~I love to kiss you~

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10 gennaio 1992

Passiamo la serata con Holly a vedere un cartone, lo ha deciso lei. Francamente non sono molto attento, penso solo a lui. Sentiamo aprirsi la porta e vediamo Karen, la madre di Mike. «Buonasera ragazzi» dice «Will sei ancora qui?» chiede il padre, non sa niente della nostra relazione. «Lo sai che sei il benvenuto qui, sempre.» aggiunge Karen dandogli una gomitata. «Sù, andate di sopra che io preparo la cena.» ci fa l'occhiolino. Iniziamo a salire. «Ah è lasciate le porte aperte, o almeno socchiuse» ci grida infine. Entriamo e socchiudiamo la porta. «Come se potessimo fare qualcosa» dico. «Magari dovremmo...» lo guardo e arrossisco. «...quando sarai pronto naturalmente, non voglio obbligarti» continuo a guardarlo «Si, si certo» mi sorride. Si avvicina a me e mi scompiglia i capelli. Qualcuno entra alla porta. «È pronto a tavola» dice Holly, mi guarda per un attimo. «Voglio toccarli anch'io» dice. «Ehi, no. Will è privato» dice Mike ridacchiando, «Lo faccio comunque» si avvicina a me e sale sul letto ed inizia a toccarmi i capelli. «Sono morbidissimi!» esclama lei. «Avanti andiamo» dice Mike aprendo del tutto la porta. Holly mi afferra la mano e iniziamo a scendere le scale lasciando Mike indietro.

«Hamburger!» esclama Holly. Mi siedo accanto a lei e subito dopo arriva Mike. Si siede difianco a me, all'opposto di Holly. Inizio a tagliare l'hamburger e Mike mi tocca la gamba con la sua mano facendomi sobbalzare. «Tutto okay?» mi chiede Karen «Si, uno spasmo, credo.» rispondo. Mike come sempre inizia a ridere. Tra le coccole di Mike e il mangiare che ci aveva preparato Karen finiamo di pranzare. Io e Mike saliamo in camera e ci sediamo sul letto «Uno spasmo? Eccome» ridacchia lui «Si, uno spasmo». Mi avvicino a lui e tocco i suoi capelli arricciando i boccoli. «Sai per la cosa di prima, hai ragione» dico «Cosa?» mi chiede «Sono pronto.»

Scena SMUT.
Avviso prima della scena:
1- Parte scritta in terza persona
2- Non ho mai scritto questo tipo di cose quindi non so come uscirà.
3- Se siete sensibili non leggete, vi avviso a fine scena, in caso contario buona lettura.

