~Crazy Together~

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28 dicembre 1991

Dopo il ballo andammo tutti a casa di Dustin, compreso Will. Quel bacio indimenticabile aveva chiarito i miei pensieri confusi, confusi da troppo tempo. Raccontai a Dustin quello che sucesse e decidemmo di non dire niente a nessuno, niente a Will. Apro gli occhi. Dustin aveva dormito con Will sul divano letto, le ragazze in camera della madre e io e Lucas nel suo letto ad una piazza e mezza. Mi alzo cercando di non svegliare Lucas, vado in salotto per vedere Dustin, ma soprattutto per Will. Voglio dirgli che ricambio, che possiamo essere una coppia felice ma non posso. Questa sensazione mi distrugge piano piano da dentro. Apro la porta, il castano dorme. Il riccio invece è in cucina. Chiudo la porta lentamente.

«Buongiorno Mike» sussurra Dustin
«Buongiorno Dus» sussurro io. Giro il capo per guardare Will. Lui dorme ignaro di quello che è successo.
«Senti Mike, lo so che vuoi dirlo ma è meglio così» sussurra Dus.
«Meglio per chi? Di sicuro non per lui, non per me!» alzo i toni
«Mike pensaci» cerca di calmarmi
«No! Trova un altro piano perchè io non rinuncerò mai a lui e non mi farai cambiare idea perchè a me lui piace!» Alzo sempre di più la voce.
«Mike lo so ma...» cerca di parlare
«Ma cosa? Tu non hai questo genere di problemi. Tu sei felice con una ragazza. La società non ti criticherà mai. A me piace lui, un ragazzo! A volte mi chiedo perchè un ragazzo può amare una ragazza e invece un ragazzo non può amare un ragazzo? Perché non si può!?» finisco per urlare «Non ho scelto io chi amare infondo» concludo. So di essere sbagliato. La scelta giusta sarebbe quella dei miei genitori. Quella di comprarsi una casa infondo alla strada e mettere su famiglia, non essendosi mai amati. El mi piaceva, ma solo come amica. Per Will provavo una cosa unica, una cosa indescrivibile. Io lo amo, ma io sono solo un ragazzo, uno stupido ragazzo che crede di poter vivere la sua vita con un altro ragazzo, un ragazzo perfetto.

«Cosa succede?» dice Will strofinando i suoi occhi verdi
«Niente» rispondo.
«Mi fa male la testa» commenta
«È normale Will, ieri abbiamo fatto tardi.» mente Dustin
«Ricordi qulacosa, qualcosa di quello che è sucesso ieri?» chiedo abbassando la voce. Dustin mi guarda, scuote la testa.
«Solo che ho ballato, credo» risponde lui strizzando gli occhi
«Si, si infatti...» aggiungo io.

Passa qualche ora. Resto muto, fisso sui miei pensieri. Arriva ora di pranzo e decidiamo di andare al centro commerciale. Annuisco solo o alzo il pollice. Non mi va di parlare. Prendo coraggio. Glielo dico, penso. Mi guardo intorno, mi accorgo di essere in macchina. Magari dopo.

Arriviamo allo starcourt. Io e Lucas siamo i primi a scendere. El scende, Max fa lo stesso seguita da Dustin. Vedo Will scendere dal mio lato, lo blocco stringendo il suo polso. «Devo parlarti» dico. Lui si limita ad annuire. Lascio la presa e chiudo lo sportello salutando Steve, che come sempre ci aveva dato un passaggio, visto che il suo lavoro era lì.

Entriamo nello starcourt e le ragazze si dirigono verso i negozi di abbigliamento. Colgo l'occasione. «Will vieni un attimo» dico, lui annuisce. Incrocio lo sguardo di Dustin, è sorpreso. Lo ignoro, continuo a camminare affiancato dal castano.

