💙Capitolo 21🖤

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Giorgio quella sera era tornato a casa molto tardi.
Aveva una fame da lupi e la rabbia non gli era affatto passata.
Rosalba non capì il gesto del figlio.
Solitamente non amava uscire di sera, soprattutto da solo, eppure qualcosa aveva portato il ragazzo ad un opinione diversa.
Decise di non fare domande, dal momento che non ci trovava nulla di strano, beh, apparte il fatto che stava cambiando carattere.
Stava diventando più silenzioso e preferiva passare più tempo con la band.
Tutto il tempo lo spendeva dietro alla musica, a uscire e ai videogiochi, non esisteva più il legame che aveva giorni prima.
Con Alex, invece stava peggiorando.
Giorgio lo ignorava e Alex passava il suo tempo con Adam.
Giorgio si sentiva tradito.
Aspettate. Tradito...effettivamente non c'era nulla tra di loro, anzi, Giorgio non si era mai illuso, ma perché allora ci stava così male?
Nessuno sapeva.
Era andato subito a letto, senza toccare cibo.

Alex, però non era indifferente come sembra.
Notava molto i cambiamenti che l'amico stava subendo e ne era veramente preoccupato, solo, aveva paura di sbagliare qualcosa e ferirlo in qualche modo.
Voleva poterlo aiutare, ma era consapevole di essere lui il problema.

Il mattino dopo, Giorgio si era svegliato presto.
Era rimasto per ore nel letto a girarsi e rigirarsi, fino a quando non decise di alzarsi, stufo di starsene sdraiato.
Rosalba era apparentemente a lavoro e Alex dormiva.
Un sospirò scappò dalla bocca del castano.
Non sapeva cosa fare, per cui l'unica opzione logica era uscire e così fece.
Venti minuti dopo era già fuori casa.
Era piuttosto presto e faceva frescolino.
"Però lui è sempre gentile con me.." disse tra se e se.
Si stava comportando male e non doveva.
Tornò indietro e decise di preparare la colazione sia per lui che per l'altro ragazzo.
Rientrò in casa e di ritrovò faccia con faccia ad Alex.
"Dove sei stato?" Chiese il blu dubbioso.
Giorgio scosse la testa.
"Da nessuna parte in realtà"
"Gio"
"Cosa?"
"Dove sei stato?"
"Da nessuna parte!" Rispose infastidito il castano.
Alex lo guardò perplesso e Giorgio realizzò la maniera in cui aveva risposto e scappò nella sua stanza, chiudendo la porta e appoggiandosi ad essa, mentre con la mano destra era sopra la sua bocca, tentando di trattenere sia le lacrime che i singhiozzi.
Si sedette a terra, con le ginocchia al petto e il viso nascosto.
Alex, dall'altra parte della porta, teneva una mano su di essa, sperando di non aver fatto l'ennesima stronzata.
Gli dispiaceva esser così stronzo con il suo migliore amico, o per lo meno, lui vedeva la situazione così.
Giorgio non uscì dalla sua stanza per ore.

Il giorno trascorse così, nel silenzio più totale.

Sabato era arrivato in fretta e l'unica ancora di salvezza di Giorgio era quella serata dove avrebbe suonato di nuovo davanti a mezza città.
Alex non vi era stato in casa per quasi tutto il Giorno e il castano non aveva la minima idea di dove potesse essere.
Forse era naturale che non volesse passare più tempo con lui, dal momento che era incasinato e aveva iniziato a rispondere con arroganza quasi sempre.
La sua mattinata iniziò con le prove insieme al gruppo, per poi tornare a casa, pranzare, giocare un po' con il game boy, prepararsi e andare .
Tempo di fare tutti quanto, Giorgio era già al lungomare accompagnato da Mickey.
"Hey Gio, ti piacerebbe andare dal kebbabaro domani a pranzo?" Chiese il ragazzo.
Giorgio sorrise e annuì.
"Perche no" rispose il castano allegramente.
"Perfetto" rispose l'altro sorridendo.
Una volta arrivati, salutarono io gestore del locale, che aveva preparato loro quel che serviva tra casse e tutto.
I due chitarristi iniziarono sistemando i loro strumenti.
Nel frattempo, Valter e Cico stavano seduti a bere qualcosa.
"Ragazzi!" Esclamò Giorgio avvicinandosi ai due.
"Hey, qualcuno è di buon umore" disse Valter dando uno sguardo al rosso.
Quest'ultimo annuì.
"Emozionato, vedo" affermò Cico prendendo un sorso della sua bevanda.
Giorgio annuì.
"Già, non vedo l'ora di suonare" rispose il castano guardando la pedana con gli strumenti sopra.

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