6. Verità

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Pov's Naruto.

Mikó sospira abbassando lo sguardo. Inizio a sentirmi teso anche io, l'ansia sta sopraffacendo la mia curiosità tanto che adesso ho quasi paura di sapere cosa nasconde.
Dal suo atteggiamento sembra sia qualcosa di terribile, però la mia sensazione è che non sia nulla di così grave ma forse lei lo vede come un problema insormontabile. E questo fa aumentare anche la mia tensione in merito.
Nonostante ciò le sollevo il viso da sotto il mento per farmi guardare e cerco di mostrarmi rassicurante facendo un piccolo sorriso comprensivo per darle coraggio.

Mikó: ...sono un uomo...

A primo impatto resto pietrificato. Come è possibile? Non me ne sono minimamente accorto...nessuno se ne è accorto. È troppo femminile, neanche la sua tonalità di voce concede il dubbio, come fa a parlare con una voce del genere?

Mikó: Mi chiamo Sasuke Uchiha. Se vuoi licenziarmi sai quale contratto strappare.

Si alza dal divano ma lo trattengo afferrando il suo polso riportandolo a sedersi vicino a me. Nonostante lo shock iniziale non smette comunque di piacermi, e poi, anche se fosse, non lo avrei mandato via comunque.

Naruto: Non ci penso nemmeno a licenziarti, sei la star indiscussa del pub e voglio che la cosa rimanga così.

Mikó: A te sta bene?

Naruto: Certo. Solo devi spiegarmi come fai a non destare il minimo sospetto...e vorrei sentire la tua vera voce.

Mikó: Trucco, extension...reggiseno ultra imbottito. Non è tanto difficile avendo ereditato molto i tratti di mia madre. Anche Mikó è ispirato a lei, si chiamava Mikoto.

La sua voce ora è molto virile, completamente diversa. Sembra impossibile che possa parlare con quella tonalità femminile senza neanche l'ombra di quella reale, non ho mai conosciuto nessuno prima in grado di farlo.

Naruto: I tuoi colleghi ne sono a conoscenza?

Mikó: Solo Sakura ed Ino, abbiamo fatto le scuole insieme. Sono state loro a farmi assumere. Inizialmente dovevo lavorare nella zona bar, poi Orochimaru ha deciso che sarei stato meglio sul palco ma come ragazza.

Naruto: Ok. Allora a lavoro starò attentissimo a parlarti al femminile. Per quanto riguarda noi due invece...?

Mikó: Noi due cosa?

Naruto: Beh...tu mi piaci lo stesso, sono sincero.

Mikó: Dovresti vedermi al naturale prima di parlare.

Naruto: Se vuoi cambiarti aspetto quí.

.

Pov's Sasuke.

Annuisco e vado in camera a prendere i miei vestiti normali, poi mi dirigo in bagno per cambiarmi e togliere trucco ed extension.
In pochi minuti sono di nuovo me stesso e torno da Naruto accorgendomi che sta guardando una foto accanto alla TV.

Sasuke: Lui era mio fratello Itachi. Faceva il militare ed è morto in guerra.

Naruto: Mi dispiace...aveva un viso dolcissimo, non sembra nemmeno uno da scegliere un lavoro del genere.

Sasuke: No, infatti. Glielo impose nostro padre.

Mi siedo sul divano e lui rivolge di nuovo l'attenzione a me ma non fa una piega. Mi guarda esattamente come prima, come se niente di ciò che vede ora possa far variare il suo pensiero nei miei confronti.

Naruto: Sei bellissimo.

Sasuke: Perciò continuerai ad accompagnarmi a casa ogni sera?

Naruto: Ahahah. Questo è sicuro.

Si avvicina di nuovo a me col viso a pochi centimetri dal mio. Non so perché ma lui non mi ripugna affatto, forse poiché è una persona pulita ed un po' ingenua. Poi è troppo buono e leale, con un senso di giustizia da invidiare.
Non posso non essergli grato per quello che ha fatto per me, e non solo per me ma anche per i miei colleghi.
Ma so che non è il senso di gratitudine che mi spinge ad annullare questa piccola distanza tra noi e baciarlo, a sentire come si deve le sue dolci labbra non avendo più pensieri che mi rendono teso come una statua. Forse, in un certo modo, mi ha conquistato.
Mi sposto sulle sue gambe avvolgendo le braccia intorno alle sue spalle, continuando a baciarlo, e lui mi abbraccia intorno alla vita facendomi sentire ancora più al sicuro.

Naruto: Allora...vuoi essere il mio ragazzo?

Sasuke: Possiamo provare.

Naruto: Cos'è? Una concessione? Guarda che non devi acconsentire perché sono il tuo capo.

Sasuke: Se non volessi ti avrei mandato a fanculo lo stesso, non pensare che sono uno che si vende.

Naruto: Non lo penso affatto, voglio solo essere sicuro che non lo fai perché ti senti in debito o cose simili.

Sasuke: Ti assicuro che non ho alcun motivo che possa spingermi a tanto. Nemmeno se mi avessi salvato da morte certa lo farei per pura gratitudine. Ti parlo seriamente, non sono gay e non ho mai neanche guardato un uomo, ma tu hai qualcosa di particolare e desidero provare a stare con te...non ti assicuro che possa funzionare, non so nemmeno come faccia tu a piacermi. Vediamo come va e basta, ok?

Naruto: Va bene. Non avrei mai pensato di piacerti. Magari fino ad un'ora fa si, poi comprendendo tutto e pensando a come ti sei irrigidito ai precedenti baci, ho creduto che mi stavo solo illudendo con te.

Sasuke: Non ero rigido per te, ma solo per le preoccupazioni.

Mi sorride in modo completamente genuino ora che ci siamo chiariti e tolti ogni dubbio. Avverto un senso di benessere che non provavo più da tanti anni, dall'ultima volta in cui ho visto mio fratello.
Non è esattamente lo stesso modo in cui mi sentivo con Itachi però, ma è normale essendo due rapporti completamente diversi.
Bacio ancora Naruto, automaticamente, muovendomi di puro istinto. Come se le sue labbra fossero improvvisamente diventate una calamita per le mie. Mi sento bene nel godere di tanta dolcezza, cosa che non pensavo ormai nemmeno più di meritare, dubitavo persino che esistesse al mondo una persona come lui.

Naruto: Allora, cara Mikó. Si sta facendo tardi e domani ti voglio in forma, voglio vedere che bello spettacolo mi porti.

Sasuke: Ok. Ti consiglio di metterti un paio di pantaloni larghi per domani. So già come inaugurare il cambio di gestione.

Mi alzo lasciandolo con l'espressione più curiosa che gli abbia visto in volto.

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