guerra e pace

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buona lettura ;)

Fisso il pavimento della mia stanza mentre finisco il mio amato Kinder Bueno bianco.

giro lo sguardo alla scatola blu disposta sul pavimento e un sorriso spontaneo spunta sul mio viso.

Gabriele mi aveva salvato la vita con essa, come si dice? ah sì cibo giusto al momento giusto.

Sento l'ennesimo rumore di passi fuori e faccio una smorfia contrariata.

Cavolo era da tipo mezz'ora che qualcuno si ostinava a camminare davanti a casa mia senza motivo.
Come se ci fosse qualcosa di bello da vedere nel vicoletto dove abito oltre la spazzatura,qualche albero e dei girasoli piantati in giardino.

Tra poco sarei scesa e avrei denunciato la persona per disturbo in suolo pubblico e non sto scherzando.

era denunciabile no?

Mi alzo e butto la carta del Kinder Bueno nel contenitore della spazzatura riposto sotto la scrivania, poi mi appresto a nascondere per bene la scatola blu sotto il mio letto.

Mia madre mi avrebbe buttato tutto se ne fosse venuta a conoscenza.
già sentivo la sua voce nasale " Beatrice gli zuccheri!" gli zuccheri sto cazzo mamma fammi deprimere in santa pace.

All'improvviso sento degli strani abbai di un cane provenire dall'esterno, assottiglio gli occhi, mi sembra quasi vagamente familiare.

Non era Pi?

scaccio subito il pensiero mettendomi una mano in testa, cavolo che sottona perché dovrebbe esserci Pi sotto casa mia? sarà solo la mia stupida immaginazione.

Mentre mi autoconvinco sento un altra serie di abbai che viene accompagnata dal rumore della sedia di mia mamma che striscia verso il pavimento.

- Bea io sto andando a lavoro, ci vediamo stasera ok? -
mi avvisa lei con una faccia molto contrariata,avrà sentito anche lei gli abbai sicuramente. Lei odia i cani come odia praticamente qualsiasi forma di vita.
ecco perché non abbiamo mai avuto nessun animale in casa.

- va bene-
dico mentre mi alzo e fingo di prendere un quaderno dalla mia scrivania per non guardarla negli occhi, potrebbe accorgersi delle mie occhiaie e non voglio che mi faccia il terzo grado anche lei come Ric.
Non che le interessi, credo.

- tu studia miraccomando, madonna questo cane che casino -
mi dice lei sbuffando per poi uscire lamentandosi.

Sento la porta chiudersi e io chiudo distinto anche il quaderno sdraiandomi a letto.

sto quasi per avviare della musica sul mio telefono quando delle voci provenienti dall'esterno attirano la mia attenzione.

- leva questo lurido cane dalla mia strada! cosa vuoi ragazzina?!-
le urla di mia madre si sentono anche a porte chiuse e la cosa mi fa sbuffare, è sempre la solita.

- io? io niente signora in realtà dovrei salire -
una voce inconfondibile arriva all'improvviso al mio orecchio, e non sto parlando delle urla di mia madre.

Balzo sul posto e corro fuori casa senza neanche vedermi allo specchio.

- Ari?-
sussurro sentendomi senza fiato per le scale appena fatte, o almeno credo sia per quelle.

lo sguardo di Arianna si sposta subito su di me, i nostri occhi si incontrano ed io dopo non so quanto tempo torno a respirare.

nonostante lo sguardo confuso di mia madre che ora preme verso di me non riesco a sganciare lo sguardo dal suo, è come una calamita.

- oh Bea ciao stavo per chiederti se potevo salire-
mi dice lei sorridendomi imbarazzata non interrompendo il contatto visivo.

alzo un sopracciglio, era seria? davvero?

sunflowers//arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora