💙Capitolo 8🖤

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Il mattino seguente, i due ragazzi si alzarono presto per vivere una giornata indimenticabile.
Era sabato, ciò significava divertirsi e stare alzati fino a tardi.
Giorgio aprì debolmente gli occhi, feriti dalla luce del sole che filtrava dalla finestra.
Si mise a sedere sul letto e si strofinò goffamente la nuca.
Poi realizzò.
Scese al piano di sotto e trovò Alex già in piedi seduto al tavolo a chiacchierare con la madre.
"Buongiorno!" Esclamò Alex con sguardo allegro .
Giorgio accennò un sorriso.
"Buongiorno "
"Buongiorno tesoro" disse la madre alzandosi per dare un bacio affettuoso sulla fronte.
Giorgio era ancora visibilmente insonnolito , ma comunque abbastanza sveglio da capire che ore fossero.
"Andiamo a fare colazione fuori ?" Domandò il castano rivolgendosi ad Alex.
Il ragazzò annuì e sorridendo disse
"Va bene"
Giorgio chiuse gli occhi e tornò in camera sua per prepararsi.
Mise una maglietta blu, jeans neri strappati sul ginocchio sinistro, scarpe del medesimo colore, una giacca grigio scuro con cappuccio.
Uscì dalla stanca con un paio di cuffie nere al collo e i capelli leggermente spettinati, ma molto più ordinati di come erano quando si era appena svegliato.
"Andiamo?" Chiese il castano emozionato.
Il blu sorrise e annuì, seguendo il più piccolo che stava uscendo dalla porta di casa dopo aver lasciato un tenero bacio sulla guancia della madre.
La donna salutò i due.
"A più tardi ragazzi" disse la donna scuotendo la mano in segno di saluto.
"A dopo mamma"
"A dopo"
Dissero i due uscendo fuori casa.
"Dove si va?" Domandò Alex guardando curiosamente Giorgio.
Il ragazzo non rispose.
Aveva le cuffie alle orecchie e probabilmente aveva la musica a tutto volume.
A quel punto il ragazzo accennò un piccolo sorriso per poi togliere le cuffie dalle orecchie del castano e guadagnarsi uno sguardo furioso da parte di quest'ultimo.
"Potevi anche evitare " disse Giorgio con tono irritato.
"Nah, fare casini è la mia specialità"
I due risero.
"Ad ogni modo, dove hai intenzione di andare?" Ripetè Alex con più serietà.
"A fare colazione, sto crepando dalla fame" rispose l'altro ragazzo tenendosi lo stomaco.
"Bello!" Esclamò il blu sorridendo.
"Già. Ti porto nel mio posto speciale" Continuò il castano tirando un'occhiata al più grande.
Detto ciò, i due proseguirono per la strada indicata dal castano.
Sembrava che Giorgio si stesse dirigendo verso il lungomare.
L'atmosfera era tranquilla. Non c'era molta gente per strada, il che era piacevole secondo il chitarrista dai capelli castani.
Per lui quella tranquillità era un privilegio di cui pochi potevano goderne in quel preciso istante.
Sorrise.
L'aria fredda che scompigliava i capelli dei due ragazzi stava diventando sempre più una cosa anch'essa rilassante e piacevole.
"Per curiosità, di che posto si tratta?" Chiese Alex riprendendo il discorso fatto pochi minuti prima.
"Aspetta e vedrai" rispose l'altro.
Il blu alzò le spalle e ai arrese.
Continuarono a camminare per un bel po', fino a quando Giorgio non si fermò davanti ad un bar carino.
All'esterno era pieno di tavolini e qualche pachira posta ai lati del dehor, mentre all'interno vi erano un mucchio di chitarre appese come decorazione.
Quel bar faceva venire il batticuore al castano, per lui era semplicemente un paradiso.
Giorgio entrò senza dire nulla e Alex lo seguì.
Non aveva mai visto quel locale prima di allora.
Era concentrato a guardarsi attorno e ammirare le chitarre esposte.
"Ci sediamo qui?" Domandò il castano indicando un divanetto con un tavolino di legno.
Alex si risvegliò dai suoi pensieri e annuì sedendosi.
"Cosa prendi?" Chiese Giorgio sorridendo.
Alex ci pensò a lungo, fino a quando non ricordò di non avere un soldo dietro.
"Nulla" disse quest'ultimo abbassando lo sguardo .
Giorgio lo guardò con aria triste.
"Offro io, non ci sono problemi" rispose il castano sorridendo.
"No, perfavore non voglio creare altri problemi " rispose l'altro.
A quel punto un cameriere si avvicinò per prendere gli ordini dei due ragazzi.
"Buongiorno, cosa posso portarvi?" Chiese con cortesia il ragazzo del bar.
"Due cappuccini grandi e due brioche, una alla nutella e una alla crema, perfavore" rispose Giorgio sorridendo.
Alex lo guardò sconvolto.
Aveva lo stesso ordinato per tutti e due .
Quando il cameriere si allontanò dai due, Alex guardò malissimo il ragazzo castano.
"Ma avevo detto che" iniziò il blu.
"Siamo amici, non devono esserci formalità o altro tra di noi" rispose Giorgio interrompendo ciò che il ragazzo dai capelli blu stesse dicendo.
Alex sorrise e abbassò lo sguardo lusingato.
"Grazie Gio"
Quest'ultimo fece un sorriso raggiante, quasi un grado di illuminare la stanza se fosse stato possibile.
"Di niente"
Detto ciò, i due continuarono a chiacchierare, fino a quando i loro ordini non giunsero al tavolo.
I due guardarono la loro colazione con uno sguardo affamato.
Senza fare troppi complimenti, mangiarono e, una volta finito, Giorgio pagò il conto e i due continuarono la loro passeggiata.

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