvio con un languorino verso la cucina. Varco la soglia e vado verso il frigorifero; avverto per un millisecondo una pressione sulla spalla e caccio un gridolino.

È Steven. Per fortuna. Di tutti i fratelli ho beccato quello meno pervertito.

«Steven, avverti della tua presenza invece di far prendere gli spaventi alla gente» esorto scandalizzata.

Sul suo volto compare una smorfia di disgusto. «Stupida umana, avevi l'occasione di scappare e l'hai rifiutata. Ora se proverai a scappare, stai tranquilla che non mi tirerò indietro e ti cercherò per ucciderti», il sadico fa un sorriso malizioso e se ne va.

Ormai è definitivo: devo far tornare l'umanità a tutti e cinque i fratelli. Anche se Asher ormai rimane fuori dal gioco, perché posso dire che l'ha riacquista, rimangono sempre gli altri quattro.

Comincia a girarmi la testa ma non mi importa. Apro il frigo ma non trovo niente che mi aggrada. Quindi, decido di andare verso la sala da pranzo.

Camminando la stanza inizia a girarmi intorno, mi sento mancare e svengo, cadendo fragorosamente a terra.

Mi risveglio dopo un sonno agitato e pieno di incubi, di quelli del tipo che non riesci a scappare da un posto perché trovi tutte le porte sigillate, un po' come è veramente insomma.

Mi sento debole, provo un calore fortissimo in ogni parte del corpo. Mi porto una mano sulla fronte. È ufficiale: ho la febbre.

Mi guardo un po' in torno. Non sono nella sala da pranzo, ma nella mia stanza. Ho in dosso la mia vestaglia rosa. Vicino a me, su una poltrona di legno rossa ornata con i braccioli rivestiti, siede Asher, vigile.

Il ragazzo nota che ho aperto gli occhi ed inizia ad accarezzarmi dolcemente il viso, scostandomi i capelli dalla faccia.

«Buongiorno amore» mi fa, con un sorriso che parte da un orecchio fino ad arrivare all'altro.

«Ciao. N-non sono troppo in buona forma, eh?» dico con una voce fragile come il vetro, come si potesse spezzare da un momento all'altro.

«Sei svenuta in sala da pranzo, ti ho toccata ed ho sentito il tuo corpo bollente. Qui non abbiamo termometri o strumenti all'avanguardia, non ci servono, però ho capito subito che avevi la febbre» esorta il ragazzo. Mentre parla lo ascolto come ipnotizzata. La sua voce è meravigliosa. «Sonno arrivati anche gli altri, ma se ne sono fregati. Pensa che Redgrave ti avrebbe prosciugata in quello stato dicendo che eri morta per colpa della febbre. Fortuna che sono arrivato in tempo e l'ho fermato. Dopodiché ti ho portata qui.»

Quindi mi ha protetto, ha sfidato il suo stesso fratello per me. Un'umana che è per metà un vampiro. Lo amo tantissimo in questo momento, il mio unico desiderio è di trascorrere tutta la mia vita con lui, il mio Gentlevamp.

«Asher, grazie per avermi protetta» gli dico, diventando rossa sulle guance.

«Dovevo farlo, perché ti amo.»

Lui si avvicina e mi bacia la fronte. «Anche io ti amo» gli confesso. Pian piano il suo viso scende fino ad arrivare alle mie labbra; ci baciamo passionalmente, facendo danzare le nostre lingue. Sono subito costretta ad allontanarlo perché vengo sopraffatta dalla stanchezza, provocatami dall'influenza.

My Vampire Lovers - Mia [1° Libro]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora