28 sera/ 29 Dicembre 1991
Subito dopo aver incrociato lo sguardo di El, guardo Will. Rallento un po per far affiancare la sua spalla dalla mia, gli tocco la mano. Lui sussulta, scossando la mano. Mi guarda sorridendo e credo di aver sentito anche un certo «Ci farai scoprire». Sinceramente non mi interessa molto, voglio che si sappia che mi piace Will Byers, il ragazzo più carino di Hawkins. Gli prendo la mano, questa volta saldamente, stringendola. El apre la porta dell'Arcade. Devo cogliere l'occasione. Prima di staccare la mano da Will gli sussurro «Vado a parlare con El» e lui annuisce dicendo un sottile «Buona fortuna». Lo lascio con Dustin e Lucas avviandomi verso El e Max, giocano a qualcosa, non ho capito.
«Ehi El, devo parlarti»
«Umh certo dimmi» dice guardando Max, lei invece mi guarda sconvolta.
«Mikie?» continua
«Intendo che devo parlarti da solo» esplico.
«Oh si, capisco. Max puoi-» viene interrotta
«Okay, torno dopo» gli sorride.
Siamo solo io ed El. Io e lei. «Emh, non so come dirlo, io credo di non provare più le stesse cose per te, cioè non ne sono sicuro...» Cazzo, sembro Will con le sue parole confuse «...in parole brevi *sospiro* volevo dirti che non mi piaci più, ti lascio.» mi guarda stranita, molto stranita «Di qualcosa, ti prego» continuo
«Mikie-» singhiozza
«No ferma, devi sapere che non sto scherzando, ed io tengo a te ma credo, intendo, tengo a te come un'amica niente di più» la fermo
«Ho sbagliato qualcosa, non sono la ragazza che immaginavi? Ti giuro che cambierò» cerca di farmi cambiare idea
«No, no El, mi piace un altra persona, scusa.» La vedo iniziare a singhiozzare, mi viene in mente un idea, concluderò come abbiamo iniziato. Mi avvicino a lei e l'abbraccio. Mi sa che non ha capito. Lei mi ricambia l'abbraccio. È finita qui. Si stacca improvvisamente e si mette sulla punta dei piedi e pose le sue mani sulle mie guancie. Cerco di scostarmi facendo cadere un bicchiere d'acqua da un videogioco dell'Arcade. Il bacio si prolunga.
«El, avete fini- Cazzo. Ragazzi venite a vedere!» grida Max
Sento passi avvicinarsi a noi, si crea una folla, Will, penso. Sposto velocemente El dalle mie labra. Scuoto il capo e cerco Will. Mi guarda. Guarda me ed El baciarci. «Mikie?» sento El. Guardo Will, anche lui scuote il capo, guarda Dus e inizia a correre fuori dall'Arcade. «Will-» questa volta è Dus. Mi infilo nella piccola folla. Corro fuori l'Arcade andando verso lo spiazzale con le bici, manca quella di Will. «Amico-» è Dus «-cosa stracazzo ti è venuto in mente» mi giro verso di lui «Non doveva andare così» spiego «Io l'ho lasciata, credo che l'abbia presa come uno scherzo, non ci credeva. No, no, no.» ripeto. Dus prende la bici e mi fa cenno di seguirlo. Pedaliamo verso casa sua. In silenzio posiamo le bici e Dus apre la porta di casa sua. «Will è di sopra, gli ho dato una copia delle mie chiavi al Ballo» saliamo di sopra e Dus entra in camera. Mentre eravamo in bici gli ho raccontato tutto. «Ehi, amico vieni qui» Dus apre le braccia e Will lo abbraccia io resto fuori la porta a guardarli. Lui alza lo sguardo «C-he ci fa lui qui» ancora piange. «Will lo so che- dovresti dargli l'occasione di spiegare» lo vedo alzarsi. Sorrido. Si avvicina a me, mi oltrepassa. «Will-» continua a camminare facendosi sfuggire un «Vaffanculo, Michael.» a voce alta. Guardo Dus che mi fa spallucce. Inizio a lacrimare. «Ehi amico, non anche tu» dice lui «Non voglio perderlo» dico nei singhiozzi «E non lo perderai, dobbiamo solo trovare un piano» inizia a frugare tra le sue cose, caccia due cose, un po di carta e una penna «Dus cosa-?» mi ferma «Avvolte è più facile scrivere» annuisco. Afferro la penna, mi blocco. «Magari non oggi» tiro su il naso «Certo... certo Mike» dice Dus.
Il resto della serata ho continuato a piangere, El è venuta più tardi a casa mia è abbiamo finalmente chiarito. Presi di nuovo carta e penna intento a scrivere ma di nuovo mi bloccai, subito dopo andai a letto. Mi alzo.
«-uesto è un codice rosso, passo» è Lucas «Lucas, cosa vuoi, sono le otto di mattina, passo» risponde Lucas «Michael, ci sei? Passo» continua «Si, si ci sono. Passo», «Le ragazze non rispondono, e neanche Will. Passo» mi agito «D-ustin, Will non è da te? Passo» si sente rumori di passi «No, non è qui! Passo», «Cazzo, Will. Dobbiamo andare avrà avuto un attacco, potrebbe essere in pericolo-», «Anche le ragazze potrebbero esserlo. Passo», «Dobbiamo trovare entrambi. Ci vediamo davanti scuola. Passo e chiudo»
Mi vesto velocemente con una felpa grigia e dei jeans non troppo stretti. Inizio a pedalare verso il liceo. Incontro Lucas e Dus, ci facciamo cenno e ci dividiamo, cerchiamo per tutta Hawkins. Passa quasi un ora finchè
«Ragazzi! Li ho trovati, passo» mi appare un sorrisetto in faccia e Dus ci da le cordinate. Arriviamo. «Max!» Esclama Lucas «state bene» continua. «Io si, Will-» fermo Max «Cosa è successo a Will?» chiedo «Guarda tu stesso...» si gira. El gli tiene la mano mentre sta avendo un attacco. Corro verso Will e El buttandomi a terra. «Will, cazzo Will, rispondi!» El mi tocca la mano io la levo immediatamente. Sta avendo un altro attacco, o almeno credo. Non respira. «Bisogna farlo respirare, qualcuno sa fare la respirazione bocca a bocca?» domanda Dus «La faccio io, sono sua sorella-» la blocco «La faccio io.» puntualizzo. È la sua sorellastra- ma- insomma le sue labbra mi appartengono. Facciamo la respirazione, fallendo miseramente. Chiamiamo un ambulanza. Passano esattamente quattro ore dall'attacco, esattamente, quindi, quattro ore che Will dorme e ancora, quattro ore che sono con lui. Appoggio la mia mano sulla sua e, naturalmente, la stringo.
Vedo lo "schermo". Respira. «Ehi, Will»
Vedo i suoi occhi aprirsi. Mi vede e scosta la mano. Non vuole vedermi. «Aspetta lascia che ti spieg-» mi ferma «No, no Mike. Mi diresti solo un mucchio di stronzate che non ho voglia di sentire, ok? Per favore esci.» diretto. Mi alzo, non ho voglia di fare storie, non con lui. Esco e avviso Dus, che anche lui per quattro ore era rimasto qui fuori. «È sveglio.», «Gli hai parlato?» chiede «No, non vuole vedermi...» specifico «Prova- Ecco considera l'opzione di scrivergli, gli parlerò anch'io, ora entro» si alza ed esce lasciandomi solo. Prendo la felpa sulla sedia ed esco fuori l'ospedale. Prendo la bici, inizia a nevicare. Caccio la lingua fuori, sta volta però non c'è Will con le sue pallottole di neve. Will, cazzo, lo vorrei vicino. Prendo carta e penna, ormai sempre in tasca, e inizio a scrivere, questa volta seriamente.
《Angolo Autrice》
Che ne pensate? Ora si spera solo che il nostro caro Michael riesca a fare una bella lettera.
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𝐒𝐜𝐚𝐫𝐚𝐛𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 [ɪɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳ
Fanfiction𝐏𝐑𝐄𝐌𝐄𝐒𝐒𝐄: • 𝐷𝑖𝑎𝑙𝑜𝑔ℎ𝑖 • 𝑃𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖 • 𝑁𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑔𝑔𝑖 • 𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑛𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑖 • 𝑆ℎ𝑖𝑝 𝑛𝑜𝑛 𝐶𝐴𝑁𝑂𝑁 • 𝑆𝑐𝑒𝑛𝑎 𝑺𝑴𝑼𝑻 𝙌...
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