Arriviamo nel bagno dei ragazzi, non viene mai nessuno qui.
«Ieri...» inizio «...ti sei ubriacato e ci siam-» mi interrompe
«Allora non era un sogno.» aggiunge
«Ti ricordi?» chiedo
«Scusa» mi dice
«No aspetta Will» provo a parlare
«Ero ubriaco e ho provato a fare cose che non avrei dovuto fare-» continua
«Will» provo
«ti ho baciato e sono stato stupido tu sei fidanzato e io sono un ragazzo e poi-» ripartono le parole confuse
«Will!» grido «Sono felice che tu l'abbia fatto.» concludo.

Mi guarda sconvolto. Poggio le mie mani sulle guancie arrossate. I miei ricci mori si posano su suoi castani. Piego leggermente la testa, I nostri nasi si sfiorano. Poggio le mie labbra sulle sue creando un bacio a stampo. Prolungo il bacio. Sposto le mie mani lentamente, una dietro il suo collo e una sul suo fianco. Entrambi apriamo gli occhi. Lui mi sorride.

«Stai impazzendo» dice
«Anche tu...» rispondo «...allora, saremo pazzi inisme, ok?» continuo.
«Ok, pazzi insieme.» risponde arrossendo

«Cazzo.» è Dustin che parla. Io e Will ci stacchiamo velocemente. «Mike ti avevo detto di non farlo» continua «Ora cosa dirai ad Eleven?» chiede.

Eleven. Non ci avevo minimamente pensato. Sono ancora fidanzato.

«Gli parlerò...» dico giarandomi verso il castano «...te lo prometto» tocco i suoi capelli e mi avvicino a lui creando un bacio a stampo.

Passano circa due ore dall'ultimo bacio con Will. Non riesco a distogliere lo sguardo da lui, avvolte mi sorprende anche lui facendomi diventare rosso.

«Mikie, secondo te?» domanda El

Non ho ascoltato il discorso.

«Che?» chiedo. Vedo Will sorridere.
«Per la cena» risponde Max

Quale cena? Di che cosa parlano

«Amico, ti abbrevio il discorso...» dice Dustin. «...le ragazze vogliono andare a cena fuori, io e Lucas vogliamo restare a casa, tu cosa vuoi fare?» conclude la spiegazione. Guardo Will, mi fa spallucce.

«I-o, suggerisco di andare all'Arcade, dopo pranzo, così... usciamo e rimaniamo a casa, accontentiamo tutti» balbetta Will.
«Mi sembra un'ottima idea» aggiungo.
«Si, ci può stare. Tutti d'accordo?» chiede Lucas. Dus annuisce.
«Si dai» Dice Max guardando El
«Okay» risponde Lei

Per la cena siamo andati a casa mia, ovviamente. Mia madre prepara il polpettone ed io mi avvicino a Will. Voglio baciarlo. Mi siedo accanto a lui, legge. Un giallo? Un fantasy? Un romanzo? Non so niente, so solo che legge.

«Ragazzi, è pronto. Michael vieni qui» dice Karen, mia madre. «Io torno domani mattina con Holly e tuo padre, non fate tardi» conclude.
«A domani mamma» dico abbracciandola.

«Ragazzi andiamo, mangiamo in fretta e corriamo all'Arcade» dice Lucas, in effetti lui è sempre sudigiri quando si parla di andare all'Arcade
«Ha ragione Lucas, organizziamo le cose è andiamo, prima che nevichi» aggiunge, come sempre, Dus.

Mangiamo e prendiamo le bici per andare all'Arcade. Abbiamo ben sei bici! Guardo El, poi Max, Lucas, Dustin e per finire Will.

Parcheggiamo, se così si può dire, in un piccolo spiazzale. Camminiamo verso l'Arcade ed io incrocio lo sguardo di El, penso che sia arrivato il momento di dirti la verità, El Hopper.

《Angolo Autrice》
Che ne dite? Mike non fare cazzate, per favore.

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐚𝐛𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢  [ɪɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora