~Stunned~

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27 dicembre 1991

Dopo aver accompagnato Dan in stazione ci siamo salutati e abbiamo passato la serata a casa di Lucas. Io sono andato a dormire da Dustin mentre El è rimasta con Mike.

«Buongiorno Byers» mi dice Dustin sorridente
«Giorno Dus» lo saluto. Lo guardo meglio, si sta aggiustando i capelli. Strano penso. «Che stai facendo?» chiedo.
«Giusto, Amico non ti ricordi, c'è il ballo di inverno, come tutti gli anni» mi ricorda lui.
«Cazzo. Non ci avevo proprio pensato Dus.» dico
«Se vuoi... al professor Clark farebbe piacere vedere un vecchio studente» mi sorride
«Anche se volessi non potrei» sottolineo «Ho solo jeans e magliette a righe nella mia valigia» dico io
«Io ho uno smoking mai utilizzato, mia madre me l'aveva preso anni fa, non si poteva cambiare» dice lui cercando nell'armadio
«Oh, grazie Dus!» dico sorridendo
«E di che Byers!» mi risponde «TROVATO! Bene è il tuo momento, vai a provarlo» mi incoraggia. Mi dirico verso il bagno cambiandomi. Esco fuori. «Dus, come sto?» chiedo. Si blocca. Mi osserva da capo a piedi.
«Amico sei una favola» mi risponde
«G-razie Dustin» rispondo balbettando

Suona il campanello

«Dustin apri, sono Lucas» dice Lucas? Dustin va alla porta aprendo. «Cazzo Will. Stai benissimo. Vieni anche tu al ballo?» mi dice immediatamente.
«Grazie Lucas, credo proprio di sì.» arrossisco. Per la prima volta in vita mia mi sento bello.
«Dov'è Mike?» chiede Dustin

«Non può venire, ci vediamo direttamente a casa sua.» dice.

Vado in camera di Dus. Apro il mio zaino e inizio a disegnare. Senza accorgermene quel disegno prende sempre più una forma di un ritratto. Cerco di riconoscere la figura che disegna la mia mano. Me ne accorgo. Quella ritratto, è un ritratto di Mike Wheeler.

«Will cambiati, andiamo da Max!» esclama Dustin.

Non dico niente, rimango in silenzio. Continuo a fissare quel disegno. Penso a lui, Mike Wheeler. È così bello, penso tra me e me. Torno sulla terra ferma. Apro il mio zaino e prendo la mia maglia a righe rossa e bianca è un jeans più largo del solito.

«Ci sono!» grido scendendo le scale di casa Henderson.
«Andiamo, Steve ci aspetta» dice Dustin.

Ormai Steve è più come un fratello maggiore per Dustin. Era l'unico che poteva chiamare se aveva bisogno di qualcosa, anche alle 3:00 di notte lui ŕ sempre disponibile. Parlava sempre di lui. Dustin ammirava Steve, lo ammirava davvero tanto.

Apriamo lo sportello della macchina.

«Henderson!» esclama Steve
«Harrington!» risponde
«Ciao Steve» diciamo in coro io e Lucas «Sinclair, Byers da quanto tempo» aggiunge.
«Da troppo» dico titubante
«Sù Harrington, non perdiamoci.  Portaci a casa Wheeler.» conclude Dustin.
«Subito Capo» aggiunge lui scherzando

Mentre Steve ci porta verso casa Wheeler caccio dal mio zaino il mio taccuino. Inizio a disegnare, di nuovo. Stavolta non prende la forma di un ritratto, ma di un mostro. Mi viene subito in mente il sottosopra. Poi ricordo l'attacco avuto qualche giorno prima. Merda. Qualcuno interrompe I miei pensieri.
«Ragazzi scendete, devo andare a recuperare Nancy e Jonathan» dice Steve

Scendiamo dalla macchina, Lucas suona il campanello.

«Mik-!» mi interrompo «El» finisco la frase iniziata.
«El c'è Mike?» chiede dustin
«Si è in camera sua. Io stavo andando via, a dopo ragazzi» ci saluta lei.

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐚𝐛𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢  [ɪɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora