Incontriamoci mille volte

Non mi piacciono i datteri

Martino chiude il libro di anatomia e si stropiccia gli occhi, è esausto e quell'esame sta per mandarlo fuori di testa sul serio, per fortuna non è il solo a pensarla così.. i suoi compagni del gruppo di studio sono presi anche peggio, lui almeno ha una media già alta e anche se non prende il massimo in questo esame non rischia di rovinarsela più di tanto.

Lancia un'occhiata alla sua amica, al lato opposto del tavolo.. si capiscono ormai con uno sguardo da quanto si conoscono bene.
Chi lo avrebbe mai detto, che dopo il liceo si sarebbe ritrovato a condividere quel percorso ad ostacoli proprio con lei.. passando notti insonni a studiare insieme, bevendo caffè per tenersi svegli, piangendo dal nervosismo e dalla frustrazione tra le braccia confortanti dell'altro.
Ne avevano passate tante insieme, e ora che sono al terzo anno di medicina, lui e Sana sono più amici che mai.

Non era stato semplice abbattere quel muro granitico che Sana aveva messo tra lei e qualsiasi altra persona del corso, d'altra parte lei è sempre stata un po' così, ma Martino non si era arreso neanche per un attimo e con il tempo si era fatto notare. Sana gli aveva chiesto aiuto dopo essere stata ammalata per qualche giorno e aver perso delle lezioni, le aveva passato i suoi appunti ordinati e meticolosi facendo breccia nel suo cuore... niente riusciva a scioglierla come le pagine ben organizzate del suo quaderno...
Da quel giorno in poi, si vedevano in biblioteca per studiare insieme quasi tutti i giorni.

Martino era diventato anche molto ben voluto da sua madre, che spesso lo invitava a rimanere lì a cena quando studiavano fino a tardi. La madre di Sana era una donna molto gentile, e nonostante fosse cresciuta secondo i dettami dell'Islam, aveva una mente abbastanza aperta per determinate cose. Sapeva del suo orientamento sessuale, e non aveva nessun problema a riguardo, anzi... forse sotto sotto era più tranquilla che Sana passasse un'infinità di tempo con lui invece che con qualsiasi altro ragazzo.

Si alza dalla sedia e guarda l'ora, sono le 18.30 e fuori inizia già a fare buio. Quella settimana è pure a casa da solo perché sua madre è a Cecina dalla zia, quindi se ne starà tranquillo a mangiare una pizza da solo ripassando per l'esame.

"Ehi Marti! Vuoi venire a cena da me? Mia madre insiste...sa che sei a casa da solo.."
Dice Sana sorridendo.
"Ehm...non lo so.. volevo ripassare qualcosa in realtà.."
"Vabbè, ripassiamo insieme dopo cena! Dai ti prego.. torna pure mio fratello stasera, non ho voglia di litigarci come sempre.. se ci sei pure tu magari si trattiene un po'!"
Martino ride e accetta l'invito. Ha già capito che Sana aveva bisogno del suo aiuto.. a quanto pare, questo fantomatico fratello è un rompiscatole di prima categoria, e anche se vive fuori casa per la maggior parte del tempo, quando torna non le dà tregua.
È proprio curioso di conoscerlo..finalmente.

Entrano in casa e Martino va subito in cucina a salutare la madre di Sana, sta preparando il tajine e c'è un profumo celestiale che invade tutta la stanza.. rimane a chiacchierare con lei per un po', finché non sente una voce sconosciuta entrare dalla porta salutando a gran voce.
Il ragazzo che vede avvicinarsi per salutare sua madre è senza dubbio il fratello di Sana, non si somigliano molto.. ma da come lo aveva descritto non è difficile capire che si tratta di Rami.
Si presenta come amico e compagno di corso di Sana, e lo vede fare una faccia un po' stupita prima di dirigersi verso la camera della sorella probabilmente per chiedere delucidazioni.

"Scusalo Martino.. Rami è sempre stato iper protettivo con Sana, e probabilmente non capisce come sia possibile che un ragazzo maschio amico di Sana sia invitato a cena.." dice la madre ridendo.

Dopo aver cenato con la sua famiglia al completo, Martino capisce il perché Sana sia sempre così sulla difensiva.. questo Rami si divertiva davvero un sacco a stuzzicarla, e per quanto lui lo trovi comunque molto simpatico, non dev'essere facile averci a che fare per una vita intera.
Rimangono finalmente soli e si mettono a ripassare sul tavolo in cucina, chiudono anche la porta per evitare di sentire troppi rumori, ma Rami sta parlando al telefono con un suo amico e non potrebbe essere più fastidioso di così.