Carletto

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Alice è veramente una guastafeste.

Vi chiedete il perché?
ecco bhe, diciamo che come una nonnina in pensione mi ha cacciato a letto perché domani devo andare a scuola.

Lei però è restata sveglia ovviamente, si sta vedendo un film con Sara, scontato.
Ormai passano un sacco di tempo insieme.
non me la raccontano giusta quei due.

Avrei indagato meglio domani.





Ed è per questo che mi ritrovo a contorcermi nel letto mentre fisso le mura bianche davanti a me.
Mi mette angoscia non vedere neanche un minimo di colore, dovrei colorarle in qualche modo.

Mi rigiro di nuovo nel letto cercando di trovare una posizione comoda ma soprattutto il sonno che non ho assolutamente in questo momento.

Uno strano senso di ansia e agitazione mi si appiglia nel petto e senza sapere perché una serie di Pensieri intrusivi iniziano a accerchiarmi la mente come uccelli predatori.

È stata la scelta giusta quella di andarmene da casa?

Ora che la mia stanza è incustodita papà ci rientrerà un altra volta?

Il girasole di nonna cazzo! l'avevo lasciato in stanza, e se papà rompe pure quello? non voglio neanche immaginare uno scenario simile.

Dopo questo ultimo pensiero faccio la scelta che mi pare più ovvia,mi alzo dal letto e dopo pochi secondi le mie gambe si muovono da sole nel corridoio alla ricerca di una stanza in particolare.

La stanza di Arianna.

Busso una volta e quando sento la sua voce dire avanti mi faccio coraggio e mi sporgo verso l'entrata.

- ciao-
dico imbarazzata, non so effettivamente cosa ci faccia qui, so solo che non c'è la faccio a restare sola in quella stanza, troppi pensieri.

- ciao-
Arianna illumina la stanza con il suo sorriso gentile che mi sprona a fare un passo avanti.

Ci guardiamo un po' fino a quando io non sospiro.

- mi chiedevo, posso dormire qua con te? capisco se mi dici di no scusa è stata un idea stupida solo che non riesco a dorm- dormire e quindi non s-so mi chiedevo questo ecco, tranquilla fa niente -
Come succede sempre finisco per balbettare e Arianna mi guarda con un sorriso confuso.

- va bene -
Dice lei e la cosa mi fa alzare un sopracciglio, va bene per quali delle miliardi di cose che ho farfugliato?

Lei sembra capirlo perché trattiene una risata e specifica.

- puoi dormire qua, puoi dormire qua quando vuoi in realtà, forza vieni -
Sbatte la mano sopra il letto e così io chiudo la porta sedendomi accanto a lei.

- scusa se ti disturbo, probabilmente neanche hai sonno e sei costretta a spegnere la luce-
le dico e lei si affetta a scuotere la testa e a accarezzarmi le punte dei capelli.

- non disturbi mai, stavo andando a dormire anche io comunque -
e detto questo mi indica le coperte, mi metto sotto di esse mentre lei spegne la luce.

Mi raggiunge nel letto e si mette sdraiata accanto me, restiamo pochi secondi in silenzio mentre io cerco di controllare i miei battiti accelerati dovuti alla sua presenza e al suo corpo che sfiora il mio.

giro lo sguardo notandola già intenta a fissarmi.

- perché non mi hai mai parlato della tua situazione a casa?-
sussura debolmente mentre con una mano sistema i capelli scompigliati che le ricadono sul viso.

La domanda arriva veloce e spiazzante come uno tsunami alle mie orecchie nonostante il volume della voce molto basso.

Mi giro verso di lei cercando di formulare una risposta adeguata.

sunflowers//arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora