💙Capitolo 23🖤

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"Gio, aspettami" piagnucolò Alex cercando di stare al passo del castano.
Quest'ultimo rise.
"Scusa, pensavo ti portassi sempre lo skate dietro" rispose l'altro ragazzo sorridendo.
Il blu alzò gli occhi al cielo.
"Mi sono dimenticato "
"Pazienza "
Erano le tre del pomeriggio e ormai i due si erano salutati con gli altri membri della band.
Insieme avevano trascorso una bella mattinata.
Insieme a Cico, vi era anche Strecatto, che nonostante la timidezza, mostrava tanta simpatia verso gli altri.
"Sai, Cico e Stre si piacciono a vicenda" disse Giorgio cambiando discorso.
"Lo avevo notato" rispose Alex ridacchiando.
"Ma non si sono ancora detti nulla? Intendo dei loro sentimenti " Chiese quest'ultimo con un pizzico di curiosità.
Giorgio alzò le spalle.
"Sinceramente non so, ma hanno un modo loro di intendersi. Si sono conosciuti per puro caso e qualcosa in loro è sbocciato come un fiore" rispose Giorgio con fare da poeta.
"Mamma mia che filosofo" commentò il blu.
Una risata da parte del castano riecheggiò per le strade.
"E noi?"
"Mh?"
"Noi come ci siamo conosciuti, Giorgio?"
Aveva detto si nuovo il suo nome per intero.
Il chitarrista si girò accennando un sorriso.
"Effettivamente non saprei "
"Già, è successo tutto così in fretta" concordò Alex.
I due tornarono a casa.
Alex si sedette sul divano.
La madre del ragazzo non c'era, ma aveva lasciato un biglietto sul bancone della cucina.

Sono uscita a prendere qualcosa per cena.
-Mamma

Giorgio lesse il biglietto e lo disse anche al ragazzo che si era seduto sul divano.
"Chissà cosa cucina" si chiese il blu.
Il castano alzò le spalle.
Anche quest'ultimo si sedette.
Alex fece un sorrisetto e prese il game boy nella mani sinistra, mentre con la destra rinchiudeva il castano in un abbraccio.
Si poggiarono al bracciolo del divano e passarono così una buona mezz'ora, mentre aspettarono Rosalba.
"Alex..?"
"Si?"
"..niente"
"No, dimmi"
"Nulla, stavo per dire una stronzata"
"Ma io voglio saperla lo stesso"
"No, veramente "
Alex sospirò.
"Va bene" rispose quest'ultimo con tono gentile.
I due continuarono a giocare con il loro game boy fino a quando Rosalba non tornò a casa.
A quel punto, i due ragazzi di alzarono dal divano per aiutare la donna a rimettere apposto la spesa.
"Ciao mamma" salutò Giorgio.
"Ciao amore, allora, come è andata la vostra giornata?"
"Bene! Oggi c'era anche Stre a pranzo"
"Oh, bene, mi fa piacere" rispose la madre sorridendo mentre metteva anche lei apposto alcuni alimenti nelle credenze della cucina.
"Ah, Rosalba, potrei domandarti una cosa?" Iniziò Alex guardando verso la donna.
"Certo, dimmi pure"
"Potrei portare Giorgio a fare una passeggiata più tardi?"
"Che sono mo? un cane!?" Intervenì Giorgio fingendosi offeso.
La madre del ragazzo e Alex risero.
"Ho capito..va bene, a patto che stiate in luoghi dove c'è gente e che non torniate tardi" rispose la donna.
"Grazie " disse Alex contento.
Rosalba sorrise al ragazzo.

Svariate ore più tardi, precisamente dopo cena, i due ragazzi si prepararono per uscire.
Giorgio si diede una pettinata e Alex si mise un po' di profumo e la giacca di pelle.
Niente skate quella sera, una passeggiata sarebbe stata l'idea migliore.
Così, una volta pronti, salutarono Rosalba e uscirono.
Saranno state le otto di sera e il coprifuoco per loro era alle dieci, quindi avevano due ore da passare fuori.
Giorgio teneva il cappuccio della felpa alzato, in modo da avere la testa coperta ad eccezione per qualche ciuffo che fuoriusciva da esso.
I due camminavano vicini, ma senza tenersi per mano o altro.
Si prosperava una serata tranquilla.
Lo sguardo di Alex era fisso negli occhi scuri del castano.
Erano qualcosa di magnifico.
Così scuri e profondi, quasi da non riuscire a decifrare quel suo sguardo.
I due arrivano sul lungomare e si sedettero in tutta tranquillità su una panchina.
Giorgio si chiedeva come non si fosse stufato di ritrovarsi sempre al lungomare, ma quelli erano dettagli inutili.
Il castano, come al suo solito, incrociò le gambe e si aggiustò il cappuccio in modo che non gli cadesse.
Guardava il mare con sguardo perso e Alex si intenerì.
"Sono fortunato" parlò il blu.
"Perche?"
"Perchè ti ho vicino"
Un sorriso sfuggì dalle labbra di Giorgio.
"Sei la persona migliore che mi poteva capitare"
Giorgio sorrise.
"Anche tu.. mio skater"

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Ho deciso che da ora inizierò a mettere immagini a fine capitolo anche se a editare i gacha e a disegnare faccio schifo.

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