«Allora fanculo.» dice il moro chiudendo a chiave la porta. Mentre il più grande si toglie la maglietta il più piccolo rimane seduto sul suo letto. Il moro si avvicina lentamente al piccolo facendolo alzare. Piano gli leva la maglia. Inizia a baciare il piccolo sul collo provocandogli un leggero gemito. Non staccandosi dal collo inizia a sbottonare la cinta e a lanciarla in quache angolo della stanza. Il più grande blocca il più piccolo al muro e quest'ultimo mette le sue braccia dietro la schiena dell'altro che man mano arrivano sopra le sue spalle. «Quanto cazzo sei bello» dice Mike facendo rabbrividire il piccolo Will. Will si sente a disagio, non ha mai avuto un ragazzo o qualcuno con cui fare certe cose. Mike chiude gli occhi e avvicina le sue labbra a quelle del piccolo. Will dà subito l'accesso facendo scontrare la sua lingua con quella di Mike, lui invece fa scendere le sue mani lungo il busto di Will fino ad arrivare ai Jeans. Sbottona i pantaloni e apre la zip in modo da poterli abbassare in seguito. Will si stacca per prendere fiato e guarda il moro dritto negli occhi. Per la prima volta nella sua vita fa la prima mossa. Il castano mette le sue mani sopra i capelli del moro. Questo coglie il momento facendolo salire sopra di lui. Si trovavano uno attaccato all'altro. Per un momento c'è silenzio finché Mike non leve completamente i jeans a Will lasciandolo con solo dei Boxer. Il più piccolo inizia a baciarlo. Mike fa fatica a gestire il peso del più piccolo e il bacio passionale che gli stava dando. Prende la decisione di stenderlo sul letto e inizio a baciarlo sul tutto il petto «Piccolo... sicuro-» Will non gli fa terminare la frase che attacco il suo petto al suo. Qui il piccoletto coglie l'occasione per sfilargli i jeans, o almeno finché riesce. Mike lo aiuta sfilandoseli in gran parte da solo per poi attaccare le labbra del piccolo alle sue, ma non in un bacio. Il più grande morde le labbra del piccolo provocandogli un forte gemito di dolore. «Mik-e» il piccolo cerca di balbettare qualcosa. «fai piano, i tuoi sono qui sotto» dice il piccolo Will tremolante. «Non ci spingiamo tanto oltre. Solo qualche bacio» conclude il grande. Lui stesso appoggia le mani sopra le guancie accaldate del piccoletto e infine unisce le loro labbra in cerca disperata della lingua nella bocca del piccolo Will. Il più piccolo fa segno di levargli i boxer. «Will io posso aspettare tutto il tempo che vuoi, non sei costretto a fare niente» dice il più grande. «Sono sicuro.» risponde il piccolo. Mike esegue immediatamente gli ordini. Voleva farlo, ma non voleva che l'altro lo facesse per obbligo. Will rimane completamente senza niente mentre Mike si leva i boxer. Mike si avvicina al letto. Will, forse per l'imbarazzo, distoglie lo sguardo guardando la libreria del grande. Improvvisamente si irrigidisce quando sente entrare Mike dentro di lui. «Cazzo» alza il tono della voce il piccolo. «Scusa non-» lo interrompe il piccolo «È tutto okay. Va tutto bene. Devo solo abituarmi.» conclude il piccolo. Mike fa un sottile sorriso di pena. Will gli da un "okay" per continuare. Mike da leggere spinte per far abituare il suo ragazzo al dolore. Il grande continua con spinte più forti. Improvvisamente diventa solo questione di piacere. Will riesce a guardare Mike e ad avvicinarsi fino alla sua bocca per riuscire a baciarlo. Mike lo aiuta avvicinandosi. Immediatamente mischiano la loro saliva e incrociano le loro lingue. Il più grande arriva al limite della sopportazione del dolore e si tira indietro con il corpo facendo provare a Will un dolore spropositato. Mike si mette i boxer, lo stesso fa il più piccolo, per poi stendersi entrambi sul letto.

Fine scena Smut

Non riesco a dire niente, lo stesso Mike. Lui si avvicina a me spostando la frangia, completamente sudata, dai miei occhi lucidi. Lo abbraccio mentre lui mi accarezza i capelli. Bagno il suo petto con le mie lacrime. «Che succede?» mi sussurra, «Niente, e solo che non sapevo sarebbe mai successo. Mai successo con te.» mi stacco un po per poterlo guardare negli occhi. Lui mi sorride. «Scusa, lo so, so di essere stato un vero stronzo con te» mi dice. Gli sorriro per poi continuare a piangere sul suo petto. «Ehi non fare così» sento delle goccie cadere sulla mia schiena ancora scoperta. «Mike?» lo vedo piangere. «Perché piangi anche tu?» chiedo sorridendo «Non lo so» mi riponde. Inizio a ridere, lo stesso fa lui. «Lo sai che ci tengo a te, vero?» dice Mike con le guancie bagnate, «Si, lo so» rispondo.

《Angolo Autrice》
Scusate il ritardo, non avevo il capitolo pronto perché sono appena tornata da un viaggio e ieri ero ad un compleanno. Apparte i miei problemi, che ne pensate? Vi rendete conto che dopo questo non riescono a dirsi neanche un "Ti amo"?

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐚𝐛𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢  [ɪɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora