CAPITOLO 21

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CAPITOLO 21

DYLAN

Ero agitato.

Nella mia mente si alternavano le immagini del bacio tra Niky e Vincent e di quest'ultimo al parco con Susan, ignaro delle menzogne che Lucy e Vincent continuavano a raccontare a Niky per distorcere la verità.

Il bacio non mi preoccupava più di tanto ero sicuro più che mai che Niky non amava Vincent e sapevo con certezza, grazie alla confessione di Niky, che tra i due non era successo niente.

Ero ancora in tempo per evitare che lei cadesse tra le braccia di quell'avvocato imbroglione.

Mi ero messo in testa che dovevo assolutamente incontrare Susan quanto prima.

Lei era la chiave di tutto, dovevo convincerla a confessare la verità su quanto accaduto quella sera di cinque anni prima.

L'unica cosa che mi rendeva perplesso, sulla riuscita del mio piano di smascherare Vincent era il fatto che Susan ancora lo frequentasse e che i due si vedessero ogni settimana a Greenport.

Dovevo capire qual'era il legame che li univa.

Una fugace idea mi passò per la mente circa il bambino che era con loro al parco, ma la allontanai subito. Non poteva essere...

Mi affacciai alla finestra e vidi che il pick-up era sempre fermo al lato opposto della strada. Con gli scagnozzi di Vincent alle costole mi sarebbe risultato difficile andare da Susan senza che lui lo avesse scoperto.

Nel frattempo Miguel mi aveva inviato l'indirizzo esatto di Susan a Greenport, con la raccomandazione di non fare mosse azzardate per non mandare a monte tutto il lavoro che lui aveva fatto.

Mi aveva anche informato che Susan e Vincent si incontravano ogni mercoledì e che lui passava diverse ore in sua compagnia.

Era quasi ora di pranzo di una tranquilla domenica, avrei potuto e voluto passare la giornata con Niky, ma rispettavo le sue decisioni e volevo darle tempo per pensare.

Riflettei a lungo sulle mosse da fare e decisi che avrei sfruttato quella giornata per recarmi a Greenport.

Non potevo uscire di casa, prendere la macchina e partire alla ricerca di Susan senza che il pick-up mi seguisse.

Decisi per un'altra soluzione.

Nei giorni precedenti, ignaro di essere seguito mi ero comportato normalmente, andando a lavoro e recandomi al pub del mio amico Mark e solo continuando ad agire in modo normale non avrei attirato l'attenzione dei due scagnozzi. Dovevo approfittare di una loro distrazione per allontanarmi da New York senza essere seguito.

Andai in bagno, feci una doccia veloce, indossai un paio di jeans, snikers e una felpa con cappuccio, poi scesi in strada e a bordo della mia auto mi recai al pub di Mark.

Per tutto il tragitto non ricordo le volte che avevo guardato nello specchietto per controllare il pick-up che mi seguiva costantemente.

Una volta arrivato al locale di Mark gli chiesi di poter parlare con lui in privato.

Gli raccontai tutto e che avevo necessità di raggiungere Greenport senza essere seguito.

Mark mi aiutò nell'impresa, nonostante il segugio che avevo alle costole fosse entrato nel locale e avesse preso posto ad un tavolo poco distante da me, non mi fu difficile uscire dal pub senza essere visto.

Lasciai momentaneamente la sala con la scusa di andare in bagno dove Mark mi aveva fatto trovare dei vestiti diversi, un cappello con visiera e degli occhiali scuri.

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