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23 Dicembre 1991

Mi sveglio in un bagno di sudore, incubo penso tra me e me. Come tutti i giorni sento Jonathan.

«Will, El, vestitevi ci aspetta un lungo viaggio. Oltretutto dobbiamo passare a prendere Dan» dice urlando come al suo solito.

Mi siedo a mezzo busto sgranchendomi la schiena sudaticcia. Mi alzo e apro l'armadio praticamente vuoto. Scelgo di mettermi una camicia a quadri rossa e nera e un pantaloncino di jeans. Scendo le scale e mi ritrovo El davanti. LETTERALMENTE DAVANTI. Sta mangiando i suoi amati eggos. Gli piacciono molto i waffles eggos! Mi siedo al tavolo e metto a tostare una fetta di pane. Nel mentre vado in bagno a sciacquare la faccia è improvvisamente buio.

Apro gli occhi e mi ritrovo nel... il sottosopra? «Jonathan!» urlo. «Dan! El!» di nuovo. «Che qualcuno mi aiuti!» sento dei "versi" «Il demogorgone» inizio a piangere, degludisco. Cerco di mantenere la calma ma poi mi sento come "svenire", capogiri e sangue dal naso «M-ike» balbetto.

«Will! Will!» sento la voce di El rimbombare nelle mie orecchie
«El?» domando sottovoce
«Si, sono io, sono qui» dice lei tranquillizandomi «Jonathan!» inizia ad uralre facendomi fischiare le orecchie. Le copro ma senza successo.
«Ehi Will, puoi dirci che è successo» in un attimo anche Jonathan era lì a tranquillizarmi. Provo a descrivere.
«Era, era tutto buio ero nel sottosopra e io urlavo e c'era il demogorgone e non sapevo cosa fare e vi ho urlato» Vedo le loro faccie sconvolte, mi accorgo di aver detto di nuovo cose a caso, senza un senso, le mie pratiche parole scompigliate o almeno così le chiama mia madre.

Jonathan mi guarda e dice «Te la senti di partire? O vuoi restare qui?»
«No andiamo.» rispondo immediatamente in modo secco. Mi aiutano a rialzarmi e prendo la fetta di pane che avevo lasciato a tostare, gli spalmo la marmellata e me la metto tra i denti. Salgo di sopra a prendere le valigie e noto un piccolo quadernino inutilizzato. Prendo i miei pastelli e quel quadernino che senza pensare ficco nello zaino. Pare strano. Un quaderno mai utilizzato? Da me? Su ogni quaderno c'è almeno uno dei miei disegni, o come le chiama Dan, opere d'arte. «Andiamo ragazzi.» la voce di Jonathan spezza i miei pensieri. Scendo dalle scale del secondo piano e salgo in macchina insieme alle valige e al mio zaino.

_________________________

Dopo aver preso Dan ci siamo precipitati all'aeroporto. Siamo in ritardo.

«Allora... okay, il nostro volo e quello, a quanto pare non siamo gli unici in ritardo!» dice Dan facendo ridere tutti, tutti tranne me.

Non gli avevo detto cosa era successo quella mattina, semplicemente non volevo farlo preoccupare. Lui sapeva cosa era successo in passato. Gli ho raccontato ogni cosa da quando siamo amici, non so se mi abbia creduto ma così sembra, almeno credo.

«Will, è da stammattina che ti vedo pensieroso, qualcosa non va?» dice lui preoccupato
«No niente, e solo che sono in ansia di rivedere Mike! E tutti gli altri naturalmente» non ho mai capito perchè Mike era ed è sempre la prima persona di cui o con cui parlo. Certo siamo migliori amici, o almeno eravamo.
«Sarà. Meglio dirigerci verso l'aereo, okay?» Mi domanda pensieroso
«Certo!» rispondo io in modo secco.

-In aereo-

«Bhe questo è il mio posto!» Guardo il biglietto
«Dan sei affianco a me. Dove vai?» gli dico alzando il tono della mia voce «Stavo sistemando i bagagli nella cappella! Stupido.» inizia a ridere
«Stupido sarai tu» dico indicandolo. Aspetto che si sieda per poi mettermi la cintura. Nel mentre mi perdo nei miei pensieri. E se Mike non mi volesse tra i piedi? E se volesse stare solo con El? Dustin vorrà ancora andare al Arcade il venerdì sera? Lucas e Max stanno ancora insieme? Si ricordano come si gioca a D&D?
«Terra chiama William»
Sento la voce di Dan che, come al solito, interrompe i miei pensieri
«Mi hai almeno ascoltato?» domanda lui
«Emh... no» dico io quasi sussurrando Scoppia a ridere
«Ho chiesto se avessi parlato con Mike» mi domanda
«Perchè avrei dovuto?» domando io
«Bhe si ritrova uno sconosciuto in casa, credo che due domande se le faccia» Dice lui ridendo. Non ci avevo proprio pensato! Sono stato uno stupido. Se non gli stesse simpatico? E gli desse fastidio Mike? E se fosse il contrario? Okay William, basta domande.
«Okay, ho capito, ci parlerai quando lo incontreremo» Dice lui
«Umh, si certo» cerco di sembrare convincente

-A casa Wheeler-

El si precipita di corsa all'ingresso di casa Wheeler mentre io, affiancato da Dan, aspetto che la porta si apra. Ad aprirla è Mike.

«El!» grida Mike abbracciandola

Sul ciglio della porta noto Lucas, Max, Dustin, Nancy e guardando meglio anche Steve.

Jonathan si precipita da Nancy e Steve.

«Amico!» Mi urla Dustin abbracciandomi. Lo stesso fanno Lucas e per finire Max.
«Ciao ragazzi, da quanto tempo» dico sorridente aspettando un cenno di saluto da Mike
«Qui sei mancato a tutti Byers» per la prima volta in quest'anno mi sento sollevato. El dopo essersi sbaciucchiata Mike corre da Max.
«El! Mi sei mancata» dice Max abbracciandola.
«Anche tu Max!» dice El ricambiando l'abbraccio
«M-ike!» balbetto io
«Byers! Mi sei mancato» dice lui. Proviamo ad abbracciarci ma qualcosa ci blocca.
«Amico, chi è lui?» dice Dustin guardando Dan

«O lui, lui è Dan» dico io, Dan mi guarda e io gli sorrido. Incrocio lo sguardo di tutti e per finire quello di Mike che sembra confuso ma anche sorpreso.
«Bhe allora, benvenuto nel gru-» Dustin non fa in tempo a finire di parlare che viene interrotto da Mike.
«No.» dice zittendo tutti. «Noi siamo un gruppo da sei. Non si può aggiungere un altra persona solo perché è un amico di Will.» Conclude.
«Però con El non hai fatto distinzioni.» lo fisso. Fisso le sue iridi scure. Un minuto di silenzio che Dan riesce a spezzare.
«Will, non è un problema per me» sussurra lui.
Mi faccio prendere dalla rabbia «Avanti, perchè lui no ed El sì» ignoro le parole di Dan.
«Perchè El è la mia ragazza» dice
«Prima non lo era.» concludo io
«El stava simatica a tutti» dice lui «Allora facciamo a votazioni» dico guardando tutti «Chi vuole Dan nel gruppo?»
Dustin è il primo ad alzare la mano «Gli amici di Byers sono sempre accettati.» Lucas concorda, alzando la mano, subito dopo la alza El, avevano fatto amicizia già da un po. Per El, Dan era okay. E poi, per ultima, Max. Si vede che non gli sarebbe cambiato niente. Afferro il polso di Dan e alzo la mano. «Siamo in sei Wheeler. Sei contro uno, ora come la mettiamo?» ribatto.
«Non mi interessa. Il capo del gruppo sono io ed io non lo voglio nel gruppo» insiste lui. Vedo El avvicinarsi.
«Mikie, dagli una possibilità» dice lei.
Mike abbassa lo sguardo «Ok... sei dentro» Tutti esultano ed io sono felice.

Angolo autrice》
Bhe che dire, neanche qui ci sono molte scene Byler ma vi assicuro che recupererò queste scene il prima possibile

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐚𝐛𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢  [ɪɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora