💙Capitolo 9🖤

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I due ragazzi, finita la loro colazione, decisero di girare per il centro commerciale della città.
Si sarebbero di certo divertiti.
"Alex, dove stiamo andando?" Chiese Giorgio seguendo il ragazzo dai capelli blu.
Nello sguardo del più grande vi era un sentimento giocoso e divertito, qualcosa che riusciva ad esprimere solo attraverso gli occhi, cosa che Giorgio amava guardare. Beh, chi non guarda la gente negli occhi? Eppure le altre persone si limitano solo a guardare e basta, Giorgio invece sapeva descrivere bene gli occhi del suo amico teppista.
Erano di un blu azzurrino, ricordavano l'acqua limpida e cristallina del mare. Poi vi erano delle sfumature leggerissime di marrone chiaro, tipo una sfumatura. Erano come la sabbia che stava a riva. Una vera magia.
Giorgio si risvegliò dai suoi pensieri.
"In un posto che sicuramente ti piacerà" rispose Alex sorridendo.
Il castano non capiva, ma decise che quelle poche informazioni gli sarebbero bastate.
Continuarono a camminare per il grande negozio, meravigliati dalle vetrine colorate e luminose.
Giorgio si fermò per un momento a guardarne una e Alex lo seguì a ruota.
Era un game stop.
In esposizione vi erano un'infinità di videogiochi e console, a partire dal nintendo ds, ad arrivare alla nintendo switch e altre console.
Quel che però i due adolescenti stavano guardando era una console altrettanto vecchia, forse la più vecchia di tutte quelle in esposizione.
Un game boy color.
"Che figo" disse Giorgio senza staccare lo sguardo dal videogioco.
Anche il ragazzo dai capelli blu era intento ad osservarla.
"Già" rispose quest'ultimo.
"Ho un'idea" iniziò Giorgio voltandosi verso l'amico.
Alex non disse nulla, ma lo invitò a spiegarsi.
Giorgio allargò la bocca in un sorriso a trentadue denti. Non prometteva bene.
"Non dirmi che vuoi rubare?!" Chiese Alex iniziando a preoccuparsi.
Giorgio lo guardò male.
"Deficente, non ho intenzione di rubare nulla"
Il blu si portò una mano al petto ed espirò sollevato dalla risposta.
"Voglio comprarla, possibilmente con uno sconticino e potremmo tenerla in società" propose il castano sorridendo.
Alex lo guardò stupito.
Piccolo, ma astuto.
Poi ci riflesse attentamente. Non voleva che però Giorgio pensasse sempre agli altri.
"No, perfavore, se la console la compri per te è un conto, ma non pensare a me" rispose il ragazzo indicando la console.
Giorgio scosse la testa.
"Non mi interessa, se la compro il proprietario sarò io e quindi posso decidere io cosa farci, no?" Rispose il castano alzando le spalle.
"Ha senso, ma perché condividerla con me?" Domandò il ragazzo dai capelli blu piegando leggermente la testa verso sinistra.
"Perchè siamo amici" rispose Giorgii senza mezzi termini.
Data quella risposta, il castano entrò nel negozio, mentre Alex rimase ad aspettare lì fuori.
Voleva mandare al diamine la sua famiglia per averlo sempre ignorato.
Si erano addirittura rifiutati di dare a loro figlio dei soldi per paura che li scommettesse nuovamente con gli amici.
Tutto quel che riceveva erano schiaffi e urla.
Il ragazzo strinse i pugni e guardò il pavimento con frustrazione.
Ma prima che il ragazzo potesse pensare a qualsiasi altra cosa, il castano uscì dal negozio e gli toccò la spalla con fare triste.
"Gio!" Esclamò il ragazzo dai capelli tinti di blu.
Il castano lo guardò con aria affranta.
"Cosa è successo?" Domandò Alex.
Giorgio sbuffò.
"Costa più di quanto immaginassi " rispose il ragazzo allontanandosi dal negozio.
Giorgio ci teneva a comprare quel game boy color e a condividerlo con Alex.
Sospirò pesantemente, il che il ragazzo dai capelli blu capì a quanto Giorgio tenesse a quel oggettino.
Istintivamente il ragazzo sorrise e accarezzo i morbidi capelli leggermente mossi, del suo amico musicista, il quale lo guardò confuso.
Entrambi smisero di farci caso e continuarono la loro passeggiata per il centro commerciale.
"Cosa farai dopo?"
Arrivò per Alex la fatidica domanda.
Era messo alle strette.
Non voleva tornare a casa, se ne sarebbe sicuramente pentito, ma allo stesso tempo non poteva rimanere da Giorgio in eterno.
"Non ne ho idea" rispose senza dire altro.
Il castano aveva in qualche modo capito.
"Ascolta, mia madre ti ha accettato fin da subito e inoltre per me sei un grande amico, quindi per me puoi rimanere a casa mia fin quando non te la sentirai di tornare a casa" disse Giorgio evidenziando il fatto che il teppista fosse ben accetto in casa sua.
"Sicuro?" Chiese quest'ultimo.
Giorgio annuì.
"Mai stato più sicuro" rispose sorridendo.
Alex era stupito.
Non riusciva a credere alle sue orecchie.
Giorgio era come un angelo custode.
"Grazie Gio"
"Figurati "
E detto ciò, i due entrarono nel ennesimo negozio.
Stavolta era un negozio di abbigliamento e i due rimasero impietriti alla vista di tutti quei capi d'abbigliamento.
Il negozio era veramente grande.
Manichini ovunque, scaffali e appendiabiti sparsi qua e là per il negozio.
Il pavimento bianco rifletteva le figure dei due ragazzi imbambolati.
"Io vado per le giacche di pelle!" Esclamò Alex avviandosi verso una serie di giacche appese.
Giorgio rise.
Lui decise di guardarsi un po' in giro.
Si stava godendo la buona musica che passavano alla radio.
Mentre il ragazzo dai capelli blu si guardava intorno, vide a terra qualcosa che catturò la sua attenzione.
Si abbassò, quasi finendo sotto una serie di abiti colorati.
Un biglietto da cinquanta euro.
I suoi occhi si illuminarono e raccolse i soldi mettendoli in tasca.
Si alzò da terra e si avviò verso la cassa per far controllare se quei soldi fossero veri oppure falsi.
Nel mentre, Giorgio stava guardando alcune felpe.
Era sicuro che sarebbe rimasto lì per ore de qualcuno non lo fosse andato a prendere.
Fu proprio così.
Alex lo raggiunse di fretta, con un sorriso a trentadue denti.
"Gio, non ci crederai mai!" Esclamò fermandosi davanti al ragazzo castano.
Quest'ultimo lo guardò confuso.
"A cosa non crederò mai?" Domandò.
"Ho trovato cinquanta euro!" Esclamò felice il blu.
Giorgio sorrise a sua volta.
"Grande!" Disse quest'ultimo.
I due, ridacchiando e sorridendo, uscirono dal negozio per poter continuare il loro giro.
Quella mattina sarebbe stata per i due una delle migliori di sempre.

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