Pov's Naruto.
Riaccompagno a casa Sasuke come ogni notte ma continua a non piacermi affatto dove vive. A parte la palazzina malandata ho visto qualche vicino poco raccomandabile, e lui rientra ed esce di quí sempre nei panni femminili.
Come se non bastasse ho saputo da conoscenti che questa zona è piena di tossicodipendenti.
Per quanto lui si sappia difendere bene ho sempre il timore che capiti qualche pazzo che possa sovrastarlo. Non posso anche venire a prenderlo prima del lavoro, ho provato solo ad accennarlo e quasi mi mangiava vivo.
A questo punto serve una soluzione più drastica, sperando che intacchi meno il suo orgoglio.Naruto: Vorrei che ti trasferissi a casa mia.
Mikó: Non ti sembra un po' presto?
Naruto: Sto più tranquillo. Poi ho due camere da letto vuote oltre la mia, puoi scegliere quella che vuoi. Hanno anche il bagno privato.
Mikó: Tu ti preoccupi troppo.
Naruto: Te lo chiedo per favore, mi angoscia questo posto. Voglio saperti al sicuro.
Mikó: A patto che mi detrai l'affitto dallo stipendio.
Naruto: Non ti detraggo proprio niente. Ti sto chiedendo di venire da me, non dicendo che voglio affittare le stanze.
Mikó: Non sia mai che accetti un compromesso, vero?
Naruto: L'unica cosa che posso accettare è vederti tranquilla e lontana da gentaglia.
Lo vedo che è tentato di accettare, ma ha anche un forte orgoglio che lo trattiene dal farlo. Però io sono molto più testardo di lui, non cederò finché non mi dirà di si.
Restiamo in silenzio uno di fronte all'altro, davanti alla palazzina, a sfidarci con lo sguardo, un tacito duello che potrebbe andare avanti all'infinito.
Incrocio le braccia al petto senza smuovermi dalla mia posizione, questa volta non accetto repliche.Mikó: Ti avviso che ho un caratteraccio.
Naruto: L'ho già capito. È un si allora?
Mikó: Tanto non c'è verso di fari cambiare idea, lo hai già dimostrato. Perciò va bene, accetto di trasferirmi da te.
Naruto: Perfetto.
Sorrido prendendo il cellulare per mandare subito un messaggio col suo indirizzo ad un amico che si occupa di traslochi, specificando che entro sera voglio tutto sistemato.
Naruto: Prendi quello che ti serve intanto ed andiamo da me, al resto ci penserà il traslocatore nel primo pomeriggio.
Mikó: Detto-fatto insomma...ok, torno subito...
.
Pov's Sasuke.
Mi sento quasi un approfittatore, lo so che non ha senso perché infondo io non ho chiesto nulla, fa praticamente tutto lui di testa sua.
Guardo la foto di mio fratello chiedendomi se ho fatto bene ad accettare, se fosse ancora quí sicuramente mi direbbe di andare.
Infilo la cornice nel borsone con qualche vestito e le cose di lavoro e poi esco tornando da Naruto, lui si prende il mio bagaglio caricandoselo su una spalla e mi prende per mano iniziando a camminare, portandomi via da quí.Mikó: La chiave di scorta è dentro una piccola crepa nel legno della porta.
Naruto: Ok, lo scrivo al traslocatore.
Mikó: Sto morendo di sonno, accidenti a te.
Naruto: Se vuoi ti porto in braccio.
Mikó: Non ci pensare nemmeno!
Ride...io mi incazzo e lui ride. È così solare, praticamente il mio opposto, eppure mi attira sempre più a sé, come se in qualche modo creassimo una sorta di equilibrio, come il giorno e la notte, luce ed oscurità.
Mi rendo conto che mi piace il suo sorriso, non ho smesso un secondo di guardarlo. Trasmette gioia, pace e tranquillità.
Prende le chiavi dalla tasca ed apre un portone, perso nei miei pensieri non mi ero nemmeno accorto di essere arrivato a destinazione. Prendiamo l'ascensore salendo all'ultimo piano ed entriamo a casa sua, mi spiega velocemente come è composta e mi mostra le due stanze libere. Io, senza pensarci troppo, prendo la camera accanto alla sua, poi gli do un bacio, ringraziandolo, prima di chiudermi dentro e crollare esausto sul letto..
Pov's Naruto.
So che è molto stanco, prima la festa, poi io che scelgo sempre i momenti più assurdi per fare le cose, mi pare giusto che lo lascio andare a riposare ora. Infondo sono già le sei del mattino.
Per quanto mi riguarda non ho molto sonno, mi sento piuttosto gasato ed euforico in questo momento. Provo comunque ad andare a stendermi sul mio letto ed a cercare di dormire, altrimenti rischio di crollare a lavoro come facevo quando andavo a scuola.
Mi risveglio che sono già le due del pomeriggio con una fame assurda, vado in cucina e, sorpreso, trovo già tutto pronto a tavola.Sasuke: Buongiorno. Ho preparato direttamente il pranzo data l'ora.
Naruto: Da quanto sei in piedi?
Sasuke: Dalle dieci, non ho bisogno di dormire tanto.
Mi cade involontariamente l'occhio tra le sue gambe mentre viene a sedersi a tavola, ma non riesco a capire come stia messo essendo in tuta.
Poi lo guardo in volto arrossendo imbarazzato per i miei stessi pensieri.Sasuke: Dove stavi guardando?
Naruto: S-stavo solo pensando ad una cosa...
Fa un mezzo sorriso appoggiando il mento sul palmo della mano facendomi comprendere che non mi crede affatto. Ed io faccio il vago iniziando a mangiare, stupendomi di quanto sappia cucinare bene.
Nel frattempo continuo a pensarci, quando mi incuriosisco su qualcosa diventa un chiodo fisso finché non soddisfo la curiosità stessa. E non è la prima volta che lo guardo lì cercando di scorgere qualcosa, ma prima d'ora non ero stato beccato...almeno penso.Sasuke: Ho visto che stanno ristrutturando il locale di fronte allo Snake, dall'altra parte della piazza. Chissà cosa vogliono farci.
Naruto: Apriranno un night club tra in paio di mesi...per la gioia di Kiba.
Sasuke: Ci ruberanno parecchi clienti allora.
Naruto: Non necessariamente. È un'attività diversa e l'orario di apertura sarà ben più tardo rispetto al nostro da ciò che mi ha detto Shikamaru.
Sasuke: Si è già informato su tutto?
Naruto: Non è uno che perde tempo attendendo che aprano, lui si muove in anticipo per essere pronto a prevenire eventuali problemi. Per questo è il mio direttore generale, non potrei chiedere di meglio.
STAI LEGGENDO
The Snake Pub
FanfictionSasunaru hard yaoi/scene esplicite Naruto si è appena laureato e decide di festeggiare con i suoi amici in un particolare pub ove gli hanno detto che ci sono bellissime e talentuose ballerine. Lì, sul palco, vede Mikó, definita la stella del locale...