"Bla bla bla" Queste erano le cose che sentivo dalle persone che mi circondavano. Il brusio di sottofondo nei corridoi, i miei amici che mi strattonavano per sapere come stavo, era più che evidente!! Sono stata lasciata è per una giusta causa, ma ora basta!!! Mancavano ancora quattro ore alla fine delle lezioni, ovvero chimica, biologia, lettere inglesi con Peterson e storia con la professoressa Buke, una vera lagna!! Ma la scuola non mi faceva pensare e tenermi la mente occupata ora sembrava essere l'idea più intelligente degli ultimi tempi! Evitavo e schivavo persone, tutti oggi volevano parlarmi, se era sempre stato così era la prima volta che me ne rendevo davvero conto. Passarono le due ore successive, mancavano solo le più pesanti. Passai al mio armadietto a lasciare e prendere i libri. Attaccata all'anta verde e scolorita, c'era un biglietto scritto con una calligrafia eccellente. Non era di Daniel, avrei riconosciuto i ghirigori sulle elle. Presi il biglietto tra le mani, riconossi subito quel profumo incredibile di dopobarba e naturale che emanava il suo stupendo corpo. Ero in fibrillazione!! Sul biglietto c'era scritto che sarebbe venuto a prendermi dopo le lezioni e di aspettarmi vicino al cancello principale. Ora avrei passato le due ore successive a chiedermi, se ero abbastanza ripulita rispetto a come ero ieri. Quando suonò l'ultima campanella scappai in bagno a darmi una sistemata. Mi truccai leggermente, matita e mascara, e un po' di correttore per le occhiaie. Passai di corsa al mio armadietto e scambiai i libri che mi servivano per il giorno dopo. Quasi di corsa attraversai i corridoi e uscii fuori in cortile. Era sotto un albero, all'ombra con la sua moto e teneva tra le mani due caschi, il cuore mi martellava nel petto, le farfalle nello stomaco fecero le capriole. Mi fermai un secondo ad ammirarlo e in preda alla fibrillazione, feci due bei respiri profondi e mi incamminai verso di lui. Sarebbe stato un pomeriggio fantastico, mi chiedevo solo dove sarebbe stato.
........................Marc.......................
Era quasi ora che andassi da lei, il cuore sembrava potesse battermi di nuovo nel petto. Passare del tempo con lei faceva tornare a galla il vecchio umano che c'era in me, ero solo fuori forma da 500 anni ma con lei mi veniva naturale. Lei riusciva a scalfire la mia corazza da vecchio vampiro e la cosa mi faceva sorridere. Vederla camminare, i suoi capelli lunghi castani dorati con i riflessi rossi alla luce del sole, gli occhi nocciola che scintillavano ogni volta che mi vedeva, quel suo corpo snello e flessuoso risvegliava in me antichi istinti. Lei doveva essere mia a qualunque costo, se ciò significava tornare a comportarsi da umani allora sarebbe stato così. La guardai avvicinarsi con passo felino, era molto più aggraziata di quel che credeva. In questo la sua autostima era bassa e di certo quel casca morto idiota di Daniel non l'aveva affatto aiutata. "Salut mon chery!" Baciarla era sempre più dissetante di qualsiasi bevuta a base di sangue e alcol. le sue labbra sapevano di miele e il respiro caldo e speziato nella mia bocca mi faceva venir voglia di averla ovunque.
.......................Emily.........................
Mi baciò così intensamente che dovetti staccarmi per riprendere fiato. "Allora? Dove si va?" Ero così eccitata all'idea di passare un po' di tempo insieme! "Tieni, salta su e lo vedrai." Mi passò il casco e lo afferrai al volo, lo infilai e salii sulla moto. Adoro la velocità!! Lo sentii ridere, ovvio che lo sapeva sicuramente aveva curiosato nei miei pensieri, ma poco importa. Quando andavo veloce avevo la sensazione di poter andare ovunque avessi voluto. La nostra destinazione era la spiaggia, pic nic e sole! Meglio di così non si poteva poltrire. Risi tra me e me, mi aveva portato per farmi svagare. Passai gran parte del pomeriggio a sonnecchiare al sole e abbronzarmi. Di tanto in tanto sentivo le dita agili e fredde di Marc accarezzarmi una guancia e farmi il solletico. Il tempo passò così, sole, mare e buon cibo.
STAI LEGGENDO
Persa tra le ombre
VampirEmily si rese conto che non poteva più fare a meno di lui. Mise da parte il suo orgoglio almeno in parte e partì per lui. "A cosa l'amore poteva spingermi se non a farmi soffrire e vivere tanto intensamente! Lui non poteva...