~Attacks~

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24 dicembre 1991
Vigilia di Natale

Dan mi infastidisce. Non so di preciso qual'è il motivo, tutti lo hanno accettato perché "Gli amici di Byers sono anche i nostri amici" ma io non la penso così, l'ho fatto entrare solo perché El mi ha chiesto di dargli una possibilità. È amato, da tutti, da Dustin, Lucas, Max, El e soprattutto è amato da Will. Will, è il mio migliore amico dal primo giorno delle medie, quindi da circa da sei anni. Si è trovato un amico migliore di me. Un migliore amico migliore di Michael Wheeler...

Sento le caldi mani di El interrompere i miei pensieri. Questo non basta dal distrarmi da Dan. Mentre io ed El siamo seduti sul divano lui e con Max, Lucas e Dustin. Per un attimo mi blocco.

"Dov'è Will?"

«Ragazzi» tutti si girano verso di me, «Dov'è Will?» continuo.
«Cazzo, Will.» aggiunge Dan guardandosi attorno
«Dan, controlla in bagno, avrà di nuovo avuto un attacco.» Specifica El.

Mi alzo di scatto. Attacchi, ne ha ancora? Non me ne ha parlato, ormai non mi dice più nulla.

«Di nuovo?» chiede Dan
«Si, stammattina ne ha avuto un altro» risponde El
«Non me ne ha parlato» dice Dan
«Ora possiamo andare a cercare Will» contrabbatto.

In sei iniziamo a cercare in tutti gli angoli della casa, ma zero. Poi mi viene un colpo di genio. «Controlliamo se la sua bici e qui» tutti annuiscono, se non è qui so perfettamente dov'è, castle byers penso. Cammino verso il giardino «...Will» lo vedo in mezzo al nulla, mi preoccupa. Corro verso di lui, corro finché non lo guardo negli occhi. Non respira. «Will guardami» non si muove. «Ragazzi! Aiutatemi!» Dan si precipita verso Will. La cosa mi dà fastidio ma non è il momento di pensarci, insomma lui non ha passato tutte le cose che abbiamo passato io e Will insieme.
«Will, lo so che puoi sentirmi» dice Dan.
«Will andiamo amico!» urla Dustin
«El fai qualcosa» gli grido.

El prende una bandana e il mio walkie-talkie «Ora zitti.» ci dice secca.

Dalla radio si inizia a sentire qualcosa. «Ragazzi, c'è qualcuno? Dan! El! Aiuto! Lucas! Dustin! Max! *verso* Il demogorgone» esclama Will, o almeno sembra la sua voce, ha elencato tutti, tutti tranne me. Si iniziano a sentire dei singhiozzi e rumore di corsa, una corsa tra le foglie. «Mike, Mike aiutami!» per un attimo rimango perplesso «Mike ti prego» continuava a singhiozzare. Il walkie-talkie si spegne, batterie scariche, Cazzo penso ancora tra me e me.

Senza pensare inizio ad uralre «Will, Will io sono qui» gli tocco le spalle «Sono Mike, ora devi ascoltarmi ok?» sembra di parlare da solo. Dubito «Will è solo un incubo, devi uscire di lì. Ascoltami devi uscire di lì.» mi guardano tutti «Devi uscire!»

Silenzio.

Intravedo Will iniziare di nuovo a respirare, riprende i sensi cadendo a terra «Will!» sospiro io felice. È stordito.

«Lo prendo in braccio» dice Dan. «Apritemi la porta lo mettiamo sul divano.» conclude.

Degludisco. Byers svegliati! Penso con tutto me stesso

«M-ike» sento il balbettio del castano. «Si, si Will sono qui, siamo tutti qui» sussulto

Dan lo fa scendere senza mollarlo con la presa sulle sue braccia, forse l'ha percepito, non so come, ma l'ha percepito il fatto che è debole.

Il castano prova a balbettare qualcosa senza successo, decidiamo di spostarlo sul divano ed io, io mi metto affianco a lui nella vaga speranza che apra gli occhi, il suo ultimo filo di voce l'aveva usato per dire il mio nome.

Apre gli occhi.

«Byers è sveglio» dice Dustin

Lui è posato sulle mie gambe con la mia mano sotto la sua testa. Cerco di sorregerlo, o almeno di farlo stare comodo. Sento il mio nome

«Will, raccontaci cosa è sucesso» dice Dan
«Aspetta, fallo calmare» dice El

Lo vedo alzarsi a mezzo busto, i suoi capelli castani mi toccano il mento. Mi alzo da lì, non volevo assolutamente fargli male.

«Era tutto buio» iniziò a raccontare il castano «poi sentì un brivido sul collo e guardai dietro di me, ho cercato di chiedervi aiuto ma voi non c'eravate ero spaventato così sono scappato via è stato brutto» inizia a piangere
«Ehi, è tutto finito ok? Tutto finito» lo consola Dan
«Will, tu mi hai chiamato lì dentro, hai chiamato soprattutto me, magari c'è un dettaglio che hai tralasciato, perché mi e ci chiamavi» chiesi
«No, n-essun dettaglio» dice titubante.

Mi avvicino a lui e gli sussurro
«Ne parliamo con calma dopo, solo io e te come hai vecchi tempi, ok?» lo vedo annuire.

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«Will puoi venire un attimo di sopra con me» dico interrompendo la sua conversazione con Dustin e Dan

Saliamo di sopra e chiudo la porta di camera mia a chiave

«Ora raccontami cosa è sucesso prima» dico io
«Io ero nel sottosopra e nessuno di voi c'era. Ho iniziato a gridare i vostri nomi e poi ho visto il demogorgone e ho iniziato a correre come ti ho detto prima. Poi ti ho visto ed, ed ero felice di vederti ma poi lui ti ha preso e io non ho fatto niente» inizia a piangere «Pensavo che tu fossi morto, e non volevo perderti poi io non ho fatto niente e poi, e poi-» lacrima «Tu mi hai svegliato e io-» piange.
«Ehi Will, è tutto ok, sono qui, e sono vivo» rido, per cercare di far ridere anche lui ma nulla. Continua a piangere, prendo coraggio e lo abbraccio, lo abbraccio come avrei dovuto fare da chissà quanto tempo «Ci sono io» i suoi capelli mi solleticano il mento, le sue guance bagnate inzuppano il mio maglione e le sue mani gelide mi toccano la schiena.

Sorrido

Nostalgia, mi mancano i momenti del nostro gruppo, il nostro quattro, ma anche il nostro duo. Da quando è stato rapito e portato nel sottosopra ci siamo distanziati sempre di più. Quando parlavamo con il walkie-talkie fino a tardi, giocavamo al suo gioco preferito D&D non fa altro che parlare di quello. Mi manca il mio migliore amico, William Byers.

《Angolo Autrice》
Bene, ecco anche questo capitolo, che ve ne pare? Qui diciamo che ho cercato di concentrarmi un po più sulla byler che sul resto. Alla prossima<3

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐚𝐛𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢  [ɪɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora