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OBANAI'S POV

Una volta entrati dentro casa, mi girai a chiamarla. «Missuri?»

Chiuse il portone e ci ritrovammo sdraiati sul divano, io sopra di lei e lei sotto di me. In un attimo, non ricordavo nemmeno come ci arrivammo in quella posizione.

Entrambi avevamo le guance rossissime, sia per l'alcol che non. «Mi-Missuri...»

Lei mi sorrise e allacciò le sue braccia al mio collo. Cosa eravamo adesso?

«Igurou-san» disse prima di baciarmi, io ricambiai immediatamente.

Kaburamaru si spostò sul tavolino davanti al divano per dormire, lo seguimmo a ruota dopo una chiacchierata strana a causa dell'alcol e un bel po' di baci, niente di più.

In quel lasso di tempo ci eravamo alzati per bere dell'acqua fredda dal frigorifero e ci eravamo sdraiati una seconda volta, la mia testa appoggiati al cuscino vicino al bracciolo del divano e lei sopra di me, per niente pesante, con la testa sul mio petto. Lei si addormentò dicendomi che sentiva il mio cuore battere forte ed io accarezzandole i capelli, un gesto sempre più rilassante.

Fin troppo alcol oggi...

-

Dei raggi di sole mi svegliarono, entravano dalla finestra coperta con delle tende rosa pastello. Quando aprii gli occhi, non capivo. Non capivo cosa era successo, dove mi trovavo.

Ma che cavolo...

Col pugno della mia mano mi strofinai gli occhi e d'un tratto sentii un profumo sotto al naso, un buonissimo profumo.

Mitsuri?

Mi guardai meglio e notai sopra di me, dormiente, il suo corpicino ancora coperto dal vestito di ieri sera. La sua testa dormiva sul mio petto, beatamente. Il suo buon profumo mi invadeva le narici.

Cosa è successo ieri?

Iniziai a sforzare la mia memoria pur di ricordare qualcosa, dopo il gioca dell'oca alcolico.  Non riuscivo a ricordare altro, per ora.

«Mmm... mh.» si lamentò nel sonno, girando la testa dall'altro lato.

Sorrisi a quanto fosse tenera e le carezzai i capelli. Da allora i ricordi iniziarono a tornarmi, uno per uno, piano piano.

Ecco cosa è successo!

Ricordai tutto e al pensiero il mio viso andò a fuoco, cominciai ad avere caldo.

Chissà, se anche Mitsuri se ne ricorderà.

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