18

219 7 7
                                    

«Sicura di star bene, Mitsuri?» mi chiese Obanai dopo avermi accompagnata nel bagno.

Era un semplice bagno con le pareti bianche, cinque lavandini con sopra appesi al muro cinque specchi, di fronte ai lavandini c'erano cinque bagni, come quelli delle scuole,  con la porta così nessuno può vederti andare al bagno. Mi aveva portato al terzo lavandino dove io mi sciacquai la faccia facendo attenzione a non rovinare il trucco.

«Che poi... chi è il cretino che ha deciso di fare un bagno unico?» commentò Iguarou guardandosi intorno, alla sua affermazione mi misi a ridere e lo vidi sorridere dallo specchio.

Sì, mi piace Igurou-san.

«Ma...» cercò di cominciare un qualcosa.

«Dimmi.» dissi asciugandomi il viso nei punti in cui lo avevo bagnato con dell'acqua fresca.

«Mi hanno detto che Rengoku non era così... è vero?» spiegò lui guardando in basso con aria triste, feci lo stesso e iniziai a parlare.

«È vero. Rengoku non era così...» lui alzò la testa, pronto ad ascoltare la mia spiegazione al meglio. «Dopo la battaglia con la terza luna crescente è cambiato parzialmente...» alzai anch'io lo sguardo, ci ritrovammo a guardarci in silenzio finché non continuai a parlare, era difficile farlo, ci tenevo davvero tanto a Rengoku. «È vivo per miracolo e qualcosa lo ha reso diverso, anche se non sembra dato la maggior parte delle volte è lo stesso di sempre... Ma a volte capita che quella parte di lui, totalmente diversa, prenda il sopravvento. Così è come me l'hanno detto gli altri, io non avevo mai visto quella parte di lui prima di oggi...»

Subito Igurou mi abbracciò, vedendo i miei occhi lucidi, e io ricambiai immediatamente l'abbraccio stringendolo a me. Trovavo nelle sue braccia una sicurezza che nelle altre non c'era, mi sentivo tranquilla e lontana da ogni tipo di problema.

«Non piangere... sei bellissima quando sorridi.»

SHINOBU'S POV

«Ti immagini che adesso entriamo e li vediamo baciarsi?» mi disse Uzui mentre guardavamo gli altri, ridendo da solo come un coglione.

«Ma vaaa!»

«Quanto ancora dobbiamo aspettare prima di andare da loro? Mi sto annoiando a guardare gli altri.» mi chiese annoiato Uzui, guardando seccato le altre persone parlare o ballare a caso.

«Ma sì, andiamo. Li abbiamo lasciati soli abbastanza.» gli risposi alzandomi dalla sedia e scrollando le spalle.

«Non ti dimenticare l'acqua, eravamo qui per questo.» disse Tengen mentre io mi incamminavo verso il bagno. «Oddio è vero!»

Presi il piccolo bicchier l'acqua e raggiunsi Uzui che se ne stava andando dal bancone. «Aspettami almeno.»

La porta del bagno era chiusa e non si sentiva niente con la musica a palla, così la aprimmo leggermente e iniziammo ad ascoltare.

«Che silenzio.» commentò lui con tono basso.

«Già, però sta' zitto.» gli risposi mentre aprivo di più la porta per poter vedere cosa stava succedendo all'interno del bagno.

«Che carini.» commentai sottovoce, vedendo Obanai e Mitsuri abbracciarsi in silenzio.

«Bacio, baci...»

Misi la mano davanti alla bocca di Uzui, pur di farlo stare zitto un solo secondo. Non volevo che ci beccassero spiarli.

«Stai zitto!» gli dissi a voce più bassa possibile, in modo che non ci sentissero i due innamorati oltre quella porta.

«Sissignora Shinobu-sama.» cercò di dire mentre aveva la mia mano davanti alla bocca a tappargliela.

«Che poi, perchè dovrebbero baciarsi se non si sono nemmeno dichiarati?» chiesi ad Uzui, confusa dal suo voler tanto quel bacio.

«Ah boh, penso si sia capito che provano entrambi qualcosa l'uno per l'altra no?» spiegò lui levandosi la mia mano da davanti la bocca.

«Ma Mitsuri mica lo ha capito.» dissi in modo ovvio, facendo spallucce.

«Ma come?»

«Eeh, la vita caro mio. Secondo me anche Obanai non lo ha capito.» commentai ancora. «Dici?»

«Eh certo.» risposti scrollando le spalle, ancora con fare ovvio per la stupidità di cui stiamo parlando.

«Second...»

Uzui si interruppe da solo, mentre il suo sguardo era ancora rivolto nella fessura della porta che ci permetteva di vedere all'interno del bagno, dove io non stavo più guardando per il semplicemente fatto che parlando mi sono messa a guardare quello apilungone. Ma appena smise di parlare e vidi la sua espressione, decisi di sbirciare anch'io nel bagno.

«Auguri che dire.» commentò Tengen, con un lieve sorriso per la nostra visione.

Esattamente, quale pezzo della loro storia mi sono persa?

INSTAGRAM || obamitsu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora