~The letter~

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3 Gennaio 1992

Oggi ci toccava partite. Io ho trascorso capodanno in ospedale, insieme a tutti, tutti tranne Mike. Cazzo se mi manca. Da quando ha baciato El, non ne volevo sapere di vederlo. Non posso perdonarlo, ogni cosa che dice è una grande stronzata. Ma mi piace ancora, eccome se mi piace.

Prendo le valigie ed il mio fidato zaino. Dus mi fa cenno di salire in macchina dove ci sono Steve e Jonathan, penso che loro siano come me e Daniel o come me e Dustin, si capiscono al volo. Salgo in macchina e ci dirigiamo verso casa Wheeler. Per tutto il tragitto penso a come dovrò e se dovrò salutare Mike. Scendo dalla macchina con Dus, in contemporanea con le bici arrivano Lucas, Max ed El.

«Dustin, Will!» esclama El. Io mi limito ad abbracciarla. Subito dopo abbraccio Max e per finire Lucas. Max è la prima ad entrare in casa, poi Lucas, Dustin, io e per finire El. La vedo titubante, non vuole entrare. Non capisco perchè in realtà visto che sono fidanzati. Giro il capo per vedere chi c'era in casa Wheeler, mi ritrovo a guardare Mike. «Will» mi abbraccia «Pensavo non saresti venuto» continua. Mi scosto dal suo abbraccio e evito il contatto visivo.
«Ora... mi farai spiegar-» lo interrompo «Non ho voglia di sentire le tue stronzate, Micheal» mi allontano da lui lasciando il mio zaino vicino al divano di casa Wheeler. Abbiamo solo un quarto d'ora per salutarci, poi dobbiamo andare in aeroporto. Penso a le parole di Dus dettemi a capodanno, tre giorni fa: "Will, lo so che sei arrabbiato con Mike e hai ragione. Ma lui ci sta malissimo. Ha lasciato El è lei-" lo bloccai prima che potesse finire. Dovevo ascoltarlo? «Ehi Will, è ora.» dice Jonathan. Abbraccio i miei amici e saluto, più di tutti Dus. Prendo il mio zaino. «H-o lasciato aperto lo zaino?» balbetto abbassa voce. Chiudo lo zaino. Apro la porta ma rimango immobile. Mi guardo indietro e cammino velocemente verso Lucas e Dustin, li abbraccio. «Ci rivediamo» dice El dando un forte abbraccio a Max. «Ci vediamo, ragazzi.» dico. Esco fuori da casa Wheleer e apro lo sportello della macchina di Jonathan facendo entrare El. «Will!» sento un urlo. Mi giro e vedo Mike che si avvicina a me. Lui mi abbraccia. «Ci vediamo» mi sussurra. Non rispondo ed entro in macchina. Ci dirgiamo verso l'aereo e aspettiamo il volo. Apro il taqquino e prendo i miei amati pastelli. Inizio a disegnare quando vedo un foglio, volto la pagina.

"×Will"

La calligrafia di Mike. Apro il foglio a metà. Inizio a leggere.

"Will, sono Mike, strano vero? Lo so non vuoi parlarmi, e hai ragione, ecco perchè ti sto scrivendo, era l'unico modo in cui potevo avere una conversazione con te. Will tu mi manchi. Mi manca tutto di te, i tuoi scarabocchi su tela che sono dei capolavori, i tuoi sorrisi e i tuoi bronci, i tuoi abbracci e i tuoi baci, le tue maglie a riga e i tuoi capelli spettinati. Ti ricordi il ballo? Mi sono messo a cantare ed ero il ragazzo più felice di sempre. Dai a questo ragazzo, questo ragazzo stronzo, la possibilità di spiegarsi. Dus te ne avrà già parlato. Ti spiegerò tutto, ok? Ma devo farlo a voce. Ci vediamo nel posto dove tutto è iniziato, dove due bambini si sono incontrati per la prima volta. Mi trovi sempre lì alle sei, spero che tu venga, un giorno. ~Mike"

Mi blocco. Inizio a piangere. Jonathan mi guarda. «Will, che succede?» lo guardo negli occhi. Si avvicina a me e mi abbraccia. Credo sappia cosa sia successo. Gli do la lettera. Per circa 2 minuti rimane in silenzio. «Vai da lui. Puoi restare qui, hai 17 anni glielo dirò io a mamma. Basta che torni prima dell'inizio della scuola» ridacchia. Mi avvicino a lui e lo abbraccio. Saluto tutti, soprattutto Jonathan e inizio a correre verso la scuola. Sono le cinque meno un quarto. Sono tutto sudato. Scalvalco il muro della scuola e vado verso le altalene delle medie. Di Mike non c'è traccia. Mi siedo su l'altalena e inizio a dondolarmi. Si fanno le sei. Do un'occhiata in giro, niente. Aspetto altri due minuti, mi alzo e aggrappo lo zaino che mi ero portato. «Io ed El...» sento lui, mi giro «...ci siamo lasciati.» lo guardo «Quando sono andato via per parlare con El non credo mi abbia capito. Gli ho detto che non la vedevo più come la mia ragazza. Mi ha frainteso iniziando a dire cose come "Ho sbagliato qualcosa?" Poi io mi sono avvicinato e l'ho abbracciata», «Quello era un bacio» aggiungo. «Cazzo Will. È stata lei a baciarmi. Non bacerei più una come lei», sorrido «E uno come me? Lo baceresti?» dico con un filo di voce. Mi sorride. Avvicina il suo naso al mio facendoli sfiorare. Poggia delicatamente le sue labbra sulle mie e prolunga il bacio. Poco dopo mi chiede l'accesso con la lingua picchiettando sui miei denti, gli do l'accesso e lui incrocia la sua lingua con la mia. Quasi non respiro. Mi stacco per prendere aria. Lui inizia a ridere. «Will Byers...» dice lui interrompendosi «...vuoi essere il mio ragazzo?» annuisco e sorrido. «Ora dovresti andare in aeroporto» mi dice indicando il suo orologio da polso. «Credo rimarrò a Hawkins per un po» dico. Lui mi sorride, nuovamente. Mi prende la mano. Sta volta non la scosto. «Andiamo a casa ora, sono le quasi le sette» le sette? Erano le sei e mezza «Oh okay» mi limito a dire. Scavalchiamo il muretto e lui afferra la sua bici, poi mi guarda «Tu non hai la bici?» annuisco e abbasso la testa. «Okay Will, sali qui» dice lui indicando la parte dietro la bici. Mi siedo sopra e lui subito dopo sale. Inizia a pedalare. «Tutto okay dietro?» mi dice scherzando «Si, tutto okay», «Bene perchè tra poco c'è una strada piena di fossi» ride. «Vai piano Michael» dico «Mi da fastidio quando mi chiami Micheal, William» puntualizza, sempre ridendo. «Michael! Per favore!» inizia ad andare troppo veloce per portare due persone. Mi stringo a lui, per paura di cadere. «Will, non me ne scappo, tranquillo» dice «Non è per te, ho paura di cadere», «Tanto siamo arrivati». Scendo prima io e poi lui, buttando, come sempre, la bici a terra. Saliamo gli scalini do casa ed entriamo. Vedo Dus, Lucas e Max. Dustin è il primo ad alzarsi «Amico ma cosa?» chiede lui «Emh- Cioè- Credo di rimanere un po ad Hawkins» rispondo «Sono felice di riaverti qui Will» dice Max sorridente «Allora andiamo subito all'Arcade» dice Lucas. «Io e Will vi raggiungiamo dopo. Dobbiamo fare una cosa» mi stringe la mano, «Non ci metteremo tanto» continua lui.

Dus, Max e Lucas escono, mentre io e Mike rimaniamo in casa sua.

«Vieni dai» saliamo in camera sua «Qui io ed El- bhe lo sai-» lo interrompo «Quindi sono il rimpiazzo di Eleven?» dico «No Will aspetta- oddio che stupido che sono» si mette una mano tra i capelli «Ehi, tranquillo scherzavo» dico sorridendo. Lui mi guarda tirando un sospiro di sollievo. Si siede sul letto ed io faccio lo stesso. Si gira verso di me. Avvina la sua testa alla mia creando un bacio a stampo, questa volta lo prolungo io. Dopo circa un quarto d'ora usciamo dalla stanza e andiamo All'Arcade. Passiamo tutta la notte lì.

《Angolo Autrice》
Manca davvero poco alla fine della storia, due/tre capitoli credo. E comunque, finalmente dopo un sacco di capitoli si sono messi ufficialmente insieme.

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐚𝐛𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢  [ɪɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora