IN LIFE

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Jisung era appena entrato in casa.

Era stanco, completamente sfinito. Sia per il caso su cui stava lavorando con gli altri tre, sia per il casino in cui si erano probabilmente cacciati e sia per il lavoro.

Dopo essersi tolto le scarpe andò dritto in cucina per raggiungere le scale ma, appena entrato nella stanza, trovò Minho e Felix cucinare qualcosa mentre Hyunjin se ne stava in un angolo a guardarli.

Jisung li fissò curioso. "Hey." Richiamò la loro attenzione.
"Hey, come ti senti?" Domandò Felix appena si girò.
Il blu accennò un sorriso nel vedere il suo amico fuori da quella camera. "Sto bene Lix, sono solo un po' stanco."

"Allora siediti, Sungie." Minho portò in tavola un piatto piano con sopra una cheesecake. "Tu e Felix avete bisogno di parlare." Disse prima di raggiungere Hyunjin e prenderlo per un polso per trascinarlo poi di seguito in salotto.

Jisung, un po' confuso, si sedette davanti quella prelibatezza aspettando Felix che, nel frattempo, aveva preso un coltello e due piattini.

"Sei sicuro di star bene dopo... quello?" Chiese il corvino mentre dava il piatto all'amico. Il blu, capendo subito che stesse parlando di Seojoon, si limitò a sorridere e ad annuire debolmente con la testa. Felix sospirò quasi stancamente intanto che tagliava una fetta di torta e la passava a Jisung.

"È stato lo hyung a farti uscire da lì?" Prese la fetta di cheesecake con la mano dandole un morso. I suoi occhi luccicarono appena iniziò a masticare.

Ma è buonissima! Pensò subito addentandola di nuovo.

"Sì, è stato Minho hyung a farmi uscire di là." Affermò Felix prendendosi una fetta pure lui e sedendosi a mangiare. "Voleva che io mangiassi qualcosa."
Jisung alzò un angolo della bocca. "Ha fatto bene." Disse dopo aver buttato giù il boccone.

Il corvino sembrò pensieroso agli occhi di Jisung, ed infatti lo era. Prima di parlare aveva bisogno di pensare un attimo alle parole giuste che avrebbe dovuto usare con il suo amico.

"Jis... senti..." Felix sospirò nel nominare il nome del blu. "Ne ho parlato con Minho hyung, e penso che lui abbia ragione."
Jisung inclinò la testa. "Cosa?" Chiese subito.
"Dobbiamo parlare."

Ed intanto che Felix e Jisung chiarivano sulla questione del giorno prima -- la motivazione per cui avevano avuto quella discussione --, nel salotto, seduti sul divano, si trovavano Minho e Hyunjin.

"Cosa era quello?" Domandò all'improvviso il biondo tenendo fisso gli occhi sulla televisione accesa.
L'altro si girò confuso. "Mh? Di che parli?"
"Da quando chiami Jisung in quel modo?"

Minho restò un attimo fermo a pensare. Lo chiamava in quel modo da quando erano andati a quella festa in maschera, l'aveva fatto di più per calmarlo e per far credere agli altri che loro due fossero una vera coppia. Ma, ora che notava, aveva continuato a chiamare così. 

"Da quando siamo andati a casa di Minju." Rispose. "Era solo per il piano."
Hyunjin alzò entrambe le sopracciglia, spostando finalmente il suo sguardo su quello del suo hyung. "Sicuro? Guarda che ora non dovete più far finta di stare insieme." Gli ricordò l'assassino.

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