💙Capitolo 34🖤

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Non appena arrivati a casa dei nonni, Alex iniziò a guardarsi attorno spaesato.
Il posto era molto campagnolo, pieno di alberi da frutto.
Erano praticamente in mezzo al nulla, ma neanche troppo lontani dalla città.
Vi erano gli zii di Giorgio, Viola e Mirko e sua cugina di tredici anni, Marina.
Viola sembrava una donna dolce, uguale a Rosalba, Mirko era un uomo simpatico, molto appassionato di sport e quant'altro, mentre Marina..beh, sembrava una ragazzina alquanto viziata, attaccata al cellulare a farsi continuamente selfie.
Aveva capelli castano chiaro, con varie meches bionde e occhi verdi. Indossava per l'occasione una maglia a maniche corte bianca, jeans verdi e converse bianche. Indossava svariati gioielli tra cui bracciali, orecchini pendenti a forma di cuore, una collana apparentemente dell'amicizia e una cavigliera sulla gamba sinistra.
Alex non la vedeva molto di buon occhio, ma avrebbe cercato di essere gentile e cortese per non ferire i sentimenti di Giorgio.
La famiglia entrò in casa, dopo la lunga serie di saluti, abbracci e baci.
I nonni di Giorgio erano adorabili e dolci, con un gran senso dell'umorismo e un sorriso che illumina la stanza.
Si stava bene e l'atmosfera era magica.
"Alex, spero sia di tuo gradimento" disse l'anziana signora accarezzando i capelli blu del ragazzo.
"È indescrivibile la maniera in cui mi sento a casa. Veramente, grazie di tutto" rispose il ragazzo sorridendo a sua volta.
L'anziana sorrise.
"Adoro i vostri capelli colorati" disse lei guardando sia il castano, che il blu.
Ai suoi occhi quei colori le ricordavano la sua adolescenza, probabilmente qualcosa che aveva a che fare con il ballo o con la musica in generale.
"Grazie" dissero i due ragazzi contemporaneamente.
Marina li osservava con aria sprezzante.
I loro capelli colorati le davano la nausea, per non parlare della loro allegria e genuinità.
Dopo pranzo, la nonna del castano propose al nipotino di suonare qualcosa con la vecchia chitarra classica che stava solitamente appesa al muro.
Giorgio accettò volentieri e mise la chitarra sulle gambe, per poi accarezzare delicatamente le corde in metallo.
Il legno era abbastanza leggero, con i segni del tempo visibili su di esso, ma tutto sommato la chitarra era ben messa.
Alex era curioso di sentire quale canzone potesse mai cantare il ragazzo.
Era proprio una playlist vivente, conosceva tantissime canzoni.
Giorgio decise di andare sul classico, suonando così una cover di una canzone di AVICII, the nights.
Si, magari non era poi tanto un classico, ma a sua nonna piaceva quella dolce melodia fatta con la chitarra.
Così, mentre il castano suonava e riceveva complimenti, Marina se ne stava in un angolo con il suo iphone a chattare con le amiche.
Non sopportava suo cugino, ne tantomeno la musica.
Fosse per lei la musica si sarebbe dovuta estinguere.
Svariate ore più tardi, i due ragazzi se ne stavano per conto loro a chiacchierare, mentre il resti degli adulti erano seduti fuori a godersi il sole e la dolce aria tiepida primaverile.
Alex stava godendo il tempo in famiglia, cosa che non era mai riuscito a fare.
Tutti erano sempre troppo occupati per lui.
I suoi nonni paterni non li aveva mai conosciuti e quelli materni non volevano avere a che fare con lui.
Prima di Giorgio, lui non aveva una famiglia.
"Gio?"
"Mh?"
"Dici che sto antipatico a tua cugina?" Chiese il ragazzo grattandosi la nuca.
"Nah, quella odia il mondo intero" rispose con tono rassicurante il musicista.
"Sarà, però ci guarda di storto da quando siamo arrivati" rispose a sua volta il blu.
"Si, beh, devi sapere che è sempre stata viziata, già da piccola. Quelli diversi da lei li considera strani, mostri, non normali e chi più ne ha più ne metta"
"È così terribile?" Chiese Alex sconcertato.
"Fidati, non vorresti mai avere a che fare con lei"
"Davvero?"
"Già"
Il blu sospirò.
Gli dava retta dopotutto, gli bastava pensare a come si era comportata a tavola.
Per tutto il pranzo tenne il telefono saldo nella mano sinistra a guardare su instagram make up artist e robe simili, per non parlare delle risposte arroganti che dava quando qualcuno le chiedeva qualcosa.
Eppure a vedere i genitori non sembrasse fosse loro figlia.
Attimi di silenzio, prima di sentire un forte rumore provenire dalla stanza degli ospiti.
I due ragazzi balzarono giù dalle poltrone di pelle e si recarono nella stanza da dove proveniva il rumore.

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