Incontriamoci mille volte

Leggimi dentro 2

Martino sta camminando nervosamente verso la libreria, è come sempre un po' in anticipo e prende la strada più lunga. Non sa che cosa aspettarsi da quella serata, non conosce per niente Niccolò e non sa nemmeno se sia davvero il caso di avere qualche speranza.. nella sua testa c'è ancora il dubbio che lui sia molto lontano da quello che in teoria sta cercando, sicuramente è un bel ragazzo, anzi, è stupendo.. ma non ha mai dato tutta questa importanza all'aspetto fisico.
L'importante sarebbe trovare qualche cosa di interessante in lui, una persona con cui può parlare e divertirsi, che non abbia in testa solamente il fare festa e scopare come ricci.

Ammette che non gli dispiacerebbe andare a letto con lui, ma se si trattasse soltanto di una botta e via potrebbe tranquillamente rinunciare anche a quello, si conosce troppo bene ormai, non potrebbe mai stare in pace con se stesso se facesse qualcosa del genere.

Alle sei in punto si ferma davanti alla porta a vetri della libreria, fa un po' freddo e non ha nessuna intenzione di aspettarlo lì sul marciapiede quindi entra cercando con lo sguardo qualche segno di vita.

Lo vede subito uscire dal retrobottega con una giacca di pelle nera in mano, mentre si sta aggiustando una sciarpa scura attorno al collo.
Dio mio, quanto è bello però... non mi stancherei mai di guardarlo.

"Ehi! Sei puntuale!" Dice Niccolò avvicinandosi per salutarlo con un breve bacio sulla guancia.
Rimane imbambolato ad assorbire tutto il suo profumo, non è più così convinto che riuscirebbe davvero a rifiutarlo se Niccolò volesse portarselo a letto già stasera, tutti i suoi organi sembrano in festa e l'idea di poterlo toccare in qualunque modo gli fa seccare la gola in un attimo.

"Dove si va?" Chiede Martino ritrovando un filo di lucidità.
Niccolò lo guarda con un sorrisetto furbo, i suoi occhi brillano e sembra divertito da quella domanda innocua.
"Eehhh.. vedrai... ho organizzato una sorpresa.."

Io odio le sorprese.. con tutto il cuore...

Escono dalla libreria e Niccolò fa scattare la serratura di un'auto parcheggiata a pochi metri, gli apre addirittura la portiera e Martino si sente subito in un film. Nessuno gli aveva mai aperto la portiera, tantomeno sorridendogli come sta facendo Niccolò che sembra il principe azzurro, mancava soltanto che lo andasse a prendere con una carrozza a questo punto.

"Dai, dimmi dove andiamo.." chiede ancora Martino, che inizia seriamente a preoccuparsi. Infondo potrebbe essere chiunque, è salito in auto con uno sconosciuto e la cosa sta sedimentando nella sua testa sempre di più.
"No.. goditi il mistero, non ti piacciono le sorprese?"
"In realtà no.."
Niccolò gira per un secondo la testa e sembra quasi offeso, deluso, non sa decifrarlo bene ancora..
"Sei.. a disagio?" Chiede il moro con la voce preoccupata.

Martino non vuole dirgli di essere in realtà un po' spaventato, ma probabilmente quel ragazzo glielo legge in faccia.
Non fa in tempo a rispondere, esita quel tanto che basta da far sì che Niccolò sterzi di colpo fermandosi nel parcheggio di un supermercato a bordo strada.

Lo vede sganciarsi la cintura per girarsi completamente verso di lui e prendergli delicatamente una mano tra le sue accarezzandola piano.
"Mi dispiace di averti messo paura, non volevo assolutamente.. ma giuro che ti puoi fidare di me, non sono un maniaco o un serial killer.. devi credermi.." dice Niccolò ridendo delle sue stesse parole.
Martino gli sorride e continua a godersi quelle piccole attenzioni, non vorrebbe mai più lasciare le sue mani e inizia anche lui ad accarezzarle con le dita che tremano leggermente.

"Pensavo che farti una sorpresa sarebbe servito a fare bella figura, non lo so.. non sono mai stato tanto bravo in queste cose.."
In che senso? Sarai uscito con diecimila uomini, bello come sei..
"Queste cose..? Intendi uscire con qualcuno?" Chiede Martino confuso.
"Beh...sì, non ho avuto tanti appuntamenti in vita mia, in realtà.. è la prima volta che chiedo a qualcuno che non conosco di uscire con me."
Martino è sconvolto, non se l'aspettava e non sa se credergli.
"E perché proprio io?" Chiede, vedendo Niccolò abbassare lo sguardo dall'imbarazzo.
"Perché mi sei sembrato dolce, quasi offeso da quel libro di merda che ti ho fatto comprare... scusa, comunque.. ti rimborso se vuoi."